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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 387 del 27 marzo 1973
«Il reato previsto dall'art. 474 c.p. può essere commesso soltanto con il porre in commercio o con il detenere per la vendita prodotti industriali con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati, mentre il reato previsto dall'art. 517 c.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43512 del 9 dicembre 2010
«Il reato di falso ideologico in atto pubblico è configurabile anche in relazione agli atti "interni", a condizione che gli stessi siano tipici o si inseriscano in un "iter" procedimentale prodromico all'adozione di un atto finale destinato ad...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3552 del 18 marzo 1999
«In materia di falso ideologico in atto pubblico, è tale ogni scritto redatto dal pubblico impiegato e dal pubblico ufficiale per uno scopo inerente alle loro funzioni, anche quando si tratti di atti di corrispondenza, interna o esterna, o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1474 del 12 febbraio 1992
«Tale delitto può venir meno soltanto se si tratti di vizi formali che rendano l'atto giuridicamente irrilevante e non anche quando si tratti di vizi che lo rendono annullabile o nullo; in altri termini, perché il documento sia insuscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13578 del 12 ottobre 1989
«È ravvisabile il delitto di falso ideologico in atto pubblico, anche se il documento sia privo di intestazione e di sottoscrizione, purché risulti incontestata l'esatta individuazione dell'organo cui esso risale. Questi requisiti concernono...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1358 del 6 febbraio 1987
«Ciò non importa, però, che il dolo inest in re ipsa; al contrario, esso deve essere sempre rigorosamente provato e deve essere escluso tutte le volte in cui la falsità, risulti essere oltre o contro la intenzione dell'agente, come quando risulti...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4818 del 4 giugno 1986
«Pertanto, la formazione di un nuovo atto (nella specie di valutazione da parte di direttore dell'ufficio del registro) in sostituzione di altro precedente, quando quest'ultimo venga soppresso, costituisce, per il pubblico funzionario che compie...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7875 del 30 giugno 1987
«Così come il falso non è punibile, per inidoneità dell'azione, quando sia grossolano, allo stesso modo e per le medesime ragioni nemmeno può ritenersi punibile, in quanto innocua, la falsità che si riveli in concreto inidonea a ledere l'interesse...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6089 del 26 giugno 1986
«In tema di falsità materiale in atti non è ravvisabile la inidoneità assoluta dell'azione (e quindi l'impossibilità dell'inganno) quando la modificazione materiale dell'atto, pur se immediatamente riconoscibile da chiunque, consista nella...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5052 del 7 giugno 1996
«Conseguentemente, risponde del reato previsto dalla suddetta norma incriminatrice, e non da quella di cui all'art. 482 c.p., il pubblico ufficiale investito della competenza funzionale in relazione agli atti contraffatti o alterati, o che alteri...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7921 del 26 febbraio 2007
«Integra il delitto di falsità materiale commesso dal pubblico ufficiale in atto pubblico fidefaciente, la condotta del medico ospedaliero che rediga un certificato con false attestazioni, in quanto ciò che caratterizza l'atto pubblico...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8684 del 26 febbraio 2004
«In tema di falso documentale, il registro di protocollo è atto di fede privilegiata, in quanto in esso il pubblico ufficiale attesta l'avvenuta ricezione di un documento dall'esterno, la data della ricezione e la numerazione progressiva che gli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46863 del 5 dicembre 2003
«In tema di falso documentale, il timbro del protocollo apposto sulla corrispondenza pervenuta ad un ufficio pubblico ha natura di atto pubblico; ed infatti, posto che il registro di protocollo è indiscutibilmente atto di fede privilegiata, in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 46177 del 18 novembre 2013
«La configurabilità del reato di cui all'art.87-bis d.P.R. n. 570 del 1960, relativo alla esposizione di fatti non corrispondenti al vero nella dichiarazione autenticata di accettazione della candidatura alle elezioni comunali, prescinde dalla...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4424 del 15 aprile 1998
«In tema di falso in atto pubblico, il registro di protocollo di un ufficio della pubblica amministrazione costituisce atto pubblico, essendo destinato a fare fede del ricevimento o della spedizione di atti da parte dell'ufficio, con la conseguenza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1431 del 26 marzo 1998
«Ed invero, il piano regolatore si configura come un atto tendente a regolare l'incremento degli insediamenti abitativi per mezzo della scelta, da parte dei pubblici poteri, della destinazione delle aree suscettibili di edificazione; la sua...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16305 del 27 novembre 1989
«Viceversa, il tagliando-ricevuta, o ricevuta di versamento da allegare al documento di circolazione, costituisce atto pubblico, in quanto in esso è consacrata l'attività svolta dal pubblico ufficiale (postale), in relazione alla riscossione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 37314 del 11 settembre 2013
«Integra il reato di falso materiale in atto pubblico l'alterazione di una cartella clinica mediante l'aggiunta di una annotazione, ancorché vera, in un contesto cronologico successivo e, pertanto, diverso da quello reale; né, a tal fine, rileva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35167 del 30 settembre 2005
«Integra il reato di falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici (art. 476 c.p. ) la condotta del medico ospedaliero che altera, mediante cancellazione con correttore e riscrittura, la cartella clinica in alcune parti formate...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11366 del 4 settembre 1989
«Agli effetti della tutela apprestata dall'art. 476 cpv. c.p., il registro tenuto presso il reparto di pronto soccorso dei pubblici ospedali rientra fra gli atti che fanno prova fino a querela di falso.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4421 del 11 aprile 1988
«Deve considerarsi atto pubblico il Registro ospedaliero degli interventi operatori per la sua idoneità a documentare fatti inerenti all'attività dell'ufficio pubblico cui gli autori sono addetti; l'eventuale alterazione dello stesso con aggiunta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 25516 del 12 giugno 2003
«Sicché, non essendo concepibile che nello stesso atto possano coesistere due distinte nature (una, pubblica per la parte contenente le dette attestazioni, e l'altra privata, per la parte grafica redatta dallo stesso candidato) deve ritenersi che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12726 del 6 dicembre 2000
«Il registro personale del professore, sul quale devono essere annotati la materia spiegata, gli esercizi assegnati e corretti, le assenze e le mancanze degli alunni, i voti dagli stessi riportati, è atto pubblico, in quanto attesta attività...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15953 del 26 aprile 2012
«Agli effetti della tutela apprestata dall'art. 476 cpv. c.p., il registro tenuto presso il reparto di pronto soccorso dei pubblici ospedali rientra fra gli atti che fanno prova fino a querela di falso.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7638 del 23 febbraio 2007
«Il visto, espresso con una firma del pubblico ufficiale, quando sia destinato a provare determinate attività di controllo da lui esercitate, costituisce atto completo e autonomo, anche in mancanza di una dichiarazione scritta dell'autore della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10346 del 15 novembre 1993
«Il comportamento del pubblico ufficiale — nella specie maresciallo della Polizia di Stato — il quale, per far conseguire l'autorizzazione al porto d'armi ad una persona, abbia soppresso sulla richiesta i veri dati anagrafici di questa ed abbia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4618 del 6 febbraio 2004
«Sono atti pubblici gli atti redatti dalla commissione c.d. di prequalificazione, istituita su incarico della Giunta municipale, in quanto, ai fini del delitto di cui all'art. 479 c.p., non ha rilievo la distinzione tra atti con efficacia interna e...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12789 del 19 marzo 2003
«A seguito della privatizzazione del pubblico impiego, i fogli di presenza per attestare l'orario d'inizio e di fine dell'attività lavorativa e il registro dei permessi non possono essere considerati atti pubblici, in quanto documentano una...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7655 del 14 giugno 1999
«Pertanto, l'attestazione, contraria al vero, che tale risultato è conseguito sulla base di elementi rispondenti a protocollo o a prassi consolidata, ed in quanto tali adeguati all'applicazione del parametro, integra gli estremi del reato di falso...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6383 del 17 febbraio 1999
«È qualificabile come atto pubblico, ai fini penalistici, il permesso di soggiorno rilasciato allo straniero dalla competente autorità italiana. Ne consegue che risponde di falso ideologico in atto pubblico, ai sensi del combinato disposto degli...»