-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5094 del 11 giugno 1987
«L'opposizione a precetto di rilascio con la quale non si contesta il diritto del locatore e procedere ad esecuzione forzata, in forza di sentenza esecutiva ex lege (pur essendo pendente il ricorso per cassazione), bensì il diritto di avvalersi...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6492 del 27 luglio 1987
«È nullo per mancanza di causa il contratto a prestazioni corrispettive nel quale non vi sia una equivalenza, almeno approssimativa o tendenziale, delle prestazioni, come quando una delle parti si obblighi ad una prestazione senza che, in cambio,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8249 del 7 novembre 1987
«Qualora in uno scontro tra due veicoli deceda il conducente a cui carico si configuri il delitto di lesioni colpose, il conseguente diritto al risarcimento del danno vantato dall'altro conducente, rimasto ferito, nei confronti degli eredi del...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1612 del 15 febbraio 1988
«Nel caso di cassazione con rinvio della pronuncia impugnata con contestuale enunciazione quale principio di diritto della interpretazione della norma di legge applicabile, in sede di impugnazione della sentenza del giudice di rinvio la questione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2145 del 1 marzo 1988
«L'opposizione di terzo presuppone la sussistenza in capo all'opponente di un diritto autonomo, la cui tutela sia però incompatibile con la situazione giuridica risultante dalla sentenza che abbia efficacia di giudicato tra le parti, sì che la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2472 del 16 marzo 1988
«Il risarcimento del danno mediante reintegrazione in forma specifica può esplicarsi nella eliminazione di quanto illecitamente fatto e che risulti identificato con la fonte esclusiva o concorrente di un danno attuale, continuo e destinato a...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2747 del 7 aprile 1988
«Gli aventi causa di una delle parti possono fare opposizione alla sentenza pronunciata nei confronti del loro dante causa non solo quando essa è l'effetto di dolo o collusione a loro danno a termini del secondo comma dell'art. 404 c.p.c....»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6524 del 2 dicembre 1988
«Nell'interpretazione di un contratto collettivo, soggetto, per la sua natura privatistica, alle norme di ermeneutica contrattuale dettate dagli artt. 1362 e segg. c.c., non può farsi ricorso all'analogia, prevista, dall'art. 12, secondo comma,...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6686 del 9 dicembre 1988
«L'esercizio, da parte della Corte di cassazione, del potere di correggere la motivazione previsto dal secondo comma dell'art. 384 c.p.c. è ammissibile in mancanza del ricorso incidentale della parte vittoriosa, anche nel caso in cui la emendatio...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6742 del 12 dicembre 1988
«Il ricorso incidentale per cassazione è esperibile dalla parte cui è notificato il ricorso principale (artt. 370 e 371 c.p.c.), non anche, pertanto, dal ricorrente principale, in risposta al ricorso incidentale di detta parte, operando, in difetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 830 del 29 gennaio 1988
«Con riguardo a lodo arbitrale in ordine ad appalto di opera pubblica, l'inosservanza da parte degli arbitri dei principi sull'onere dell'appaltatore di formulare tempestiva riserva per maggiori pretese o compensi, ivi incluso quello secondo cui...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2021 del 28 aprile 1989
«Dovendo le norme interpretarsi anche alla luce della tradizione scientifica nazionale, che, in quanto compresa nei principi generali dell'ordinamento richiamati dall'art. 12 della preleggi, costituisce criterio comprimario di ermeneutica...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2129 del 5 maggio 1989
«In tema di alloggi economici e popolari, mentre è nullo il contratto definitivo di compravendita, con passaggio immediato della proprietà, stipulato da un assegnatario non ancora divenuto proprietario esclusivo, non è nullo non essendo in...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2660 del 1 giugno 1989
«La pronuncia di cassazione per errore in iudicando, con enunciazione del principio di diritto cui il giudice di rinvio deve uniformarsi, non vincola il giudice medesimo in ordine alle circostanze che siano meramente ipotizzate, in via narrativa,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3568 del 2 agosto 1989
«In tema di trattamento pensionistico a carico della c.p.d.e.l., come quello riservato ad un'infermiera che, in virtù di rapporto di pubblico impiego, sia stata alle dipendenze di un ospedale gestito dall'unità sanitaria locale, le liti promosse...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4800 del 13 novembre 1989
«Nel rito del lavoro, applicabile anche in materia locativa, opera il principio secondo cui la contumacia del convenuto, pur essendo liberamente apprezzabile dal giudice ai sensi dell'art. 116 c.p.c., non importa ammissione della domanda, né, al...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5813 del 28 dicembre 1989
«Con riguardo alle prestazioni di un socio di società cooperativa di produzione e lavoro, in conformità delle previsioni del patto sociale ed in correlazione con le finalità istituzionali della società, non è configurabile non solo un rapporto di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 691 del 3 febbraio 1989
«Per effetto della sentenza della Corte cost. n. 300 del 31 dicembre 1986 – che, tra l'altro, ha dichiarato l'illegittimità costituzionale, per violazione degli artt. 3 e 36, primo comma della Costituzione, della normativa risultante dal combinato...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 911 del 15 febbraio 1989
«Il principio che la mancata adozione del rito del lavoro non è causa di nullità del procedimento e della relativa sentenza ove non abbia comportato violazione delle norme sulla competenza o un concreto e specifico pregiudizio ad una delle parti...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10585 del 5 novembre 1990
«Nell'ipotesi di annullamento per violazione o falsa applicazione di norme di diritto e per vizi di motivazione, la circostanza che la potestas iudicandi del giudice di rinvio sia limitata — in mancanza di novità derivanti dalla sentenza di...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10632 del 6 novembre 1990
«Il divieto di proporre l'eccezione di prescrizione per la prima volta in sede di rinvio, ai sensi dell'art. 394 terzo comma c.p.c., può trovare deroga quando la sentenza di cassazione abbia dato una diversa definizione del rapporto dedotto in...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10942 del 13 novembre 1990
«L'art. 20 della L. 22 ottobre 1971, n. 865, ove stabilisce l'inefficacia del decreto di occupazione delle aree da espropriare se non attuato entro tre mesi dalla sua emanazione, trova applicazione, in difetto di diversa previsione, anche per le...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11462 del 28 novembre 1990
«Qualora il proprietario del fondo, occupato per la realizzazione di opera pubblica, denunci che l'opera intrapresa sia diversa da quella approvata, ovvero che siano state apprese porzioni non incluse in quelle contemplate nel decreto prefettizio...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11908 del 14 dicembre 1990
«Il successore a titolo particolare nel diritto controverso, che può intervenire nel processo a norma dell'art. 111, terzo comma, c.p.c., non può essere considerato terzo, ma è l'effettivo titolare del diritto in contestazione e perciò può assumere...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 120 del 15 gennaio 1990
«L'efficacia vincolante della sentenza di cassazione con rinvio, presupponendo il permanere della disciplina normativa in base alla quale è stato enunciato il principio di diritto da applicarsi dal giudice di rinvio, viene meno in tale sede...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1469 del 26 febbraio 1990
«Rispetto alla domanda di risarcimento del danno da omissione contributiva, proposta in primo grado, la pretesa del lavoratore, avanzata per la prima volta in appello, volta a conseguire la quantificazione di tale danno con riferimento alla somma...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 158 del 16 gennaio 1990
«In tema di impresa familiare, la cognizione del giudice del lavoro, ex art. 409 c.p.c., non è circoscritta all'accertamento del diritto alla remunerazione dei soggetti indicati dall'art. 230 bis c.c., ma comprende la domanda con la quale un...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1838 del 8 marzo 1990
«La categoria di «documenti», rilevante ai sensi e per gli effetti dell'art. 395 n. 3 c.p.c. si identifica non con quella delle scritture private, direttamente rappresentative dei fatti dedotti in causa, bensì con quella ampia e generica elaborata...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1967 del 10 marzo 1990
«L'eccezione di incompetenza per valore che, disattesa nel giudizio di primo, sia stata respinta anche in grado di appello perché riproposta in termini ritenuti generici ed inidonei ad individuare le ragioni o i profili di fatto e di diritto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2344 del 21 marzo 1990
«La cosiddetta efficacia riflessa del giudicato, come affermazione obiettiva di verità valevole anche nei confronti di terzi rimasti estranei al processo, resta esclusa ogni volta che il terzo sia titolare (non già di un diritto dipendente da una...»