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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 463 del 4 maggio 1993
«L'incompatibilità tra favoreggiamento personale e reato presupposto va riconosciuta nei soli casi in cui l'un reato sia estrinsecazione dell'altro concorrendo la medesima condotta a integrare sia un'attività di partecipazione al reato presupposto,...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21832 del 22 febbraio 2007
«È configurabile il delitto di favoreggiamento nei confronti dell'acquirente di modiche quantità di sostanza stupefacente per uso personale che, sentito come persona informata dei fatti, si rifiuti di fornire alla P.G. informazioni sulle persone da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7470 del 26 giugno 1992
«In tema di evasione, il presupposto dell'attenuante, di cui agli artt. 385, quarto comma, c.p. e 47 ter, ottavo comma, u.p. L. 26 luglio 1975, n. 354, è esclusivamente la costituzione in carcere, che non può, in alcun modo, realizzarsi nello stato...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 26565 del 2 luglio 2008
«In tema di sottrazione di cose pignorate, eventuali cause di nullità od inefficacia del pignoramento non rilevano ai fini della sussistenza del reato, qualora non intervenga una pronuncia del giudice che ne accerti la sussistenza. (Nella specie il...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 36612 del 24 settembre 2003
«Ai fini della sussistenza della fattispecie legale dell'incendio colposo previsto dall'art. 449 c.p., o la mera accensione del fuoco, dovuta o meno a fatto del soggetto cui si addebita l'incendio o a qualsiasi altra causa, non ha giuridico...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4265 del 4 gennaio 1996
«In tema di contraffazione di prodotti industriali, se è vero che la tutela penale è riservata esclusivamente ai marchi registrati ai sensi delle vigenti disposizioni del codice civile e dei trattati internazionali, tuttavia, quando si tratta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1004 del 31 gennaio 2000
«Gli atti redatti da una commissione medica incaricata di accertare lo stato di invalidità civile eventualmente presente nelle persone sottoposte al suo esame, in quanto provenienti da pubblico ufficiale, attestano i risultati degli accertamenti da...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7492 del 26 giugno 1992
«La falsa attestazione, contenuta nella concessione edilizia, del parere favorevole dell'ufficiale sanitario, non può essere ritenuta autonoma certificazione, rappresentando un elemento essenziale della concessione edilizia, nel cui contenuto viene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19361 del 6 giugno 2006
«Non integra il delitto di falso ideologico commesso dal privato in atto pubblico (art. 483 c.p.), la condotta del privato (nella specie proprietario e costruttore di un edificio) che attesti falsamente, con dichiarazione diretta al sindaco,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4257 del 23 aprile 1996
«Poiché le norme sulla circolazione stradale impongono severi doveri di prudenza e diligenza proprio per far fronte a situazioni di pericolo, anche quando siano determinate da altri comportamenti irresponsabili, la fiducia di un conducente nel...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2054 del 3 marzo 1993
«L'eventuale silenzio della legge sulle misure antinfortunistiche da prendere non esime il datore di lavoro da responsabilità se, di volta in volta, la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica sono in grado di suggerirgli e, quindi, di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1478 del 12 febbraio 1992
«In tema di diffamazione a mezzo stampa, nel caso in cui l'articolo pubblicato non abbia di per sé un contenuto diffamatorio, ma sia il complesso dell'informazione, per le modalità di presentazione e, soprattutto, per i titoli che l'accompagnano,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 18052 del 4 agosto 2010
«È inammissibile il regolamento preventivo di giurisdizione col quale il ricorrente alleghi che né il giudice amministrativo, né quello ordinario, né alcun altro giudice statale sia competente a conoscere della controversia, in quanto la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11370 del 17 giugno 2004
«La legittimazione a proporre impugnazione in relazione all'entità della liquidazione delle spese spetta unicamente alla parte rappresentata e non anche al difensore che ne abbia a suo tempo chiesto l'attribuzione, con la conseguenza che, in caso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15629 del 30 giugno 2010
«La condanna per responsabilità processuale aggravata, per lite temeraria, quale sanzione dell'inosservanza del dovere di lealtà e probità cui ciascuna parte è tenuta (ivi compresa quella controricorrente in sede di giudizio di legittimità), non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12893 del 23 giugno 2015
«In tema di azione di mero accertamento, l'interesse ad agire postula che colui che agisce si qualifichi titolare di diritti o di rapporti giuridici e non anche l'attualità della lesione del diritto poiché è sufficiente uno stato di incertezza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8872 del 4 maggio 2015
«Nel caso in cui il giudice di merito statuisca su una questione proposta dal ricorrente in primo grado in via incidentale, ritenendola, invece, quale domanda autonoma, sussiste violazione dell'art. 112 cod. proc. civ., sicché la sentenza deve...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20078 del 21 luglio 2008
«La notifica del ricorso ex art. 28 della legge n. 300 del 1970, e dell'unito decreto di convocazione delle parti, mediante utilizzo del fax previa autorizzazione del giudice ai sensi dell'art. 151 c.p.c., effettuato ad opera del procuratore del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3923 del 19 marzo 2001
«La trasformazione di un ente economico in società per azioni non determina l'estinzione né un mutamento di stato dell'ente stesso, che mantiene la sua identità soggettiva solo mutando la forma della sua organizzazione; pertanto, l'indicazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2905 del 9 giugno 1978
«In base al principio del carattere unitario della personalità dello Stato, la ripartizione dei compiti fra i vari organi e le varie amministrazioni dello Stato comporta unicamente l'onere per i terzi di individuare precisamente il ramo di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4825 del 30 maggio 1997
«È nulla la vocatio in ius in grado di appello (con conseguente invalidità di tale intera fase processuale), e va, conseguentemente, dichiarato, in sede di legittimità, il passaggio in giudicato della sentenza di primo grado, qualora si accerti,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19001 del 2 settembre 2010
«È inammissibile il ricorso per cassazione notificato presso lo studio del procuratore del controricorrente che, nel secondo grado di giudizio, pur esercitando fuori della circoscrizione ove ha sede l'autorità giudiziaria presso cui si svolge la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13615 del 12 giugno 2006
«L'art. 82, secondo comma, del R.D. 22 gennaio 1934, n. 37, nello stabilire che, se il procuratore esercente il proprio ufficio fuori dalla circoscrizione del tribunale al quale è assegnato non ha eletto domicilio nel luogo dove ha sede l'autorità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7319 del 10 luglio 1999
«La consulenza tecnica d'ufficio — che, normalmente, non è un mezzo di prova, ma uno strumento di valutazione, sotto il profilo tecnico-scientifico, di dati già acquisiti che non può essere utilizzato al fine di esonerare le parti dall'onus...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10816 del 9 luglio 2003
«Il giudice, il quale disattenda il parere espresso dal consulente tecnico d'ufficio, ha l'onere di dare di ciò adeguata motivazione, autonomamente e direttamente penetrando nella questione tecnica e di questa giungendo a dare propria, diversa e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15590 del 10 dicembre 2001
«Per non incorrere nel vizio di motivazione il giudice che si discosta dal parere espresso dal c.t.u. su un punto decisivo della controversia deve giustificare il proprio dissenso in modo adeguato. (Nella specie la S.C. ha cassato la sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3577 del 23 febbraio 2004
«Allorchè, in sede di giudizio di appello, venga disposta una nuova (rispetto a quella eseguita in prime cure) consulenza tecnica d'ufficio (nella specie, per accertare il diritto dell'assicurato ricorrente ad ottenere il ripristino di rendita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5775 del 19 aprile 2001
«In tema di consulenza tecnica d'ufficio, il consulente ha l'obbligo di comunicare alle parti soltanto il giorno, ora e luogo di inizio delle operazioni, mentre incombe alle parti l'onere di informarsi sul prosieguo di queste al fine di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 2532 del 10 febbraio 2015
«In tema di liquidazione degli onorari agli avvocati, il ricorrente per cassazione che deduca la violazione dei minimi tariffari per aver omesso il giudice d'appello di specificare, pur in presenza della richiesta di riconoscimento di poste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20128 del 7 ottobre 2015
«La parte che propone ricorso per cassazione, deducendo l'illegittima liquidazione delle spese processuali distinte in diritti e onorari in violazione del d.m. n. 140 del 2012, ha l'onere di indicare il concreto aggravio economico subìto rispetto a...»