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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35166 del 30 settembre 2005
«Integra il reato di violazione di domicilio, ai sensi dell'art. all'art. 614, comma primo, c.p., che equipara l'introduzione invito domino a quella realizzata clandestinamente o con inganno, la condotta di colui che si introduce nel domicilio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3061 del 27 gennaio 2011
«Né ha rilievo, ai fini della configurabilità del reato, l'effettiva intercettazione o registrazione di altrui comportamenti o comunicazioni, dovendosi avere riguardo alla sola attività di installazione e non a quella successiva...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31135 del 31 luglio 2007
«Integra il delitto di intercettazione illecita di comunicazioni informatiche o telematiche (art. 617 quater, comma primo, c.p.) la condotta di colui che si avvalga di mezzi atti ad eludere i meccanismi di sicurezza preordinati ad impedire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6512 del 20 marzo 2014
«Nel caso in cui sia stata pronunciata sentenza declinatoria della competenza, l'atto di riassunzione ex art. 50 c.p.c. — posto in essere malgrado la pednenza di impugnazione avverso la suddetta decisione — innanzi al giudice indicato come...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4011 del 26 aprile 1993
«Ai fini della sussistenza del delitto di truffa, non ha rilievo la mancanza di diligenza, di controllo e di verifica da parte della persona offesa, dal momento che tale circostanza non esclude l'idoneità del mezzo in quanto si risolve in una mera...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2756 del 5 febbraio 2008
«Il decreto emesso dalla Corte d'appello, in sede di reclamo, avverso il decreto del tribunale per i minorenni che ha disposto l'affido di un figlio minore ai servizi sociali, non è impugnabile col ricorso ordinario per cassazione ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 209 del 5 gennaio 2005
«In tema di ricongiungimento familiare richiesto dallo straniero extracomunitario per i propri familiari, la circostanza che il visto di ingresso, che deve essere rilasciato dall'Autorità consolare una volta che la Questura, cui la domanda viene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4933 del 3 marzo 2014
«Qualora la parte sia costituita in giudizio con più procuratori, ciascuno di essi è legittimato a ricevere le notificazioni anche se il mandato è congiunto, poiché, anche in questo caso, la notifica raggiunge un rappresentante della parte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9367 del 17 aprile 2013
«Il giudizio di scioglimento di comunioni non è del tutto compatibile con le scansioni e le preclusioni che disciplinano il processo in generale, intraprendendo i singoli condividenti le loro strategie difensive anche all'esito delle richieste e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9786 del 8 marzo 2007
«È legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca di cui all'art. 322 ter c.p., eseguito in danno di un concorrente del reato di cui all'art. 316 bis c.p., per l'intero importo relativo al prezzo o profitto dello stesso reato,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7226 del 27 febbraio 2006
«Con la trasformazione dell'ente pubblico economico «Azienda Torinese Mobilità» in società per azioni non è più configurabile l'aggravante inerente alla natura pubblica della persona offesa dal reato di truffa, in quanto la natura eventualmente...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 3437 del 14 febbraio 2014
«Il mancato rilievo dell'inammissibilità determina una nullità della sentenza, destinata a convertirsi in motivo di impugnazione, non assumendo rilievo, nuovamente, il comportamento del convenuto, non suscettibile di apprezzamento ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 3872 del 19 febbraio 2014
«Ne consegue che, ove il giudice d'appello rilevi d'ufficio una eccezione ormai preclusa, se il ricorrente per cassazione si dolga non di tale vizio processuale, ossia dell'irrituale rilievo ufficioso del giudice, ma della correttezza nel merito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6188 del 18 marzo 2014
«La mancata riassunzione del giudizio di rinvio determina, ai sensi dell'art. 393 cod. proc. civ., l'estinzione dell'intero processo, con conseguente caducazione di tutte le attività espletate, salva la sola efficacia del principio di diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1984 del 29 gennaio 2014
«Qualora il soggetto nei cui confronti sia minacciata o esercitata la pretesa esecutiva, in forza di un titolo giudiziale privo di definitività in quanto ancora "sub iudice" nel processo di cognizione, ponga in dubbio la ricorrenza dei caratteri...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 14817 del 28 marzo 2003
«Sussiste rapporto di specialità tra l'ipotesi di reato di cui all'art. 316 ter (indebita percezione di erogazioni in danno dello Stato, introdotto dall'art. 4 della L. 29 settembre 2000, n. 300) e il delitto di truffa aggravata per il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 34192 del 12 ottobre 2006
«Ai fini della sussistenza del reato di insolvenza fraudolenta, la condotta di chi tiene il creditore all'oscuro del proprio stato di insolvenza al momento di contrarre l'obbligazione assume rilievo quando sia legata al preordinato proposito di non...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29454 del 14 luglio 2003
«In tema di insolvenza fraudolenta ex art. 641 c.p., anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando tale stato non sia manifestato all'altra parte contraente ed il silenzio su di esso...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 68 del 5 gennaio 1993
«In tema di insolvenza fraudolenta ex art. 641 c.p., anche il silenzio può assumere rilievo quale forma di dissimulazione del proprio stato di insolvenza, quando tale stato non sia manifestato all'altra parte contraente ed il silenzio su di esso...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7482 del 8 luglio 1993
«La sentenza penale pronunciata in seguito a giudizio nel procedimento per il delitto di circonvenzione di incapace (art. 643 c.p.) ha efficacia vincolante, rispetto alle stesse persone che abbiano partecipato al procedimento stesso, nel successivo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5073 del 31 gennaio 2014
«Qualora gli elementi a carico di un soggetto siano costituiti dalle dichiarazioni tra terzi, captate nel corso di operazioni di intercettazione, il giudice è chiamato ad un rigoroso apprezzamento delle risultanze processuali potenzialmente idonee...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11055 del 22 ottobre 1998
«In tema di morte o lesione come conseguenza non voluta di altro delitto a norma dell'art. 586 c.p., poiché l'accollo dell'evento ulteriore e più grave rispetto a quello voluto appare incompatibile con il principio di colpevolezza, secondo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12965 del 20 marzo 2003
«Il reato di appropriazione indebita si consuma con l'interversione oggettiva del possesso e non può avere rilievo la pretesa confusione di res fungibili nel contratto di deposito, in applicazione di nozioni civilistiche. (Nella fattispecie, il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 20198 del 5 maggio 2003
«In considerazione della natura istantanea del reato di ricettazione, il quale si consuma nel momento in cui l'agente ottiene il possesso della cosa, nessun rilievo può essere attribuito, a fini della perseguibilità in Italia, al luogo in cui viene...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1312 del 13 febbraio 1997
«Ai fini della determinazione della competenza territoriale in relazione al reato di ricettazione, atteso il carattere istantaneo del delitto de quo, che si consuma all'atto della ricezione, da parte dell'agente, della cosa proveniente da delitto,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 857 del 29 marzo 1994
«Atteso il carattere di reato istantaneo che deve riconoscersi alla ricettazione, la quale si consuma all'atto della ricezione della cosa proveniente da delitto, nessun rilievo può essere attribuito, ai fini della determinazione della competenza...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6896 del 9 luglio 1993
«Mentre per l'applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 4, c.p. (danno patrimoniale di speciale tenuità) il profilo economico assume rilievo esclusivo, viceversa, in tema di ricettazione, ai fini della valutazione della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 12476 del 4 aprile 2005
«Per la configurazione del fatto come ricettazione ex art. 648 c.p., anziché come favoreggiamento reale (art. 379 c.p.), assume rilievo determinante lo scopo di trarre profitto personale e diretto dall'acquisto del possesso di cose di provenienza...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 18680 del 5 dicembre 2003
«Ne discende, a pena d'inammissibilità, che il regolamento d'ufficio, dovendo immediatamente seguire al rilievo dell'incompetenza, deve essere sollevato nella stessa prima udienza di trattazione, anche a seguito di eventuale riserva assunta in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12230 del 3 dicembre 1994
«Perché una condotta possa assumere rilievo, ai fini della configurabilità del reato di molestie di cui all'art. 660 c.p., non è sufficiente che essa sia di per sè molesta o arrechi disturbo, ma è altresì necessario che sia accompagnata da...»