-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1969 del 18 marzo 1993
«Detto ordine quindi, pur non essendo inquadrabile negli schemi pregressi, è pur sempre sanzione penale tipica. È quindi da escludere il carattere di sanzione civile, poiché il ripristino, di cui all'art. 185 c.p., pur se determinato dallo stato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1974 del 29 aprile 1999
«...ha provveduto direttamente a disporla, non senza aver chiarito che l'eventuale diritto alla restituzione della somma contenuta nel libretto da parte di chi si ritenga leso dall'azione delittuosa può essere fatto valere in sede civile).»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8489 del 18 ottobre 1994
«Tale affermazione non contrasta con l'art. 445 c.p.p. nella parte in cui questo prevede che la sentenza resa a seguito di patteggiamento non ha efficacia nei giudizi civili o amministrativi, atteso che nel processo elettorale la sentenza penale...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5791 del 9 giugno 1993
«Invero la specifica formulazione dell'art. 451 c.p.p. che prevede la «presentazione», al dibattimento, senza citazione, di testimoni, ad iniziativa del pubblico ministero, dell'imputato e della parte civile, è indicativa della voluntas legis di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9693 del 29 luglio 1999
«...la decadenza in sede di impugnazione. (Fattispecie in tema di costituzione della parte civile dopo la scadenza del termine per la presentazione della lista testimoniale, senza formale opposizione della difesa dell'imputato alle prove richieste).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 6138 del 26 maggio 1998
«Quando in primo grado vi sia stata condanna dell'imputato al risarcimento del danno a favore della costituita parte civile vi è l'impossibilità giuridica di definire il giudizio di appello con sentenza predibattimentale di estinzione del reato per...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 43981 del 17 novembre 2009
«La sospensione del procedimento penale per la pendenza di controversia civile o amministrativa, quale prevista dall’art. 479 c.p.p., può essere disposta, in applicazione estensiva di detta disposizione normativa, anche in sede di udienza...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31074 del 9 agosto 2001
«...procedura in sede civile, ma anche in ordine alla serietà della questione sollevata, atteso che costituisce presupposto, normativamente postulato, della invocata sospensione la complessità del giudizio instaurato in sede civile o amministrativa.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 503 del 11 giugno 1998
«...casi, deve o può far ricorso solo quando la legge espressamente lo prevede e cioè solo quando la decisione dipenda dalla risoluzione di una questione pregiudiziale costituzionale, ovvero dalla risoluzione di una questione civile o amministrativa.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8607 del 5 marzo 2012
«...procedura in sede civile, ma anche in ordine alla serietà della questione sollevata, atteso che costituisce presupposto, normativamente postulato, della invocata sospensione la complessità del giudizio instaurato in sede civile o amministrativa.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 41255 del 5 novembre 2008
«In tema di reati di bancarotta, il giudice penale può disporre la sospensione del dibattimento a norma dell'art. 479 c.p.p. qualora sia in corso il procedimento civile per la revoca della sentenza dichiarativa di fallimento. (Nel caso di specie,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 809 del 21 gennaio 1999
«Pertanto, qualora la prima udienza si concluda con l'ordine di prosecuzione del dibattimento ad altra udienza fissa, dopo che la parte sottoposta all'onere di sollevare la questione preliminare dell'ammissibilità della costituzione di parte civile...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4431 del 15 aprile 1998
«...ordinanza. (Fattispecie in cui è stata ritenuta tardiva una questione di nullità eccepita dopo la decisione di altre questioni preliminari relative alla costituzione di parte civile ed alla richiesta di applicazione della pena ex art. 444 c.p.p.).»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1603 del 16 gennaio 2002
«In tema di costituzione delle parti private, la preclusione stabilita dall'art. 491, comma primo, c.p.p. per la deduzione delle questioni riguardanti la citazione e l'intervento del responsabile civile ha la finalità di stabilire un preciso...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 363 del 15 gennaio 1996
«...la nota del genio civile e il rapporto dei vigili urbani sulla base dei quali l'accusa aveva ritenuto di poter documentalmente provare, senza bisogno di indicare ulteriori fonti di prova, gli illeciti urbanistici contestati all'imputato.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12139 del 30 marzo 2012
«Sussiste l'interesse della parte civile ad impugnare ai fini civili la sentenza di condanna mirando alla modifica della qualificazione giuridica del fatto, quando dalla detta modifica possa derivare una diversa quantificazione del danno da risarcire.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11429 del 12 dicembre 1997
«La parte civile non è legittimata ad impugnare la sentenza con la quale l'imputato è stato condannato, anche nell'ipotesi in cui al fatto sia stata data una qualificazione giuridica diversa rispetto a quella contenuta nell'imputazione e oggetto...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11124 del 3 dicembre 1997
«L'inosservanza della norma di cui all'art. 523 n. 2 del c.p.p., per omessa determinazione, nelle conclusioni scritte della parte civile, dell'ammontare dei danni di cui si chiede il risarcimento, non produce alcuna nullità né impedisce al giudice...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3769 del 5 aprile 1995
«Il sostituto del difensore della parte civile può svolgere nel dibattimento ogni attività riservata al sostituito, indipendentemente dal fatto che questi si sia o meno costituito parte civile come procuratore speciale della persona offesa. Fra le...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3445 del 3 aprile 1995
«Tale indagine non è conferente in presenza di cause di non procedibilità poiché per il contenuto meramente processuale della relativa sentenza, non è prevista una analoga soluzione. (Nella specie la S.C., rilevato che rispetto alle esigenze di una...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1340 del 15 febbraio 1993
«...su di essa prevalente l'altra formula assolutoria più favorevole — e cioè «perché il fatto non sussiste» — sia perché indicata con priorità nella elencazione di cui all'art. 129 c.p.p. sia perché preclusiva di azione civile ex art. 652 c.p.p.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 384 del 14 gennaio 2000
«Quest'ultimo non ricorre nel caso di formula assolutoria accompagnata dalla menzione del secondo comma dell'art. 530 c.p.p., laddove, come nella specie, non è legalmente prospettabile, neppure astrattamente, l'autonomo inizio di un'azione civile...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 491 del 12 gennaio 2012
«La domanda del condannato che, senza contestazione della condanna al pagamento delle spese del procedimento penale, deduca (sia quanto al calcolo del concreto ammontare delle voci di spesa, sia quanto alla loro pertinenza ai reati cui si riferisce...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33215 del 4 settembre 2001
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, allorché con la relativa sentenza si ometta di provvedere sulle spese processuali sostenute dalla parte civile, tale parte deve proporre ricorso per cassazione, in applicazione dell'art....»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 712 del 19 gennaio 1999
«La ratio cui si ispira la norma sopra citata è infatti l'eliminazione dalla circolazione di un atto che potrebbe arrecare pregiudizio alla fede pubblica, nonché l'esigenza di economia processuale nell'ambito dei rapporti tra giudizio penale e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2827 del 31 luglio 1997
«La falsità di un documento accertata nel corso del giudizio deve essere dichiarata nel dispositivo, ai sensi dell'art. 537 c.p.p., ancorché essa risulti da atti compiuti successivamente al decorso del termine di prescrizione del reato da cui è...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5870 del 15 febbraio 2012
«La morte dell'imputato, intervenuta prima dell'irrevocabilità della sentenza, comporta la cessazione sia del rapporto processuale in sede penale che del rapporto processuale civile inserito nel processo penale, con la conseguenza che le eventuali...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 25940 del 17 giugno 2003
«L'intervenuto fallimento dell'imputato non comporta la perdita della sua legittimazione passiva rispetto alle pretese risarcitorie avanzate in sede penale dalla costituita parte civile.»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 30327 del 11 settembre 2002
«Il giudice di appello, che su gravame del solo pubblico ministero condanni l'imputato assolto nel giudizio di primo grado, deve provvedere anche sulla domanda della parte civile che non abbia impugnato la decisione assolutoria.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12489 del 1 dicembre 2000
«Costituisce capo della sentenza passibile di passare in giudicato in conseguenza di omessa impugnazione, la statuizione con la quale il giudice, in caso di esercizio dell'azione civile nel processo penale, decide circa le restituzioni ed il...»