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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5294 del 5 marzo 2009
«Qualora il fallimento sia stato dichiarato successivamente al 16 luglio 2006 (data di entrata in vigore del D.L.vo n. 5 del 2006), ancorché in accoglimento di un ricorso depositato anteriormente, la procedura è regolata dalla nuova normativa, ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 623 del 15 gennaio 2016
«In tema di opposizione allo stato passivo nell'ambito di un fallimento dichiarato dopo l'entrata in vigore del d.lgs. n. 5 del 2006, benché su ricorso depositato anteriormente, la pronuncia del tribunale, che abbia deciso all'esito di un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2130 del 31 gennaio 2014
«Ai fini della revoca di un concordato preventivo con cessione dei beni, l'esistenza di un'offerta irrevocabile di acquisto formulata da un terzo non rende irrilevante l'impossibilità, accertata dal tribunale, di determinare l'effettiva consistenza...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7158 del 24 giugno 1995
«In tema di pegno di crediti, il mero scambio dei consensi produce solo gli effetti prodromici disciplinati dagli artt. 2801 e 2802 c.c, ma non dà luogo, di per sé solo, alla nascita del diritto reale di garanzia sul credito, poiché questo sorge...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 162 del 10 gennaio 1991
«Con riguardo alla controversia promossa dal dipendente di un'impresa di assicurazioni, per conseguire, fra l'altro, la condanna di detta datrice di lavoro al pagamento di spettanze retributive, l'assoggettamento di quest'ultima a liquidazione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5818 del 23 novembre 1985
«Il temporaneo difetto di giurisdizione del giudice ordinario, con riguardo a domande proposte nei confronti dell'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa per far valere pretese creditorie, incluse quelle derivanti da un rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5817 del 23 novembre 1985
«Qualora il lavoratore subordinato impugni il licenziamento intimatogli dal commissario liquidatore di un'impresa messa in liquidazione coatta amministrativa, per ottenere il pagamento di mensilità retributive, a titolo di risarcimento del danno, e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4347 del 26 luglio 1985
«I crediti nei confronti dell'impresa che sia stata posta in liquidazione coatta amministrativa, ivi inclusi quelli derivanti da rapporti di lavoro, devono essere fatti valere in sede concorsuale, nell'ambito del procedimento di verifica affidato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4302 del 1 aprile 1976
«I vizi delle sentenze civili e degli atti che ne rappresentano gli antecedenti logici e cronologici non possono farsi valere se non attraverso le impugnazioni, che il legislatore appresta nello stesso processo, con la conseguenza che restano...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 26399 del 18 giugno 2014
«Sussiste la responsabilità, a titolo di concorso nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, del presidente del collegio sindacale qualora sussistano puntuali elementi sintomatici, dotati del necessario spessore indiziario, in forza dei...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 50289 del 22 dicembre 2015
«La distrazione di somme da una società ammessa al concordato preventivo configura un'ipotesi di bancarotta fraudolenta postfallimentare in relazione alla quale la restituzione della somma distratta non realizza una forma di cosiddetta bancarotta...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 523 del 12 gennaio 2007
«In materia di bancarotta fraudolenta per distrazione, è necessaria una motivazione, anche implicita, sulla idoneità dei comportamenti distrattivi a recare offesa agli interessi della massa dei creditori, in ragione della perdita di ricchezza che...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 24051 del 9 giugno 2014
«È configurabile il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione quando il denaro oggetto della condotta é pervenuto alla società, poi dichiarata fallita, con sistemi illeciti, e conserva la sua tracciabilità, perché lo stesso, in quanto bene...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40726 del 14 dicembre 2006
«La responsabilità per il delitto di bancarotta per distrazione, ascrivibile all'imprenditore fallito, richiede l'accertamento della previa disponibilità, da parte di quest'ultimo, dei beni dell'impresa, accertamento che non è condizionato da alcun...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 31168 del 28 luglio 2009
«La bancarotta preferenziale (art. 216, comma terzo, L. fall.), sul piano oggettivo richiede la violazione della "par condicio creditorum" nella procedura fallimentare e, sul piano soggettivo, la ricorrenza della forma peculiare del dolo,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16688 del 8 aprile 2004
«In tema di bancarotta preferenziale, integra gli estremi della “simulazione di prelazione” di cui all'art. 216, comma terzo, parte seconda, della legge fallimentare, la condotta di una impresa in situazione di decozione, che consegua da una banca...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 20061 del 14 maggio 2015
«Integra il reato di bancarotta semplice (art. 217, comma secondo, l. fall.) l'omessa tenuta dei registri contabili, in quanto l'art. 7, comma quarto ter, della legge n. 489 del 1994 - prevedendo che la contabilità può essere tenuta mediante il...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42905 del 14 ottobre 2014
«In tema di reati fallimentari, l’ipotesi della pluralità dei fatti di bancarotta, prevista dall’art. 219, comma secondo, n. 1, L.F., benché non assimilabile, sotto il profilo strutturale, alle comuni circostanze aggravanti, mantiene tuttavia,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 38734 del 23 settembre 2014
«In tema di reati fallimentari, non sussiste violazione del divieto di “reformatio in peius” qualora, avendo il giudice di primo grado ritenuto l'equivalenza tra le attenuanti generiche e l'aggravante della pluralità dei fatti prevista dall'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 19145 del 31 maggio 2006
«In tema di bancarotta fraudolenta, i destinatari delle norme di cui agli artt. 216 e 223 L. fall. vanno individuati sulla base delle concrete funzioni esercitate, non già rapportandosi alle mere qualifiche formali ovvero alla rilevanza degli atti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7588 del 5 giugno 2001
«L'onere del danneggiato da sinistro stradale che cita in giudizio, ai sensi dell'art. 18 della legge 24 dicembre 1969 n. 990, la società assicuratrice risultante dal contrassegno esposto sul veicolo, di dimostrare, se questa lo contesta, che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2835 del 11 aprile 1988
«In materia di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile, ai sensi dell'art. 18, secondo comma, della L. n. 990 del 1969 (nel testo di cui all'art. 1 del d.l. n. 857 del 1976 convertito con L. n. 39 del 1977), il diritto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3663 del 21 febbraio 2006
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, l'attività di difesa congiunta tanto dell'assicurato quanto della compagnia non integra gli estremi del conflitto di interessi,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4342 del 23 febbraio 2010
«Il rispetto del principio costituzionale della ragionevole durata del processo impone al giudice di evitare comportamenti che siano di ostacolo ad una sollecita definizione dello stesso e si traducano in un inutile dispendio di energie processuali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4192 del 2 marzo 2004
«Qualora in uno stesso giudizio di risarcimento dei danni conseguenti alla responsabilità civile automobilistica siano stati dedotti due diversi rapporti, uno tra danneggiato e danneggiante e l'altro tra il danneggiante e il suo assicuratore (tra i...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10386 del 17 luglio 2002
«In tema di assicurazione obbligatoria della r.c.a., nel giudizio di risarcimento del danno promosso dal danneggiato con l'azione diretta contro l'assicuratore, la presenza del responsabile del danno e del proprietario del veicolo danneggiante, in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7182 del 12 maggio 2003
«In materia di assicurazione obbligatoria della Rca, qualora il danneggiato abbia esercitato l'azione civile nel processo penale instaurato nei confronti del conducente dell'autoveicolo, proponendo domanda di risarcimento nei confronti della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5656 del 9 giugno 1998
«In tema di assicurazione obbligatoria contro la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, la compagnia di assicurazione e il responsabile del danno sono tra loro in rapporto di litisconsorzio necessario, a norma dell'art. 23...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15138 del 23 novembre 2000
«La norma contenuta nell'art. 22 della legge n. 990 del 1969, nel subordinare l'esercizio dell'azione risarcitoria alla preventiva richiesta del danno all'assicuratore ed al decorso del termine di sessanta giorni dalla medesima, fissa una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6840 del 19 giugno 1993
«In tema di assicurazione obbligatoria per la responsabilità civile da circolazione stradale, l'onere della previa richiesta di risarcimento del danno prevista dall'art. 22, L. 24 dicembre 1969, n. 990, non viene meno per il danneggiato che,...»