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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5095 del 13 marzo 2015
«Il recesso previsto dal secondo comma dell'art. 1385 cod. civ. configura una forma di risoluzione stragiudiziale del contratto, che presuppone l'inadempimento della controparte ed è destinata a divenire operante con la semplice sua comunicazione a...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9320 del 8 maggio 2015
«In materia di responsabilità civile, il principio della "omnicomprensività" della liquidazione del danno non patrimoniale comporta l'impossibilità di duplicazioni risarcitorie del medesimo pregiudizio, ma non esclude, in caso di illecito...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21245 del 20 ottobre 2016
«In materia di risarcimento del danno alla persona, il soggetto danneggiato ha interesse ad impugnare la condanna al risarcimento tanto nell'ipotesi in cui la liquidazione equitativa del danno sia fondata su un'erronea applicazione dei criteri...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48461 del 4 dicembre 2013
«In tema di liquidazione del danno morale, la relativa valutazione del giudice, in quanto affidata ad apprezzamenti discrezionali ed equitativi, costituisce valutazione di fatto sottratta al sindacato di legittimità se sorretta da congrua...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18099 del 29 aprile 2015
«La liquidazione del danno morale è affidata ad apprezzamenti discrezionali ed equitativi del giudice di merito il quale ha, tuttavia, il dovere di dare conto delle circostanze di fatto considerate in sede di valutazione equitativa e del percorso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4658 del 26 febbraio 2009
«In tema di corresponsione dell'equo indennizzo, l'art. 3, comma 2, del D.P.R. n. 349 del 1994, nel prevedere che l'amministrazione deve adottare il provvedimento finale (di accoglimento o rigetto dell'istanza di concessione) entro il termine...»
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Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 1672 del 18 marzo 2011
«...in re ipsa, né è consentito l'automatico ricorso alla liquidazione equitativa. Va esclusa la risarcibilità del danno non patrimoniale consistito in meri disagi e fastidi, non scaturenti da lesioni di diritti costituzionalmente garantiti.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13185 del 9 settembre 2003
«In tema di risoluzione illegittima di contratto di scrittura artistica, il risarcimento del danno relativo alla lesione della immagine professionale presuppone l'assolvimento dell'onere da parte dell'artista di fornire la prova della sussistenza e...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 118 del 11 gennaio 2018
«In relazione a questa categoria occorre infatti stabilire se l'evento dannoso non si sarebbe verificato se il preteso responsabile avesse posto in essere la condotta doverosa impostagli. (Nel caso di specie un rapporto di causa ad effetto tra...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48086 del 22 ottobre 2018
«In tema di risarcimento del danno, la liquidazione dei danni morali, attesa la loro natura, non può che avvenire in via equitativa, dovendosi ritenere assolto l'obbligo motivazionale mediante l'indicazione dei fatti materiali tenuti in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4821 del 30 gennaio 2019
«Ai fini della liquidazione del risarcimento del danno non patrimoniale subito dalla parte civile, il giudice deve tenere conto di tutti gli aspetti che caratterizzano la gravità del reato compiuto, ivi compreso il fatto ingiusto posto in essere...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 474 del 12 gennaio 2006
«Poiché (secondo l'insegnamento di cui alla sent. n. 369 del 1996 della Corte Cost.) le disposizioni sulla stima dell'indennità di esproprio delle leggi n. 2359 del 1865 e n. 865 del 1971 si applicano anche alla liquidazione del danno...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 897 del 27 febbraio 2017
«In tema di danno da occupazione illegittima di un immobile, il danno è da ritenere "in re ipsa", essendo ricollegato alla perdita di disponibilità del bene, la cui natura è naturalmente fruttifera, e alla impossibilità di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13001 del 17 giugno 2005
«Il principio per cui, agli effetti dell'indennità di espropriazione o del risarcimento del danno da occupazione appropriativa, il valore dei fabbricati deve essere considerato in aggiunta al valore del suolo, effettuandosi la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9683 del 24 luglio 2000
«In tema di liquidazione del danno da occupazione appropriativa, il criterio introdotto dal comma 7-bis dell'art. 5-bis del D.L. n. 333 del 1992, convertito, con modificazioni, nella L. n. 359 del 1992, aggiunto dall'art. 3, comma 65,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 4457 del 25 ottobre 2016
«L'indennizzo pari al 10% del valore venale che va liquidato in sede di determinazione dell'indennità ex art. 42-bis del D.P.R. n. 327/2001, è previsto dalla stessa norma per il solo pregiudizio non patrimoniale e non anche per quello...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4451 del 28 marzo 2001
«Ne consegue che, a differenza dell'ipotesi di occupazione appropriativa, non è applicabile all'occupazione usurpativa, quanto alla liquidazione dei danni, lo “ius superveniens" di cui al comma 7-bis dell'art. 5-bis L. n. 359 del 1992,...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2113 del 4 aprile 2011
«Nella liquidazione del danno da occupazione illecita, non ricorrendo il parametro dell'edificabilità legale, si deve tener conto di quello dell'edificabilità di fatto, dovendosi quindi fare riferimento alle obiettive caratteristiche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10280 del 28 maggio 2004
«In tema di liquidazione del danno da occupazione appropriativa, è necessario il preventivo accertamento della natura dell'area occupata, se edificabile o agricola, da condurre in base alla classificazione urbanistica - atteso...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3966 del 27 febbraio 2004
«Il comma 7-bis dell'art. 5-bis D.L. n. 333 del 1992 (conv., con modif., in L. n. 359 del 1992), introdotto dall'art. 3, comma 65, L. n. 662 del 1996, stabilisce, per la liquidazione del danno da occupazione appropriativa, regole di portata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 26732 del 19 dicembre 2007
«In tema di azioni di risarcimento da occupazione usurpativa, l'azione risarcitoria intrapresa dal privato per la perdita della proprietà, siccome relativa ad un danno arrecato da un mero comportamento dell'amministrazione, nel quale...»
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Cassazione civile, sentenza n. 4206 del 21 febbraio 2011
«In tale ipotesi, vale il principio generale per cui il proprietario dell'immobile abusivo non può trarre alcun beneficio dalla sua attività illecita (in applicazione del suesposto principio, la Corte ha escluso il risarcimento...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 15319 del 25 giugno 2010
«A tale giurisdizione esclusiva appartiene, conseguentemente, anche la cognizione della domanda riconvenzionale della P.A. convenuta (prevista dal medesimo art. 43 D.P.R. n. 327 del 2001) diretta ad ottenere la condanna della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24155 del 4 ottobre 2018
«In tema di risarcimento del danno non patrimoniale, quando, all'esito del giudizio di primo grado, l'ammontare del danno alla persona sia stato determinato secondo tabelle successivamente modificate nel corso del giudizio di appello, il...»
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Corte dei Conti, sentenza n. 1581 del 21 dicembre 2009
«In applicazione della concezione "normativa" della colpa, per cui essa si sostanzia nell'atteggiamento antidoveroso della volontà, la grave colpevolezza si manifesta attraverso una serie di elementi sintomatici (prevedibilità ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9392 del 12 aprile 2017
«Il danno patrimoniale da perdita di chance è un danno futuro, consistente non nella perdita di un vantaggio economico, ma nella perdita della mera possibilità di conseguirlo, secondo una valutazione "ex ante" da ricondursi, diacronicamente, al...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25690 del 11 ottobre 2019
«Nel giudizio di risarcimento del danno derivante da fatto illecito, costituisce violazione della regola della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato, di cui all'art. 112 c.p.c., il prescindere, travalicandole, dalle specifiche indicazioni...»
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Cassazione civile, Sez. VI, ordinanza n. 15523 del 7 giugno 2019
«In tema di risarcimento dei danni da responsabilità civile, l'unitarietà del diritto al risarcimento ed il suo riflesso processuale sull'ordinaria infrazionabilità del giudizio di liquidazione comportano che, quando un soggetto agisca in giudizio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8662 del 4 aprile 2017
«La condotta generativa del danno ambientale, come configurata sia dall'art. 18 della L. n. 349 del 1986 che dall'art. 311 del D.Lgs. n. 152 del 2006, non si identifica necessariamente nella commissione di uno specifico...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14935 del 20 luglio 2016
«La liquidazione del danno ambientale per equivalente è ormai esclusa alla data di entrata in vigore della L. n. 97 del 2013, ma il giudice può ancora conoscere della domanda pendente alla data di entrata in vigore della menzionata...»