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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9703 del 29 settembre 1998
«Non costituisce domanda «nuova», ma solo precisazione di quella già formulata con l'atto introduttivo del giudizio, la richiesta, contenuta in atto successivo, di applicazione di criteri specifici per la commisurazione del maggior danno ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13056 del 24 novembre 1999
«Se il giudice d'appello accerti la nullità della notificazione dell'atto di citazione per il giudizio di primo grado, nel quale il convenuto, dichiarato contumace per omesso rilievo del vizio invalidante, si sia costituito dopo la prima udienza e,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5305 del 1 giugno 1999
«Ne consegue che l'attività svolta dall'ufficiale giudiziario deve trovare riscontro unicamente nella relazione prevista dall'art. 148 c.p.c., senza che le risultanze di tale relazione possano essere integrate da successive dichiarazioni o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6111 del 18 giugno 1999
«Poiché l'art. 125 c.p.c. prescrive che l'originale e le copie della citazione devono essere sottoscritte dalla parte che sta in giudizio personalmente, il difetto di sottoscrizione della copia dell'atto di citazione notificata e di quella inserita...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6879 del 3 luglio 1999
«Al di fuori dei casi tassativamente previsti dall'art. 354 c.p.c. in cui il giudice d'appello deve rimettere la causa al giudice di primo grado, la nullità di detto giudizio irritualmente proseguito nella contumacia del convenuto impone al giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7054 del 7 luglio 1999
«Nel caso in cui sia stata accertata, dal giudice di appello, una nullità non sanata dell'atto di citazione introduttivo del giudizio di primo grado (nella specie, per incertezza assoluta del giudice adito, in un procedimento svoltosi nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 893 del 3 febbraio 1999
«Il patto commissorio, vietato dall'art. 2744 c.c., è configurabile solo quando il debitore sia costretto al trasferimento di un bene, a tacitazione dell'obbligazione, non anche, pertanto, ove tale trasferimento sia frutto di una scelta, come nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11916 del 11 settembre 2000
«Il difetto di integrità del contraddittorio per omessa citazione di un litisconsorte necessario non costituendo un'eccezione in senso proprio può essere rilevata d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio e sollevata per la prima volta anche nel...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2305 del 1 marzo 2000
«Perché la parte rimasta contumace sia ammessa a proporre l'impugnazione dopo il decorso del termine annuale di cui all'art. 327 c.p.c., non è sufficiente l'omissione o la nullità della notificazione degli atti che devono essere notificati alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8146 del 15 giugno 2000
«L'inosservanza del termine minimo di comparizione in giudizio comporta la nullità dell'atto di citazione, essendo il termine stesso perentorio, inderogabile ed assoluto, con la conseguenza che, se detto termine non è osservato, la nullità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13427 del 29 ottobre 2001
«È inammissibile, perché tardivo, l'appello incidentale, quando sia stato proposto con comparsa di risposta depositata successivamente all'udienza fissata nell'atto di citazione in appello anche se questa sia stata rinviata d'ufficio ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 197 del 8 gennaio 2001
«In tema di spese giudiziali, dal combinato disposto degli artt. 1 del D.M. 5 ottobre 1994, n. 585 e 91 c.p.c. discende che la condanna al pagamento delle spese processuali è una conseguenza legale della soccombenza, che a sua volta va individuata...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 212 del 23 maggio 2001
«Qualora la parte, interamente vittoriosa nel merito, abbia proposto ricorso incidentale avverso una statuizione a lei sfavorevole, relativa ad una questione pregiudiziale di rito o preliminare di merito, rilevabile d'ufficio, la Corte di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3116 del 5 marzo 2002
«Non sussiste incertezza sulla persona fisica che ha conferito la procura nella qualità di legale rappresentante di una persona giuridica – incertezza che renderebbe invalida la procura stessa e inammissibile l'atto introduttivo del giudizio (nella...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5190 del 11 aprile 2002
«... Infatti qualora il convenuto si limiti a negare il diritto di comproprietà dell'attore, non si richiede la citazione in giudizio di altri soggetti, non essendo in discussione la comunione del bene. Per contro, ove il convenuto eccepisca di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7186 del 16 maggio 2002
«La procura al difensore, mancante della sottoscrizione della parte – ovvero con sottoscrizione falsa – determina l'inesistenza di tale atto, non dell'atto di citazione, di cui non costituisce requisito essenziale, e pertanto questo è idoneo ad...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 11526 del 24 luglio 2003
«Il soggetto convenuto dinanzi al giudice italiano e rimasto contumace è legittimato a proporre regolamento preventivo per sentir negare la giurisdizione di detto giudice, prescindendo la legittimazione al regolamento dalla costituzione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16991 del 12 novembre 2003
«Nel giudizio di merito, la procura alle liti conferita da una persona giuridica, di cui non è stato indicato, così nella procura come nell'atto di citazione cui essa accede, né l'organo titolare del potere di rappresentanze, né il nome della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2472 del 19 febbraio 2003
«In tema di giudizio arbitrale, l'atto introduttivo del relativo procedimento può ritenersi soggetto alle disposizioni di cui all'art. 163 c.p.c. – dettate in tema di citazione dinanzi al giudice ordinario – soltanto nell'ipotesi in cui le parti o...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3554 del 11 marzo 2003
«Al giudizio di revocazione – che si instaura dinanzi allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza revocando – sono applicabili le norme stabilite per il procedimento dinanzi a quel giudice, con la conseguenza che, richiesta (come nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3991 del 19 marzo 2003
«Ai sensi della prima parte del quarto comma dell'art. 183 c.p.c., l'attore non incontra preclusioni e può proporre domande ed eccezioni nuove solamente in quanto esse siano conseguenza della domanda riconvenzionale e delle eccezioni proposte dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 58 del 8 gennaio 2003
«In tema di revocatoria fallimentare, la situazione giuridica vantata dalla massa ed esercitata dal curatore non integra un diritto di credito (alla restituzione della somma o dei beni) esistente prima del fallimento indipendentemente...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6750 del 5 maggio 2003
«Ne consegue che incorre nel vizio di violazione di legge la sentenza del giudice del merito che attribuisca valore confessorio alla dichiarazione contenuta nell'atto di citazione senza specificare se esso contenga o meno anche la firma della parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7699 del 16 maggio 2003
«Il termine di impugnazione per far valere, ai sensi dell'art. 161, primo comma, c.p.c., la nullità della sentenza pronunciata in un giudizio proseguito nonostante l'automatica interruzione conseguente alla morte del convenuto, verificatasi dopo la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10038 del 25 maggio 2004
«In tema di decadenza del convenuto contumace dal diritto di impugnazione, per decorrenza del termine annuale stabilito dall'art. 327 c.p.c., qualora in esito all'indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11853 del 25 giugno 2004
«La mancanza della relata di notifica (nella specie, dell'atto di citazione) si risolve infatti nell'inesistenza della prova dello stesso rapporto processuale (costituente il presupposto perché possa formarsi tra le parti il giudicato), deducibile...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14669 del 30 luglio 2004
«La revocazione per errore di fatto può essere proposta solo entro l'anno dalla pubblicazione della sentenza revocanda, come previsto dall'art. 327, comma primo, c.p.c., salvo che nell'ipotesi eccezionale di sentenza pronunciata nei confronti della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17014 del 26 agosto 2004
«Il primo comma dell'art. 327 c.p.c. (che fissa il termine dell'anno dalla pubblicazione della sentenza per la proposizione dei mezzi di impugnazione ordinari indipendentemente dalla notificazione), analogicamente applicabile anche al di fuori...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17554 del 1 settembre 2004
«Nel rito del lavoro, l'assenza di una previsione analoga a quella di cui all'art. 269 c.p.c., che impone alla parte che chiama in causa il terzo di depositare la citazione notificata entro il termine previsto per la costituzione dell'attore, non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18571 del 15 settembre 2004
«Nel caso in cui sia fatta valere davanti al giudice di appello una nullità non sanata dell'atto di citazione del giudizio di primo grado, tale giudice non deve rimettere la causa al giudice di primo grado, né deve porre termine all'intero giudizio...»