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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16726 del 10 aprile 2003
«In tema di patteggiamento, qualora il giudice di merito abbia provveduto, con la sentenza ex art. 445 c.p.p., alla confisca della somma in sequestro quale provento dell'attività di spaccio, sebbene in tal caso il denaro non sia assoggettabile alla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 784 del 26 gennaio 1994
«Perché la previsione di cui al n. 2 del comma secondo dell'art. 240 c.p. in tema di confisca obbligatoria non trovi applicazione, giusto il disposto del comma successivo della detta norma, occorre non solo che per le attività ivi previste sia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3427 del 25 novembre 1998
«La sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti che non contenga anche l'applicazione delle previste sanzioni amministrative accessorie che conseguono di diritto alla sanzione principale deve essere annullata con rinvio al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4060 del 19 aprile 1996
«È inammissibile per difetto di interesse il ricorso per cassazione proposto dall'imputato per non avere il giudice disposto con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti la sanzione amministrativa accessoria della sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6485 del 3 giugno 1995
«La sentenza con la quale si applica la pena nella misura concordata tra le parti, pur non presupponendo un accertamento sulla responsabilità, è equiparata, per espressa previsione dell'ultima parte del primo comma dell'art. 445 c.p.p., ad una...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8489 del 18 ottobre 1994
«In tema di contenzioso elettorale, agli effetti della L. 18 gennaio 1992 n. 16 (che all'art. 1, lett. c, modificativo dell'art. 15 L. 19 marzo 1990, n. 55, stabilisce che non possono ricoprire la carica di consigliere comunale coloro che sono...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2247 del 1 marzo 1996
«In caso di opposizione a decreto penale di condanna la richiesta di patteggiamento non deve essere contenuta inderogabilmente nella dichiarazione di opposizione, ma può essere presentata entro il termine generalmente indicato dall'art. 446 c.p.p....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 795 del 8 gennaio 2013
«È inammissibile la richiesta di applicazione della pena formulata dall'imputato dinanzi al giudice del dibattimento, instaurato in virtù di decreto che dispone il giudizio emesso all'esito dell'udienza preliminare, nella quale nessuna analoga...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7483 del 24 giugno 1998
«In tema di rivelazione ed utilizzazione di segreti d'ufficio da parte degli impiegati dello Stato, il contenuto dell'obbligo la cui violazione è sanzionata dall'art. 326 c.p., deve essere desunto dal nuovo testo dell'art. 15 del D.P.R. 10 gennaio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 699 del 20 maggio 1997
«In tema di patteggiamento, la sentenza con la quale il giudice, ai sensi dell'art. 448, primo comma, seconda parte, c.p.p., applica all'imputato la pena da lui richiesta, a seguito di dibattimento per il dissenso del pubblico ministero, non può...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3892 del 24 aprile 1997
«In tema di termine entro il quale deve essere effettuata la richiesta di pena patteggiata, dato il limite stabilito perentoriamente dall'art. 446, comma primo, c.p.p., deve ritenersi fuori del sistema delineato dal legislatore un accordo tra le...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8494 del 29 luglio 1994
«In tema di patteggiamento, quando la richiesta sia stata formulata antecedentemente alla dichiarazione di apertura del dibattimento di primo grado e l'altra parte abbia dato il suo consenso, il giudice, se ne ricorrono le condizioni, pronuncia...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2113 del 20 luglio 1995
«In tema di patteggiamento, la necessità di sottoscrizione della richiesta dell'imputato, autenticata nelle forme previste dall'art. 583, comma 3, c.p.p., sorge nelle ipotesi di richiesta formulata per iscritto fuori del rapporto diretto e...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 3678 del 28 ottobre 1994
«Poiché nessuna formula sacramentale è prevista per il conferimento della procura speciale di cui all'art. 446 c.p.p. per la richiesta di applicazione della pena concordata, la nomina del difensore di fiducia e la contestuale istanza dell'imputato...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9243 del 27 febbraio 2003
«In tema di giudizio immediato, non sussiste alcuna preclusione alla formulazione, da parte dell'imputato — qualora sussistano i presupposti e le condizioni processuali e non siano perenti i termini — di una richiesta in via subordinata di rito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10097 del 24 settembre 1994
«La parte che richiede l'applicazione della pena a norma dell'art. 444 c.p.p. è tenuta ad attribuire al fatto-reato la sua corretta qualificazione giuridica, indipendentemente dal nomen juris indicato nel libello dell'accusa, non essendo lo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6545 del 26 febbraio 1998
«In tema di patteggiamento, una volta che le parti abbiano sottoposto all'organo giudicante le loro richieste, queste non possono essere più revocate; il che implica che ogni questione concernente la prova in ordine alla sussistenza del fatto e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4199 del 27 gennaio 1998
«La richiesta di applicazione di pena patteggiata deve essere considerata irrevocabile, una volta che su di essa sia stato manifestato il consenso dell'altra parte, in quanto le dichiarazioni congiunte di volontà determinano effetti non reversibili...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2417 del 22 agosto 1994
«La richiesta di applicazione di pena e l'adesione alla pena proposta dall'altra parte integrano un negozio di natura processuale che, una volta perfezionato con la ratifica del giudice che ne ha accertato la correttezza, non è revocabile...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2379 del 27 settembre 1993
«In tema di cosiddetto patteggiamento, disciplinato dagli artt. 444 e seguenti c.p.p., la richiesta di applicazione della pena non è più revocabile quando su di essa sia stato espresso il consenso dell'altra parte.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1801 del 13 marzo 1992
«La richiesta di patteggiamento non è più revocabile quando su di essa sia stato espresso il consenso dell'altra parte. Infatti nessun recesso è più possibile quando le manifestazioni di volontà delle parti hanno determinato nel procedimento...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4675 del 22 febbraio 1997
«La richiesta di patteggiamento può essere accolta dal giudice ancorché la procura speciale rilasciata al difensore non contenga la specifica indicazione della pena di cui concordare l'applicazione. (Nell'affermare detto principio la Corte ha...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6193 del 27 maggio 1995
«La richiesta di applicazione della pena è atto riservato personalmente all'imputato; essa non compete al difensore, il quale può proporla soltanto se vi è specificamente abilitato a mezzo di procura speciale. Al procuratore speciale non è però...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8253 del 30 agosto 1993
«La procura speciale prevista dall'art. 446, terzo comma, c.p.p. per l'applicazione della pena su richiesta (cosiddetto patteggiamento) non richiede alcuna formula sacramentale, ma la chiara e univoca volontà dell'imputato di conferire al difensore...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1507 del 8 giugno 1993
«Il principio di specialità di cui all'art. 14 della convenzione europea di estradizione firmata a Parigi il 13 dicembre 1957 non preclude in modo assoluto l'esercizio della giurisdizione da parte dello Stato richiesto, ma vi pone solo delle...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 617 del 25 gennaio 1993
«In tema di patteggiamento, il potere dell'imputato di manifestare il suo intento attraverso un procuratore speciale non può, certo, qualificarsi generico o indeterminato quando nella procura non venga indicata la misura della pena. Al contrario,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16510 del 18 dicembre 1990
«Correttamente è rigettata la richiesta di patteggiamento o del giudizio abbreviato nel caso in cui essa sia avanzata esclusivamente dal difensore e, quindi, in modo irrituale. (Nella specie, relativa a rigetto di ricorso, la S.C. ha precisato che...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 2618 del 20 settembre 1990
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, il difensore non ha un autonomo potere di opporsi all'accordo intervenuto tra di esse o di modificarne i termini, in quanto il suo ruolo si esaurisce nell'affiancare la parte privata ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 930 del 19 gennaio 2004
«Deve ravvisarsi condotta idonea ad integrare il delitto di concussione tentata nell'attenzione del pubblico ufficiale preposto all'accertamento delle evasioni fiscali nei confronti di un contribuente attuata con modalità anomale di convocazione e...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11195 del 18 novembre 1992
«In tema di patteggiamento, qualora sia stata applicata su richiesta delle parti una pena illegale, questa non può essere rideterminata dalla Corte di cassazione ove contro la sentenza sia stato proposto ricorso da parte del P.M. Il procedimento...»