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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 977 del 10 febbraio 1990
«Nell'ipotesi di furto di merce depositata presso i magazzini generali, la presunzione di colpa a carico dell'esercente il deposito è superata soltanto dalla prova della non imputabilità dell'evento e cioè dalla imprevedibilità o inevitabilità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1048 del 3 febbraio 1998
«Il possesso del libretto al portatore, che ha natura di titolo di credito, è sufficiente per attribuire la legittimazione all'esercizio del diritto menzionato nel libretto in base alla presentazione all'istituto emittente. Tuttavia, il diritto del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7081 del 5 aprile 2005
«In tema di responsabilità della banca verso l'utente nell'esercizio del servizio delle cassette di sicurezza, nel caso di sottrazione dei beni custoditi nella cassetta di sicurezza a seguito di furto — che non costituisce caso fortuito, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4211 del 25 marzo 2002
«In tema di assicurazioni contro i danni relativa a cose oggetto di contratto di trasporto, la surrogazione dell'assicuratore nei diritti dell'assicurato (art. 1916 c.c.) realizza una successione particolare nel credito, trasferendo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4571 del 15 aprile 1992
«In caso di smarrimento o sottrazione di un titolo al portatore, il differimento della prestazione, in favore di chi abbia denunciato tale evento all'emittente, al termine della prescrizione del titolo medesimo, stabilito dall'art. 2006 c.c., è...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13513 del 16 settembre 2002
«Ai sensi degli artt. 2016 c.c., 82 (Recte: 89 - N.d.R.) e 102 del R.D. 14 dicembre 1933, n. 1669, legittimato a promuovere la procedura di ammortamento di una cambiale o di un vaglia cambiario è il titolare del credito cartolare, in base al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10042 del 29 aprile 2006
«Nel giudizio avente ad oggetto l'accertamento della responsabilità del danno da fatto illecito imputabile a più persone, il giudice del merito adito dal danneggiato può e deve pronunciarsi sulla graduazione delle colpe solo se uno dei condebitori...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 1741 del 4 luglio 1995
«Ai fini della notificazione alle altre parti della richiesta di rimessione del processo, la parte a cui il legislatore fa riferimento non va intesa in senso formale, ma in senso sostanziale, e comprende anche la persona offesa, cui non può...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 974 del 1 febbraio 1997
«I trattamenti pensionistici integrativi aziendali hanno natura giuridica di retribuzione differita, ma, in relazione alla loro funzione previdenziale (che spiega la sottrazione alla contribuzione previdenziale dei relativi accantonamenti, disposta...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11835 del 21 maggio 2009
«In materia di pubblico impiego privatizzato, l'art. 52, comma 1, del D.L.vo 30 marzo 2001, n. 165, che sancisce il diritto alla adibizione alle mansioni per le quali il dipendente è stato assunto o ad altre equivalenti, ha recepito - attese le...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10628 del 9 maggio 2006
«La violazione, da parte delle Amministrazioni datrici di lavoro, dell'obbligo di adibire il prestatore di lavoro alle mansioni per le quali è stato assunto o alle mansioni considerate equivalenti (art. 52, comma primo, D.L.vo n. 165 del 2001), va...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6462 del 17 marzo 2009
«Il trasferimento del lavoratore ad altra sede o reparto ha natura ontologicamente disciplinare ove sia ricollegabile ad una mancanza del lavoratore e non sia conseguente all'esercizio del potere organizzatorio e gestionale del datore di lavoro....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4122 del 4 aprile 2000
«La valutazione della ricorrenza della giusta causa del licenziamento del lavoratore subordinato rientra nei poteri discrezionali del giudice di merito, il quale, nel valutare un comportamento concretatosi nella sottrazione di beni aziendali, può...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5601 del 23 giugno 1997
«In considerazione della necessaria proporzionalità tra infrazione compiuta dal lavoratore e conseguente sanzione disciplinare e della gravità degli effetti del licenziamento per il lavoratore e la sua famiglia, risponde ai principi che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10271 del 28 maggio 2004
«Anche nelle società a responsabilità limitata (nel vigore della disciplina dettata dal codice civile del 1942, anteriormente alla riforma organica di cui al D.L.vo 17 gennaio 2003, n. 6) non è configurabile al pari di quanto si verifica in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1787 del 12 febbraio 1993
«Il divieto del patto commissorio, di cui agli artt. 1963 e 2744 c.c., mira a salvaguardare da un lato l'interesse del debitore, sottraendolo alla coazione morale del proprio creditore, dall'altro l'interesse degli altri creditori, i quali...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18353 del 31 agosto 2007
«Il principio della sottrazione alla decadenza del soggetto incorsovi per cause a lui non imputabili, desumibile dal sistema normativo complessivo e dall'evoluzione giurisprudenziale, deve affermarsi anche in materia di contenzioso tributario, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1003 del 11 giugno 1999
«Atteso che, come ripetutamente affermato dalla Corte costituzionale, l'udienza preliminare, per la sua natura essenzialmente processuale, non è pregiudicata, in termini di incompatibilità, dalla circostanza che a celebrarla sia lo stesso giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1527 del 4 maggio 1998
«La rimessione del processo ad altro giudice, ai sensi degli artt. 43, comma secondo, e 11 c.p.p. può essere consentita soltanto dopo avere constatato l'assoluta impossibilità della composizione del collegio giudicante mediante il ricorso agli...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2086 del 18 giugno 1993
«Nell'ipotesi di accoglimento della dichiarazione di astensione di un giudice, la rimessione del procedimento al giudice determinato a norma dell'art. 11 c.p.p. è consentita solo quando non sia possibile la sostituzione del magistrato astenuto con...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2259 del 20 novembre 1995
«Ai fini della rimessione, le situazioni legittimanti la sottrazione del processo al giudice del locus commissi delicti devono trarre origine da obiettive e comprovate circostanze ambientali, estranee alla dialettica processuale, e concretamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1997 del 21 giugno 1996
«È legittimo il provvedimento con il quale il pubblico ministero autorizza la polizia giudiziaria a sorvegliare, a debita distanza e in modo non invasivo, l'incontro tra un genitore ed il figlio minore al fine di impedire la sottrazione, già...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 34784 del 14 settembre 2007
«L'omessa citazione in giudizio della persona offesa, pur essendo prevista a pena di nullità, non può essere eccepita da chi non ha interesse alla osservanza della disposizione violata. (Nella fattispecie, relativa a furto di energia elettrica, la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 10495 del 6 dicembre 1996
«È valida la notificazione del decreto di citazione per il giudizio di appello eseguita dal messo di conciliazione in assenza di autorizzazione da parte del presidente della Corte d'appello; infatti l'art. 148, primo comma, c.p.p., a norma del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2547 del 24 gennaio 2004
«La notifica della sentenza contumaciale effettuata mediante consegna al difensore presuppone l'impossibilità della notificazione al domicilio dichiarato e richiede, ai fini della restituzione nel termine, la dimostrazione che il contumace non si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3404 del 16 marzo 2000
«È abnorme, perché determina un'indebita regressione del procedimento, il provvedimento con cui il tribunale dichiara la nullità del decreto di giudizio immediato conseguente ad opposizione a decreto penale di condanna e dispone la restituzione...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 45496 del 9 dicembre 2008
«Il giudice di merito può trarre il proprio convincimento anche da ricognizioni non formali, potendo attribuire concreto valore indiziante all'identificazione dell'autore del reato mediante riconoscimento fotografico, che costituisce accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10141 del 5 ottobre 1995
«Mentre il fallimento dell'alibi non può essere posto a carico dell'imputato come elemento sfavorevole, non essendo compito di quest'ultimo dimostrare la sua innocenza, ma onere dell'accusa di provarne la colpevolezza, l'alibi falso, cioè quello...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 223 del 6 febbraio 1995
«In tema di spese relative a sequestro penale di un bene, poiché le tariffe correnti sono di regola comprensive sia della custodia che dell'apprestamento di mezzi e strutture per la conservazione del bene sequestrato, non è consentito liquidare al...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 904 del 21 settembre 1994
«La conservazione del bene sequestrato non richiede, salvo il caso di bene deteriorabile, una specifica ed ulteriore attività oltre quella della semplice custodia in luogo idoneo. D'altro canto, la destinazione di un'area a luogo di custodia — con...»