-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 24895 del 26 giugno 2007
«Ai fini della configurabilità del concorso di persone nel reato, il contributo concorsuale assume rilevanza non solo quando abbia efficacia causale, ponendosi come condizione dell'evento lesivo, ma anche quando assuma la forma di un contributo...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 12089 del 23 novembre 2000
«La sola presenza fisica di un soggetto allo svolgimento dei fatti non assume univoca rilevanza, allorquando si mantenga in termini di mera passività o connivenza, risolvendosi, invece, in forma di cooperazione delittuosa allorquando la medesima si...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6489 del 3 giugno 1998
«In base alla concezione unitaria del concorso di persone nel reato, l'attività costitutiva del concorso può essere rappresentata da qualsiasi comportamento esteriore che fornisca un apprezzabile contributo, in tutte o alcune delle fasi di...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6211 del 27 maggio 1994
«Ricorre il concorso di persone nel reato nell'ipotesi di presenza, non casuale, di un soggetto sul luogo del delitto da cui la risoluzione criminosa dell'esecutore materiale abbia tratto motivo di rafforzamento. (Fattispecie relativa ad...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8017 del 16 luglio 1992
«Di fronte ad un comportamento meramente omissivo o alla presenza dell'imputato alla ideazione, preparazione o esecuzione del delitto, il giudice deve valutare con rigore logico il comportamento dell'imputato onde cogliere gli aspetti sintomatici...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8763 del 8 luglio 1999
«In tema di concorso morale nel reato, quando il concorso venga prospettato soltanto sotto la forma del rafforzamento dell'altrui proposito criminoso, non può pretendersi la prova positiva, obiettivamente impossibile, che senza di esso quel...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 684 del 22 gennaio 1996
«In materia di concorso di persone nel reato, affinché la adesione di volontà possa costituire concorso morale come rafforzamento del disegno criminoso da altri concepito, occorre in concreto dimostrare il rapporto di causalità tra l'adesione del...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9612 del 1 ottobre 1988
«Rientra nell'attività costitutiva del concorso nel reato non solo quella che si concretizza nella partecipazione all'esecuzione materiale del reato stesso, ma anche quella morale che esplicandosi, sotto il profilo soggettivo, nella consapevole...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8193 del 19 luglio 1988
«Il concorso di persone nel medesimo reato, secondo il combinato disposto degli artt. 110, 114 e 115 c.p., si configura ogni qualvolta l'imputato con un comportamento materiale, commissivo od omissivo e/o anche soltanto psichico contribuisce alla...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10783 del 18 novembre 1985
«Non può ravvisarsi il concorso di più persone nel reato in caso di comportamento negativo, quale sarebbe quello di non impedire il reato, se non sussiste l'obbligo di farlo; né basta la semplice adesione morale a un programma criminoso o la...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9489 del 20 ottobre 1993
«In tema di detenzione illegale di armi, ai fini della configurabilità del concorso nel reato a carico di chi abbia dato ospitalità o rifugio nella propria abitazione ad un soggetto armato, senza per ciò acquisire la diretta disponibilità...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7379 del 27 luglio 1993
«Qualora più persone, una delle quali armata di fucile, prendano parte a una spedizione punitiva nei confronti di terzi, tutti i partecipanti all'azione rispondono di concorso nell'illegale detenzione e nel porto dell'arma, stante la consapevolezza...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4105 del 3 febbraio 2011
«In tema di reati contro la personalità dello Stato, la partecipazione integrante gli estremi del reato di associazione terroristico-eversiva costituita in banda armata è organico inserimento che non postula, di necessità, il positivo esperimento...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3492 del 16 marzo 1988
«La materialità della condotta tipica del delitto di partecipazione ad associazione criminosa si concreta nel compito o nel ruolo, anche generico, che il soggetto svolge o si è impegnato a svolgere, nell'ambito dell'organizzazione, per portare il...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 49691 del 28 dicembre 2004
«In tema di associazione per delinquere, integra la condotta di partecipazione, specie in mancanza di un'affiliazione rituale, l'esplicazione di attività omogenee agli scopi del sodalizio, apprezzabili come concreto e causale contributo...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1044 del 2 febbraio 1994
«In tema di risarcimento del danno cagionato dalla circolazione di veicoli a motore, la qualità di litisconsorte necessario, da riconoscersi sussistente, ai sensi dell'art. 23 della legge n. 990 del 1969, in capo al proprietario del veicolo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 18132 del 2 maggio 2016
«In tema di concorso esterno in associazione di tipo mafioso, ai fini della configurabilità del dolo diretto occorre che l'agente, pur in assenza dell'"affectio societatis" e, cioè, della volontà di far parte dell'associazione, sia consapevole dei...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2296 del 11 settembre 1990
«Il contributo alla realizzazione collettiva del fatto criminoso, come previsto dall'art. 110 c.p., è concepito come una struttura unitaria, nella quale confluiscono tutti gli atti dei compartecipi, sicché questi sono al tempo stesso loro propri e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 35277 del 18 luglio 2017
«È configurabile il delitto di partecipazione ad associazione mafiosa nell'ipotesi in cui l'autore della condotta svolga il ruolo di "alter ego" del soggetto di vertice di un gruppo mafioso, ponendo in essere attività di ausilio ed intermediazione...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28987 del 12 novembre 2018
«In caso di recesso del socio di s.r.l. esercitato successivamente alla trasformazione in s.p.a., in considerazione del rafforzamento della tutela del diritto al disinvestimento dei soci di minoranza, rispetto a quella della stabilità del vincolo...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 591 del 13 gennaio 2005
«In tema di clausola penale, volta al rafforzamento del vincolo contrattuale e alla liquidazione preventiva del danno, l'art. 1383 c.c., nel vietare il cumulo della penale pattuita per l'inadempimento con la prestazione principale, non esclude che...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19514 del 16 luglio 2008
«In tema di giudizio di cassazione e di procedimento in camera di consiglio di cui all'art. 380 bis c.p.c., dal complesso delle innovazioni apportate con la novella di cui al D.L.vo n. 40 del 2006, inequivocabilmente volta al rafforzamento della...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2005 del 18 ottobre 1980
«Nel delitto previsto dall'art. 314 c.p. è configurabile il concorso con il pubblico ufficiale dell'estraneo alla pubblica amministrazione sia nella veste di istigatore o determinatore, sia sotto forma di cooperatore nell'esecuzione dell'attività...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14368 del 2 novembre 1990
«Per aversi concorso di persone nel reato non basta la semplice adesione morale ad un programma criminoso poiché occorre comunque un apporto che produca un rafforzamento dell'attività criminosa dell'agente o un aiuto all'attività di costui.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 47 del 5 gennaio 1993
«In tema di estorsione è da ritenersi verificata la consumazione del reato allorché l'estorsore, nonostante il servizio di rafforzamento predisposto dalla polizia, riesca ad impossessarsi, anche per un breve lasso di tempo, della somma di denaro...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2348 del 27 giugno 1994
«Nel delitto di cui all'art. 416 bis c.p. l'elemento materiale del reato è costituito dalla condotta di partecipazione ad associazione di tipo mafioso, intendendosi per partecipazione la stabile permanenza del vincolo associativo tra gli autori —...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2285 del 4 settembre 2000
«In tema di concorso esterno in associazione per delinquere di tipo mafioso, premesso che tale ipotesi, a differenza di quella costituita dalla partecipazione «organica», si caratterizza per l'assenza di una compenetrazione strutturale e di un...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 33913 del 19 settembre 2001
«In tema di associazione per delinquere di stampo mafioso, nel caso particolare di una relazione tra un uomo politico e un gruppo mafioso, non è sufficiente per la sussistenza del reato una mera vicinanza al detto gruppo o ad i suoi esponenti,...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13349 del 18 marzo 2004
«Nell'ambito dell'associazione a delinquere di stampo mafioso denominata «Cosa Nostra» la semplice appartenenza dei cosiddetta «capi-mandamento» all'organismo collegiale centrale (denominato «commissione»), composto da un numero ristretto di...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 14541 del 25 marzo 2004
«In tema di reato di associazione di tipo mafioso, la condotta di concorso cosiddetto «esterno» nel reato consiste in un apporto, apprezzabile per concretezza, specificità e rilevanza, di rafforzamento o di consolidamento dell'associazione o di un...»