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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11108 del 15 maggio 2007
«Posto, in generale, il principio secondo cui tutte le ragioni che possono condurre al rigetto della domanda per difetto delle sue condizioni di fondatezza, o per la successiva caducazione del diritto con essa fatto valere, possono essere rilevate...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3388 del 18 febbraio 2005
«Escluso il vizio di omessa pronuncia, il mancato esame di un motivo, da parte del giudice dell'opposizione, giustifica, peraltro, l'annullamento, da parte della Suprema Corte, della sentenza impugnata a condizione che le questioni di fatto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3367 del 11 febbraio 2011
«La motivazione della sentenza "per relationem" è ammissibile, dovendosi giudicare la sua completezza e logicità sulla base degli elementi contenuti nell'atto al quale si opera il rinvio e che, proprio in ragione dello stesso, diviene parte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3274 del 10 febbraio 2011
«Il procedimento per l'omologazione del concordato fallimentare - come disciplinato dall'art. 129 legge fall., nel testo introdotto dal d.l.vo 9 gennaio, n. 5 - non prevede l'impulso d'ufficio, bensì l'iniziativa di parte, mediante ricorso ex art....»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 351 del 11 gennaio 2005
«L'azione revocatoria fallimentare dei pagamenti effettuati dal fallito nell'anno anteriore alla dichiarazione di fallimento (art. 67, secondo comma, legge fall.) e l'azione diretta ad ottenere la dichiarazione di inefficacia dei pagamenti eseguiti...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3567 del 14 febbraio 2011
«L'art. 183 cod. proc. civ., nel testo di cui alla legge 26 novembre 1990, n. 353, vigente fino al 1° marzo 2006, applicabile "ratione temporis", dispone, al quarto comma, che nella prima udienza di trattazione l'attore può proporre le domande e le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14581 del 30 luglio 2004
«Il quarto comma dell'art. 183 c.p.c. — nella formulazione da ultimo novellata dall'art. 5 D.L. 18 ottobre 1995, n. 432, conv., con modif., nella legge 20 dicembre 1995, n. 534 — consente all'attore di proporre nella prima udienza di trattazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22631 del 31 ottobre 2011
«L'istituto della riunione di procedimenti relativi a cause connesse, previsto dall'art. 274 c.p.c., essendo volto a garantire l'economia ed il minor costo del giudizio, oltre alla certezza del diritto, trova applicazione anche in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1105 del 29 gennaio 1993
«La sentenza di secondo grado che definendo il giudizio di appello avverso una sentenza non definitiva di primo grado esaurisca la fase del giudizio pronunciando su tutte le questioni in essa proposte è da considerare come definitiva e non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7785 del 16 giugno 1999
«In base alla disposizione transitoria dettata dall'art. 3 della legge 19 gennaio 1999, n. 14, il procuratore generale presso la Corte di cassazione e l'imputato possono esercitare, entro il termine di cui al comma 4 dell'art. 585 c.p.p., la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18621 del 11 agosto 2010
«La procedura di omologazione del concordato fallimentare effettuata ai sensi dell'art. 128 legge fallimentare - nel testo vigente a seguito del d.l.vo n. 5 del 2006, "ratione temporis" applicabile prima della modifica di cui all'art. 61 della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3585 del 14 febbraio 2011
«In tema di concordato fallimentare, contro il decreto di omologazione che abbia altresì deciso sulle opposizioni proposte ex art. 129, comma 3, legge fall., è ammissibile il reclamo avanti alla corte d'appello ex art. 131 legge fall., mentre lo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13582 del 4 dicembre 1999
«In tema di concordato preventivo, dopo la manifestazione di voto da parte dei creditori ai sensi dell'art. 175 legge fallimentare, e in caso di mancata approvazione della proposta di concordato, il debitore non ha più la possibilità di formulare...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2178 del 28 marzo 1985
«Con riguardo alle imprese soggette a liquidazione coatta amministrativa, ivi comprese quelle autorizzate all'esercizio dell'assicurazione della responsabilità civile a norma dell'art. 57 della L. 10 giugno 1978, n. 295, le attribuzioni del giudice...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11085 del 10 ottobre 1992
«Il commissario liquidatore di un'impresa posta in liquidazione coatta amministrativa, che chieda la dichiarazione dello stato di insolvenza dell'impresa (artt. 195, 202 della legge fallimentare), non ha bisogno del ministero di un difensore,...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2189 del 27 luglio 1973
«Il provvedimento col quale il presidente del tribunale, ritenendo che non sussista la competenza del tribunale a provvedere su dette contestazioni dichiara il non luogo a deliberare sulla richiesta della parte, è impugnabile per cassazione ai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6900 del 22 marzo 2010
«L'art. 99 della legge fall., nel testo novellato dapprima dal d.l.vo n. 5 del 2006, e successivamente dal d.l.vo n. 169 del 2007, configurando il giudizio di opposizione allo stato passivo in senso inequivocabilmente impugnatorio, esclude...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 25548 del 17 dicembre 2010
«In tema di accertamento dello stato passivo nel fallimento, il creditore ammesso al passivo - tempestivamente o in sede di insinuazione tardiva (come nella specie avvenuto) - è legittimato ad impugnare gli altri crediti ammessi; tuttavia in sede...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 938 del 11 febbraio 1980
«Gli atti processuali, pur essendo volontari nel loro compimento, spiegano i loro effetti secondo modalità che a ciascun tipo la legge riconnette, senza che sia normalmente ammissibile una divergenza della manifestazione rispetto all'intenzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 23574 del 14 novembre 2007
«Poiché il procedimento davanti al giudice di pace è regolato, ai sensi dell'art. 311 c.p.c., dalle norme relative a quello davanti al Tribunale, al medesimo è applicabile anche l'art. 178 c.p.c. così come modificato dalla legge n. 353 del 1990. Ne...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16170 del 21 dicembre 2001
«Nel giudizio di appello, non soltanto la richiesta di restituzione delle somme pagate alla controparte in esecuzione della sentenza di primo grado non configura una domanda nuova — essendo conseguente alla richiesta di modifica della decisione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1952 del 10 febbraio 2003
«Nell'ipotesi di versamento di una somma di denaro a titolo di caparra confirmatoria, la parte adempiente che abbia agito per la risoluzione del contratto ed il risarcimento del danno, in secondo grado, in sostituzione di dette pretese, può...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2308 del 2 settembre 1966
«Il giudice è tenuto ad accertare d'ufficio se le domande di revocazione per dolo, o per rinvenimento di documenti decisivi, siano state proposte nel termine stabilito dalla legge a pena di inammissibilità, a meno che l'indagine si appalesi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 516 del 4 giugno 1998
«La subordinazione del ricorso per cassazione al giudizio di revocazione comporta che qualora siano state proposte impugnazioni contro la sentenza di merito e la sentenza emessa nel giudizio di revocazione, debba essere esaminato per primo il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11233 del 16 dicembre 1996
«Nelle controversie proposte davanti al giudice del lavoro (nella specie, perché involgente un rapporto di agenzia e, quindi, ascrivibile all'ambito dei rapporti di parasubordinazione di cui all'art. 409, n. 3, c.p.c.), le preclusioni al rilievo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9069 del 2 maggio 2005
«In mancanza di espressa previsione in deroga alle disposizioni generali (quale quella prevista per il ricorso per cassazione dall'art. 134 att. c.p.c., non suscettibile di applicazione analogica) il deposito presso la cancelleria a mani del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11116 del 12 dicembre 1996
«In base al principio secondo cui i motivi del ricorso per cassazione non possono investire questioni che non siano state proposte innanzi al giudice di merito e la cui soluzione implicherebbe nuovi accertamenti di fatto, è inammissibile...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10617 del 3 maggio 2010
«La sospensione feriale dei termini processuali, prevista dall'art. 1 della legge n. 742 del 1969, non si applica alle opposizioni relative alla distribuzione della somma ricavata in sede di esecuzione forzata, proposte ai sensi dell'art. 512...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13601 del 30 luglio 2012
«In tema di opposizione all'esecuzione ed agli atti esecutivi, l'art. 618 bis, secondo comma, c.p.c., come modificato dalla legge n. 52 del 2006, nella parte in cui prevede che in caso di opposizioni proposte ad esecuzione già iniziata la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3230 del 11 febbraio 2010
«In tema di opposizione all'esecuzione ed agli atti esecutivi, l'art. 618 bis, secondo comma, c.p.c., come modificato dalla legge n. 52 del 2006, nella parte in cui prevede che in caso di opposizioni proposte ad esecuzione già iniziata la...»