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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3058 del 19 febbraio 1996
«Il nuovo codice di procedura penale, al fine di assicurare l'effettiva e continua assistenza tecnica, ha attuato la sostanziale equiparazione della difesa d'ufficio e quella di fiducia, nel senso che anche la prima si caratterizza per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 15098 del 22 aprile 2002
«Nel caso in cui il nuovo difensore nominato il giorno prima dell'udienza, in sostituzione del difensore revocato, faccia richiesta di termini a difesa, il provvedimento di diniego posto in violazione dell'art. 108 c.p.p., integra una nullità a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36780 del 25 settembre 2003
«...ha ritenuto congrua a garantire la pienezza della difesa la sola dilazione iniziale, ed indifferente, a tali fini, la successiva cadenza delle udienze camerali, a prescindere dalle attività acquisitive e conoscitive compiute nel frattempo.»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7551 del 27 giugno 1998
«È manifestamente infondata, in riferimento all'art. 24 Cost., la questione di legittimità costituzionale dell'art. 486, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui non si applica ai procedimenti in camera di consiglio che si svolgono a norma...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 617 del 24 febbraio 2000
«... Ciò infatti, in astratto, non costituisce inevitabilmente lesione del diritto di difesa (il cui esercizio è comunque garantito dall'avviso previsto dallo stesso articolo e dalle modalità con le quali deve svolgersi l'interrogatorio)....»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 17179 del 8 maggio 2002
«...regolare instaurazione del contraddittorio, deve essere equiparata all'omessa citazione dell'imputato medesimo, in quanto impedisce a quest'ultimo di conoscerne il contenuto e di apprestare la propria difesa, ed è, pertanto, assoluta e insanabile.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 42270 del 22 dicembre 2006
«Il disposto di cui al comma ottavo bis dell'art. 157 c.p.p., introdotto dall'art. 2, comma primo, D.L. 21 febbraio 2005 n. 17, nel testo modificato dalla legge di conversione 22 aprile 2005 n. 60 (secondo cui, dopo la prima notificazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5305 del 3 febbraio 1994
«...data dell'udienza. All'inosservanza di tale disposizione consegue la nullità, assoluta ed insanabile, per violazione del diritto di difesa, dell'udienza nondimeno tenuta e degli atti successivi, compresa l'ordinanza conclusiva del procedimento.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2339 del 23 febbraio 1999
«...la suddetta disposizione di legge è stata dichiarata incostituzionale dalla competente Corte con la sentenza n. 346 del 1998, deve ritenersi realizzata una violazione del diritto di difesa con conseguente nullità della notificazione predetta.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3986 del 12 aprile 1995
«...comma primo, stesso codice quale nullità assoluta per «omessa citazione dell'imputato», poiché non attiene direttamente ai presupposti della vocatio in iudicium, ma solo alle condizioni perché la difesa possa esplicarsi nel modo più favorevole.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7957 del 26 agosto 1997
«La nullità della sentenza per mancata correlazione tra imputazione e fatto accertato dal giudice non rientra tra quelle assolute e insanabili ma, attenendo all'esercizio del diritto di difesa, configura una nullità a regime intermedio, che non può...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 13465 del 21 dicembre 1998
«...è elemento integrativo del decreto che dispone il giudizio. La relativa omissione dà luogo ad una nullità di ordine generale di carattere intermedio, che, in quanto tale, è rilevabile se sollevata dalla parte interessata nella sua prima difesa»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1079 del 1 febbraio 1995
«...della trascrizione attuata costituiscono il presupposto e l'utilizzo ai fini della decisione dei risultati dell'ascolto stesso, anche se ciò avvenga a seguito di rigetto dell'istanza della difesa concernente l'audizione dei nastri in dibattimento.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 7541 del 11 giugno 1999
«Qualora P.M. e difesa concordemente richiedano una sentenza di proscioglimento con formula ampia prima del dibattimento e l'istanza sia accolta dal giudice, si verifica una sanatoria (ex art. 183 c.p.p.) della nullità, poiché le parti hanno...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 4526 del 6 febbraio 2002
«...a giudizio l'imputato aveva ricevuto per la prima volta contestazione di una ipotesi di reato non oggetto dell'interrogatorio di garanzia, così che il mancato invito a presentarsi aveva comportato un'effettiva lesione del diritto di difesa).»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11425 del 11 marzo 2003
«L'omessa comunicazione da parte del perito nominato nel corso del dibattimento del giorno, ora e luogo di inizio delle operazioni peritali, incide sul diritto di difesa, in quanto pregiudica l'eventuale esercizio della facoltà di nomina di un...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8854 del 30 luglio 1998
«Il difetto di correlazione tra fatto contestato e fatto ritenuto in sentenza - che non comporta nullità «generale assoluta e insanabile» - postula una trasformazione radicale del fatto nei suoi elementi essenziali tale da dare luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11421 del 25 novembre 1995
«In particolare, per quanto attiene a verbali di prove di procedimenti stranieri, deve escludersi l'acquisibilità e la utilizzabilità di dichiarazioni di un imputato di reato connesso, sottoposto a procedimento penale all'estero, le quali siano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1700 del 4 maggio 1998
«Nei provvedimenti cautelari personali, in tema di contestazione dell'accusa, si deve aver riguardo alla specificazione del fatto che non può considerarsi insufficiente o inidonea quando l'indagato sia stato posto in grado di comprendere i termini,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2412 del 6 ottobre 2000
«Prima di decidere sulla richiesta del pubblico ministero di applicazione di una misura personale cautelare interdittiva il Gip ha l'obbligo, a norma dell'art. 289 c.p.p., come modificato dall'art. 2 L. 234 del 1997, di procedere all'interrogatorio...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 895 del 13 marzo 1998
«La mancata trasmissione, da parte del pubblico ministero, in violazione del disposto di cui all'art. 291, comma 1, ultima parte, c.p.p., delle eventuali memorie difensive già depositate (anche se riferibili, come nella specie, a precedenti...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4144 del 17 dicembre 1996
«Soltanto con una precisa delimitazione del quadro indiziario è possibile, infatti, instaurare, nel procedimento incidentale, un effettivo e trasparente contraddittorio tra le parti, assicurare concretamente all'indagato il diritto di difesa e...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3113 del 28 settembre 1998
«La S.C., nell'enunciare il principio di cui in massima, ha ritenuto che, essendo il procedimento regredito nella fase anteriore al dibattimento, sarebbe venuta meno quella condizione di completa tutela della difesa connessa al giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4780 del 8 febbraio 1996
«...abbia efficacia nel momento in cui perviene all'autorità giudiziaria ovvero in quello in cui perviene al direttore del carcere, occorre fissare una nozione di conoscenza legale che possa garantire tempestivamente l'esercizio del diritto di difesa.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1133 del 21 aprile 1993
«...Cassazione ha ritenuto fondate le doglianze del ricorrente che lamentavano la intempestività di tale avviso e la conseguente nullità dell'interrogatorio, cui aveva assistito un difensore nominato di ufficio, per violazione del diritto di difesa).»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3719 del 12 settembre 1994
«...ma che il titolo caducato non sia più operante, neppure di fatto, al momento dell'interrogatorio stesso e che il giudice, prima di decidere sulla nuova richiesta di misura cautelare, possa valutare l'eventuale difesa preventiva dell'interessato.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3959 del 13 marzo 2012
«I limiti di valore sanciti dall'art. 2721 c.c., riguardo all'ammissibilità della prova testimoniale, non attengono all'ordine pubblico, ma sono dettati nell'esclusivo interesse delle parti private, con la conseguenza che, qualora la prova venga...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3643 del 14 febbraio 2013
«In forza dell'art. 2909 c.c., l'accertamento contenuto nella sentenza passata in giudicato fa stato anche nei confronti dei successivi aventi causa delle parti, senza che tale principio trovi deroga, in relazione al regime della trascrizione, per...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2805 del 22 agosto 1994
«Invero le formalità richieste dal codice di procedura rispondono, oltre che a criteri di razionalità, ad esigenze di tutela del diritto di difesa in quanto questa tecnicamente non può fondarsi solo sulla conoscenza del capo di imputazione e degli...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1452 del 8 luglio 1993
«In tema di riesame delle ordinanze che dispongono una misura coercitiva, nel caso in cui le parti, avvalendosi della facoltà di cui all'art. 309, nono comma, c.p.p., adducano nel corso dell'udienza elementi nuovi a sostegno delle proprie...»