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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 118 del 4 gennaio 1995
«...di un altro socio, assegni a quest'ultimo, dietro esborso di danaro, oltre gli appartamenti spettanti ai rinunzianti anche altre porzioni del fabbricato sociale, agendo quel socio col proposito di vendere a terzi tutti o parte di detti beni.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1460 del 21 maggio 1973
«...di recare pregiudizio all'altra, ma anche se il comportamento da essa tenuto non sia stato, comunque, improntato alla schiettezza, alla diligente correttezza ed al senso di solidarietà sociale che integrano, appunto, il contenuto della buona fede.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5724 del 23 marzo 2004
«Gli atti contrattuali con i quali una società cooperativa trasferisca ad alcuni soci la proprietà di alloggi, da essa costruiti, a condizioni più favorevoli rispetto a quelle praticate (o che in futuro è prevedibile possano essere praticate) ad...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12615 del 15 novembre 1999
«Nelle società di capitali, che sono titolari di distinta personalità giuridica e di un proprio patrimonio, l'interesse del socio al potenziamento ed alla conservazione della consistenza economica dell'ente è tutelabile esclusivamente con strumenti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16031 del 19 luglio 2007
«...errore di valutazione da parte dell'acquirente, anche quando il bilancio della società pubblicato prima della- vendita sia falso e nasconda una situazione tale da rendere applicabili le norme in materia di riduzione e perdita del capitale sociale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23131 del 16 novembre 2010
«Nei contratti a forma libera, al fine di manifestare il potere rappresentativo non è necessario che il rappresentante usi formule sacramentali, ma è sufficiente che dalle modalità e dalle circostanze in cui ha svolto l'attività negoziale e dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 936 del 7 febbraio 1984
«...ad substantiam dallo stesso documento contrattuale, restando irrilevante la conoscenza o l'affidamento creato nel terzo contraente circa l'esistenza del rapporto sociale interno e dei poteri di rappresentanza reciproca che esso comporta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3385 del 20 febbraio 2004
«...unico, che aveva stipulato l'atto di concessione dell'ipoteca, avevano, altresì, identica base sociale e un comune ed unitario, oltre che coordinato, progetto imprenditoriale, nell'ambito del quale si inseriva la concessione della garanzia).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8472 del 26 agosto 1998
«...non solo gli atti di ordinaria amministrazione, ovvero gli atti conservativi, ma anche quelli dispositivi, se configurano strumenti per la realizzazione degli scopi perseguiti dalla società e siano di conseguenza riconducibili all'oggetto sociale.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2252 del 28 febbraio 1998
«Con la stipula del contratto di società si determina, anche nelle società di persone, un effetto di scambio tra patrimonio dei soci e patrimonio sociale, con il trasferimento, per un verso, della titolarità dei beni – anche immobili – conferiti,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1077 del 30 gennaio 1995
«Nei contratti con prestazioni corrispettive, quando le parti si addebitino inadempimenti reciproci, proponendo l'una contro l'altra vicendevolmente domande contrapposte, come del resto nel caso in cui il convenuto si limiti a contrastare la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7693 del 6 agosto 1998
«La compravendita di azioni di una spa non è priva di oggetto, né ha un oggetto impossibile, per il solo fatto che la società risulti in condizione di dissesto finanziario tale da elidere, di fatto, l'intero capitale sociale, poiché la perdurante...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21588 del 15 ottobre 2007
«...era irrilevante perché, non contemplando l'oggetto sociale della acquirente le attività agricole, era soltanto eventuale lo spostamento da un fondo all'altro attraverso la via pubblica del mezzo, viceversa destinato all'uso in luoghi privati).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2349 del 23 giugno 1976
«...funzione economico-sociale della cosa stessa secondo l'individuazione fattane, esplicitamente od implicitamente, dalle parti contraenti nel determinare l'oggetto, in senso giuridico ed economico (non già come dato meramente fisico), del contratto.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 452 del 23 gennaio 1982
«Nel caso di vendita di un oggetto pregiato o di lusso (nella specie, una pelliccia di visone) ove il pregio è determinato non solo dalla qualità della materia prima impiegata, ma anche dalla particolare accuratezza delle operazioni di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21641 del 8 novembre 2005
«...nella specie ratione temporis) attribuisce il diritto di recesso al socio dissenziente da deliberazioni assembleari riguardanti il mutamento dell'oggetto sociale, il cambiamento del tipo di società o il trasferimento della sede all'estero.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6771 del 15 giugno 1991
«Tale utilità considerata in rapporto alla funzione economico-sociale che il negozio è oggettivamente idoneo ad assolvere, costituisce la causa del contratto, mentre, in rapporto alle finalità particolari e contingenti che la parte si ripromette di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4414 del 17 luglio 1981
«...etiche della coscienza morale collettiva che costituiscono la morale sociale, in quanto ad essi uniforma il proprio comportamento la generalità delle persone corrette, di buona fede e sani principi, in un determinato momento ed in dato ambiente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4981 del 4 aprile 2001
«L'accertamento della natura giuridica del negozio così concluso è poi, questione di fatto rimessa all'apprezzamento del giudice del merito, la cui decisione è incensurabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata ed immune da vizi logici...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10289 del 27 luglio 2001
«L'Inail non ha azione di regresso e non può surrogarsi nei diritti dell'assicurato al risarcimento del danno alla persona — e ciò senza possibilità di scindere, all'interno di questo, le varie componenti — né a norma dell'art. 1916 c.c. né ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15859 del 15 dicembre 2000
«Per effetto delle sentenze n. 319/1989, 356/1991 e 485/1991 della Corte costituzionale, ed in conseguenza della rilevanza, nell'ambito del danno biologico, della riduzione della capacità lavorativa generica, l'istituto gestore delle assicurazioni...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2761 del 3 aprile 1990
«...si esaurisce nella sola attitudine a produrre ricchezza, ma si collega alla somma delle funzioni naturali riguardanti il soggetto nel suo ambiente di vita ed aventi rilevanza non solo economica, ma anche biologica, sociale, culturale ed estetica.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11761 del 19 maggio 2006
«Nell'accezione generica di danno esistenziale, che non costituisce una specifica categoria di pregiudizio autonomamente risarcibile, confluiscono ipotesi non necessariamente previste per legge ed assume rilievo la situazione di danno non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7050 del 14 marzo 2008
«Ai sensi dell'art. 2048 c.c., i genitori sono responsabili dei danni cagionati dai figli minori che abitano con essi, sia per quanto concerne gli illeciti comportamenti che siano frutto di omessa o carente sorveglianza sia con riguardo agli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2557 del 3 febbraio 2011
«...e alla inviolabilità della libera e piena esplicazione delle attività realizzatrici della persona umana nell'ambito di quella peculiare formazione sociale costituita dalla famiglia, la cui tutela è ricollegabile agli artt. 2, 29 e 30 Cost..»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 411 del 24 gennaio 1990
«Il bene della salute costituisce, come tale, oggetto di autonomo diritto primario assoluto (art. 32 Cost.), sicché il risarcimento dovuto per la sua lesione non può essere limitato alle conseguenze che incidono solo sull'idoneità a produrre...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8346 del 8 aprile 2010
«In tema di cooperative di produzione e lavoro, anche nel regime previgente alla legge 3 aprile 2001, n. 142, spetta al giudice di merito
verificare se, accanto al rapporto associativo, sussista un distinto rapporto di lavoro, autonomo o...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7559 del 1 agosto 1998
«L'attività lavorativa del socio in favore della società cooperativa, ove consistente in prestazioni comprese tra quelle previste nel patto sociale e dirette al perseguimento dei fini istituzionali della società, costituisce adempimento del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12663 del 18 dicembre 1998
«Elementi essenziali del contratto di società (anche di fatto) sono la previsione dell'esercizio in comune di una determinata attività economica e la conseguente costituzione di un «fondo comune» - vincolato all'esercizio collettivo dell'attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9250 del 20 aprile 2006
«...del giudice di merito, sia idoneo a designare la società come titolare del rapporto. In tal caso incombe sulla società apparente la prova che controparte fosse consapevole dell'inesistenza del vincolo sociale e quindi non meritevole di tutela.»