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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 197 del 8 gennaio 2003
«L'impiego dei minori nell'accattonaggio, previsto come reato dall'art. 671 c.p.p., può consistere anche nel mendicare tenendo seco un bambino, qualora questi sia già in età di recepire, sia pure in modo sommario e confuso (come nel caso di specie,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2597 del 27 febbraio 1998
«Premesso che la ratio delle incriminazioni di cui all'art. 671 c.p. (impiego di minori nell'accattonaggio) è di impedire l'impiego di minori in una attività che li sottrae all'istruzione e all'educazione, avviandoli all'ozio ed esponendoli al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2237 del 2 aprile 1986
«Il termine per la proposizione del ricorso per regolamento, avverso il provvedimento con il quale il giudice adito abbia affermato la propria competenza, non resta coinvolto nella successiva sospensione del procedimento, conseguente alla...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13756 del 14 giugno 2006
«La legittimazione ad agire ed a contraddire si risolve nell'accertare se, secondo la prospettazione dell'attore, quest'ultimo ed il convenuto assumano la veste di — rispettivamente — soggetto che ha il potere di chiedere la pronunzia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17688 del 29 luglio 2009
«In materia di procedimento civile, si ha garanzia propria quando la domanda principale e quella di garanzia hanno lo stesso titolo, o quando si verifica una connessione obiettiva tra i titoli delle due domande o quando sia unico il fatto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11698 del 29 dicembre 1998
«Il minore degli anni quattordici — che non può assumere, per la sua incapacità di diritto penale sostanziale e processuale, la qualità di imputato — può essere sentito in qualità di testimone in ordine ai fatti che lo hanno visto coinvolto come...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11843 del 26 marzo 2010
«Qualora il sequestro probatorio riguardi cose che assumono la qualifica di corpo di reato, non é necessario offrire la dimostrazione della necessità in concreto del sequestro stesso in funzione dell'accertamento dei fatti. (Fattispecie in tema di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4759 del 19 luglio 1980
«La regola secondo cui la prova testimoniale deve avere ad oggetto fatti obiettivi, e non già apprezzamenti o giudizi, deve essere intesa nel senso che detta prova non può tradursi in una interpretazione del tutto soggettiva o indiretta ed in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17014 del 12 novembre 2003
«L'impugnazione di una decisione giurisdizionale, intesa come “mezzo”, consiste in una domanda, con la quale una delle parti litiganti rimette in discussione, nei confronti dell'altra, l'oggetto del provvedimento impugnato, e non può quindi...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 67 del 7 gennaio 2009
«Non è estraneo al processo di merito il soggetto che, pur non essendo stato citato né essendo, comunque, intervenuto in causa, sia stato, tuttavia, coinvolto nella decisione della lite, mediante una statuizione di accertamento o di condanna a suo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15817 del 13 agosto 2004
«Nel rito del lavoro la valutazione di nullità del ricorso introduttivo — per mancata determinazione dell'oggetto della domanda o per mancata esposizione degli elementi di fatto e delle ragioni di diritto su cui si fonda — non è attività riservata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7089 del 7 luglio 1999
«Nel rito del lavoro la nullità del ricorso introduttivo per mancanza dei requisiti di cui all'art. 414 nn. 3 e 4 c.p.c. è insanabile e rilevabile d'ufficio, e quindi è deducibile per la prima volta davanti alla Corte di cassazione, la quale —...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12319 del 29 novembre 2000
«Ai fini della sussistenza del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, presupposto essenziale è la buona fede dell'agente in ordine alla legittimità della propria pretesa, per la cui sussistenza è irrilevante, nei limiti della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20739 del 2 maggio 2003
«Il reato di turbatio sacrorum di cui all'art. 405 c.p. può essere perfezionato da due condotte antigiuridiche: l'impedimento della funzione, consistente nell'ostacolare l'inizio o l'esercizio della stessa fino a determinarne la cessazione, oppure...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 15360 del 22 luglio 2015
«La presenza delle condizioni legittimanti l'esercizio del diritto di cronaca non implica, di per sé, la legittimità della pubblicazione o diffusione anche dell'immagine delle persone coinvolte, la cui liceità è subordinata, oltre che al rispetto...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 534 del 22 gennaio 1993
«Poiché la capacità di intendere e di volere del minore di età compresa tra i quattordici e i diciotto anni non si presume, si richiede al giudice di merito un'adeguata motivazione sull'accertamento, in concreto, di detta capacità intesa come...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35376 del 23 ottobre 2006
«La resistenza o la minaccia adoperata nel medesimo contesto per opporsi a più pubblici ufficiali non configura un unico reato di resistenza ai sensi dell'art. 337 c.p., ma tanti reati di resistenza — che possono essere uniti dal vincolo della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 33450 del 7 settembre 2001
«L'ipotesi delittuosa del favoreggiamento personale, in forza dell'espressa clausola «fuori dei casi di concorso» contenuta nell'art. 378 c.p., in tanto ricorre, in quanto il soggetto non sia stato coinvolto nel reato presupposto né oggettivamente,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7515 del 24 giugno 1998
«Il reato di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale sulle proprie qualità personali, destinata a essere riprodotta in un atto pubblico, di cui all'art. 495, secondo comma, c.p., si consuma nel momento in cui le false dichiarazioni vengono...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 21476 del 21 giugno 2006
«È ravvisabile il concorso di colpa tra coloro che partecipano ad una gara automobilistica, in relazione ad un incidente stradale che veda coinvolto un automobilista estraneo alla competizione, quando ciascuna condotta — sia che la si voglia...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7393 del 23 gennaio 1997
«La prova dell'errore scriminante in materia di esercizio putativo del diritto di cronaca deve vertere sul fatto, e cioè sulla verità della notizia e non sull'attendibilità della fonte di informazione, dal momento che il giornalista può essere...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22 del 18 marzo 1996
«In presenza di significative divergenze di dichiarazioni rese da due chiamanti in correità, aventi ad oggetto non particolari marginali, bensì il ruolo e il contributo causale asseritamente fornito dall'indagato all'omicidio contestato, ai fini di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12165 del 14 novembre 1991
«La persona trasportata a titolo di cortesia nel veicolo coinvolto in un incidente stradale verificatosi prima della data di entrata in vigore del D.L. 23 dicembre 1976 n. 857 (conv. in L. 26 febbraio 1977 n. 39), che, con effetto non retroattivo,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1295 del 19 gennaio 2017
«Il fatto colposo del danneggiato, rilevante ai fini dell'applicazione dell'art. 1227, comma 1, c.c., deve connettersi causalmente all'evento dannoso, non potendo quest'ultimo essere pretermesso nella ricostruzione della serie causale...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 9278 del 11 aprile 2017
«La responsabilità del conducente coinvolto nell'investimento di un ciclista (come di un pedone), pur essendo presunta, può essere tuttavia esclusa non solo quando l'investitore abbia fornito la prova di avere fatto tutto il possibile per evitare...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 252 del 12 gennaio 1999
«In tema di assicurazione obbligatoria della responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli, prima dell'entrata in vigore dell'art. 1 del D.L. 23 dicembre 1976 n. 857, convertito in L. 26 febbraio 1977 n. 39 (che ha portata...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4976 del 28 maggio 1997
«In tema di testimonianza indiretta, nell'ipotesi in cui il referente del testimone indiretto sia persona che abbia la qualità di imputato nel procedimento, ovvero che tale qualità avrebbe potuto assumere se ancora in vita, non è necessario che il...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 16481 del 5 luglio 2017
«In tema di prescrizione del diritto al risarcimento del danno derivante da reato, il più lungo termine previsto dall'art. 2947, comma 3, c.c. è applicabile, indistintamente, a tutti i possibili soggetti attivi della pretesa risarcitoria, e,...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 2477 del 1 febbraio 2018
«L'art. 2051 c.c., nell'affermare la responsabilità del custode della cosa per i danni da questa cagionati, individua un criterio di imputazione che prescinde da qualunque connotato di colpa operando sul piano oggettivo dell'accertamento del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5785 del 8 marzo 2017
«In tema di ricorso per cassazione, l’omesso esame di fatti rilevanti ai fini dell’applicazione delle norme regolatrici del processo (nella specie, il decorso del termine per la proposizione dell’opposizione ex art. 617 c.p.c.) non è riconducibile...»