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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9400 del 25 settembre 1997
«Poiché il protraentesi effetto interruttivo della prescrizione, previsto dall'art. 2945 secondo comma c.c., consegue anche ad una sentenza di rito, in quanto, anche se con essa è stata dichiarata la nullità del processo, il rapporto processuale si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2417 del 17 marzo 1999
«La prescrizione di un diritto non corre per tutta la durata del processo, necessaria per farlo valere, ma soltanto se questo è definito con sentenza, mentre, se si estingue, l'atto introduttivo ha soltanto efficacia interruttiva istantanea, e la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25126 del 13 dicembre 2010
«L'atto di riassunzione del processo, essendo un atto di impulso processuale destinato essenzialmente a riattivare il corso del processo, non ha l'autonoma e distinta efficacia interruttiva della prescrizione attribuita agli atti indicati nei primi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 872 del 17 gennaio 2008
«L'art. 2947 c.c. va interpretato nel senso che, qualora il fatto illecito generatore del danno sia considerato dalla legge come reato, se quest'ultimo si estingue per prescrizione, si estingue pure l'azione civile di risarcimento, data...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2729 del 22 dicembre 1994
«Invero, mentre il primo comma dell'art. 21 c.p.p. prescrive la rilevabilità, anche di ufficio, della incompetenza per materia in ogni stato e grado del processo, il terzo comma dello stesso articolo, assimilando il regime della incompetenza per...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7826 del 7 agosto 1997
«La valutazione della competenza territoriale deve essere svolta con riferimento al momento della proposizione della relativa eccezione e cioè al più tardi nella fase di cui all'art. 491 comma primo c.p.p., vale a dire subito dopo l'accertamento,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1003 del 11 giugno 1999
«Atteso che, come ripetutamente affermato dalla Corte costituzionale, l'udienza preliminare, per la sua natura essenzialmente processuale, non è pregiudicata, in termini di incompatibilità, dalla circostanza che a celebrarla sia lo stesso giudice...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1970 del 26 settembre 2000
«Ciò premesso, e considerato come, anche la nuova formulazione dell'art. 111 della Costituzione non abbia comportato la trasformazione della funzione meramente «processuale» cui assolve il giudice dell'udienza preliminare (funzione consistente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5300 del 1 dicembre 1995
«L'istituto della rimessione del processo, di cui all'art. 45 c.p.p., comportando una deroga al principio costituzionale del giudice naturale precostituito per legge (art. 25, comma 1 della Costituzione), giustificata dall'esigenza di salvaguardare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5723 del 29 novembre 1994
«Poiché la procedura relativa a richiesta di rimessione del processo si svolge a norma dell'art. 127 c.p.p., per la valida celebrazione dell'udienza camerale dinanzi alla Corte di cassazione è necessario che sia dato avviso della data di fissazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 13 luglio 1999
«Il potere di autenticazione del difensore concerne il mandato ad litem e gli altri atti equivalenti, che attengono al suo ruolo nel processo, ma non anche la procura speciale a costituirsi parte civile.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2123 del 3 marzo 1993
«Il partito di appartenenza viene così ad assumere non soltanto la veste di persona offesa dal reato ma anche di soggetto danneggiato, abilitato, quindi, a promuovere anche nell'ambito del processo penale le proprie ragioni e, quindi, ricostituirsi...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31320 del 16 luglio 2004
«Il trasferimento dell'azione civile comporta la revoca della costituzione di parte civile e l'estinzione del rapporto processuale civile nel processo penale e ciò impedisce al giudice penale di mantenere ferme le statuizioni civili relative ad un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3289 del 7 aprile 1994
«L'art. 75, primo comma, c.p.p., secondo cui l'esercizio della facoltà di trasferire nel processo penale l'azione civile proposta davanti al giudice civile a seguito della costituzione di parte civile, comporta rinuncia agli atti del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 46200 del 2 dicembre 2003
«Alla morte della persona costituitasi parte civile non conseguono gli effetti della revoca tacita, in quanto la costituzione resta valida ex tunc e gli eredi del defunto titolare del diritto possono intervenire nel processo senza effettuare una...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21284 del 15 maggio 2003
«La costituzione di parte civile, una volta validamente intervenuta in primo grado in virtù di procura speciale conferita ai sensi dell'art. 100 c.p.p., produce effetti in ogni stato e grado del processo, nel senso che il difensore della parte...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 460 del 31 marzo 1998
«Alla morte della persona costituita parte civile non conseguono gli effetti della revoca tacita giacché la costituzione resta valida ex tunc e gli eredi del defunto titolare del diritto possono intervenire nel processo senza effettuare una nuova...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 8650 del 23 settembre 1993
«...diverso da quelli indicati nel comma secondo dell'art. 100 c.p.p., sempre che sia riferita in modo certo al processo in relazione al quale la si allega e siano assicurate la sua certezza e tempestività. (V. art. 13 legge 16 dicembre 1999, n. 479).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9663 del 3 marzo 2003
«L'art. 77 c.p.p., che prevede la nomina di un curatore speciale se vi è conflitto di interessi tra il danneggiato e chi lo rappresenta, non è applicabile agli enti pubblici, per i quali il rapporto organico tra ufficio e persona fisica ad esso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9725 del 29 ottobre 1997
«Poiché l'esercizio dell'azione civile nel processo penale è regolato, per quanto non espressamente derogato, dai principi che disciplinano il processo civile, la perdita della capacità di una parte di stare in giudizio, per avere effetto, deve...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 12212 del 30 marzo 2005
«Detta normativa, infatti, detta soltanto un criterio di massima al quale l'organo delegante deve attenersi compatibilmente con le inderogabili esigenze di funzionamento dell'ufficio, senza che l'apprezzamento di tali esigenze possa assumere...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 13815 del 2 dicembre 1999
«Ed invero l'esperimento dell'azione civile nel processo penale si avvale della sua connessione necessaria con la fattispecie concreta descritta nell'imputazione, sicché la pretesa risarcitoria, al di fuori dei casi in cui sia legata anche a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6910 del 1 giugno 1999
«Ne consegue che l'impegno argomentativo necessario a giustificare l'esercizio dell'azione civile nel processo penale dipende dalla natura delle imputazioni e dal rapporto tra i fatti lamentati e la pretesa azionata sicché, allorquando detto...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8723 del 26 settembre 1996
«La consulenza tecnica d'ufficio, disposta in un giudizio civile non ancora definito con sentenza passata in giudicato, può essere acquisita nel processo penale ai sensi dell'art. 234 c.p.p., che regola l'assunzione della prova documentale; la...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5270 del 5 giugno 1997
«Posto che la costituzione di parte civile realizza la inserzione nel processo penale di un rapporto civilistico per il risarcimento del danno e per le restituzioni, di cui sono parti il danneggiato, da un lato, e l'imputato ed il responsabile...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 9301 del 26 ottobre 1996
«Qualora la persona offesa si costituisca parte civile nella prima udienza dibattimentale e il difensore dell'imputato sollevi questione concernente tale costituzione, ove il giudice, al termine della discussione sull'eccezione proposta, rilevi una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11925 del 13 marzo 2003
«In tale ipotesi, infatti, non può trovare applicazione il principio della inoppugnabilità delle ordinanze che escludono o ammettono la costituzione di parte civile e, nel caso della esclusione, anche della sentenza emessa all'esito del relativo...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9708 del 8 ottobre 1992
«...della legitimatio ad processum , egli può porre in discussione, nel corso ed anche negli ulteriori gradi del processo penale, la legitimatio ad causam , che è una delle condizioni per l'azione civile ancorché inserita nel processo penale.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7297 del 23 gennaio 1998
«In tema di costituzione di parte civile, se è vero che la revoca della costituzione medesima determina, senza necessità di apposita dichiarazione di esclusione, l'estinzione del rapporto processuale civile inserito nel processo penale con la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 12447 del 17 settembre 1990
«La revoca della costituzione di parte civile, determinando l'estinzione del rapporto processuale civile inserito nel processo penale, impedisce al giudice penale di mantenere ferme le statuizioni civili relative ad un rapporto processuale ormai...»