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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7787 del 1 ottobre 1983
«Fra tali ultimi atti che consistono in sofferenze morali vere e proprie debbono farsi rientrare anche i tentativi e le azioni dirette ad ottenere pratiche sessuali contro natura, sempre s'intende che essi atti non realizzino, per difetto di un...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 5329 del 19 maggio 1975
«...e volontà di sottoporre il soggetto passivo a sofferenze fisiche e morali in modo continuo e abituale, e non si identifica, quindi, con le violenze o minacce adoperate da parte dello stesso soggetto attivo per la realizzazione dei reati sessuali.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 17843 del 13 maggio 2005
«Il reato di violenza sessuale concorre con quello di maltrattamenti allorché la condotta di maltrattamenti sia del tutto autonoma rispetto a quella che ha caratterizzato i rapporti sessuali, non rilevando in proposito il vincolo della...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 984 del 20 gennaio 2004
«...la Corte ha ritenuto correttamente configurata la continuazione fra i delitti nel caso di ripetute violenze fisiche e morali adottate nei confronti anche della sorella minore che tentava di sottrarsi a non gradite pretese sessuali dell'imputato).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 15158 del 3 maggio 2006
«Le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza via web-chat, in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di determinati...»
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Corte costituzionale, ordinanza n. 295 del 17 luglio 2000
«...«atti sessuali», senza ulteriore descrizione o definizione, difetterebbe di determinatezza, non essendo rinvenibile nel linguaggio corrente e nella letteratura scientifica una nozione comunemente e univocamente accettata di atto sessuale.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 37251 del 1 ottobre 2008
«In tema di reati sessuali, rientra nella nozione di minaccia impiegata dall'art. 609 bis c.p. anche la prospettazione, da parte del soggetto agente, di esercitare un diritto quando essa sia finalizzata al conseguimento dell'ulteriore vantaggio di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 40443 del 12 dicembre 2006
«...svolgimento del lavoro, e sostando lungo il percorso, contro la volontà della stessa, in un luogo appartato, l'aveva percossa e trattenuta con la forza, compiendo sulla stessa atti sessuali consistiti in toccamenti e baci, mentre si masturbava).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16292 del 12 maggio 2006
«In tema di reati contro la libertà sessuale, nei rapporti di coppia di tipo coniugale non ha valore scriminante il fatto che la donna non si opponga palesemente ai rapporti sessuali e li subisca, quando è provato che l'autore, per le violenze e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 28505 del 3 luglio 2003
«Deve includersi nella nozione di atti sessuali il «palpeggiamento» delle natiche in quanto tale comportamento costituisce una effettiva e concreta intrusione nella sfera sessuale della vittima e, sebbene superficiale, integra una oggettiva...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 13 del 5 luglio 2000
«In tema di violenza sessuale, l'«abuso di autorità» di cui all'art. 609 bis, primo comma, c.p. presuppone nell'agente una posizione autoritativa di tipo formale e pubblicistico. (In applicazione di tale principio la Corte ha escluso la...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 860 del 27 gennaio 2000
«...fine di sottoporre i militari in servizio di leva alle sue dipendenze ad atti sessuali. (Nella specie la violenza si esercitava mediante svolgimento di temi e tests su argomenti e situazioni a sfondo sessuale, ritraendone le pose in fotografie).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 14085 del 26 marzo 2013
«In tema di reati sessuali, l'idoneità della violenza o della minaccia a coartare la volontà della vittima va esaminata non secondo criteri astratti e aprioristici, ma valorizzando in concreto ogni circostanza oggettiva e soggettiva, sicché essa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20578 del 1 giugno 2010
«Il reato di induzione a compiere o subire atti sessuali con l'inganno per essersi il reo sostituito ad altra persona (art. 609 bis, comma secondo, n. 2, c.p.) è integrato anche dalla falsa attribuzione di una qualifica professionale, rientrando...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38261 del 17 ottobre 2007
«...precisato che siffatte situazioni psichiche devono ritenersi idonee ad elidere comunque, in tutto o in parte, la capacità della vittima di esprimere un valido consenso, sì da impedirle di respingere efficacemente gli atti sessuali dell'agente).»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14141 del 5 aprile 2007
«...della sessualità altrui. È, pertanto, dovere del giudice espletare un'indagine adeguata per verificare se l'agente abbia avuto la consapevolezza non soltanto delle minorate condizioni del soggetto passivo ma anche di abusarne per fini sessuali.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12854 del 20 marzo 2003
«In tema di atti sessuali compiuti in danno di persona in condizioni di inferiorità psichica, la semplice mancanza di resistenza della parte offesa sia nella fase iniziale che durante lo svolgimento dell'atto, non preceduto o accompagnato da atti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32513 del 30 settembre 2002
«...di autorità (comma 1 della stessa norma), che da quella di atti sessuali compiuti con minori degli anni sedici ad opera dell'ascendente o di altri soggetti in rapporto qualificato con la persona offesa (comma 1 n. 2 dell'art. 609 quater c.p.).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 29618 del 25 luglio 2011
«...della "minore gravità". (Nella specie, gli atti sessuali, consistenti in leggeri toccamenti, erano di minima intrusività, e la vittima, quattordicenne, aveva intrapreso una relazione sessuale con l'imputato, liberamente accettata e voluta).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16146 del 17 aprile 2008
«In tema di reati sessuali, la circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 6 c.p. è compatibile con il reato di violenza sessuale, dovendo peraltro il risarcimento del danno intervenire, prima del giudizio, in misura integrale non essendo...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 22036 del 23 giugno 2006
«In tema di reati contro la libertà sessuale, la circostanza attenuante della minore gravità del fatto è riferibile anche alle condotte di violenza sessuale aggravate in conseguenza dell'età inferiore ai dieci anni della vittima, in quanto, seppure...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1040 del 6 febbraio 1997
«Il compimento di atti sessuali diversi dalla congiunzione carnale può avere anche connotazioni di gravità maggiore della congiunzione stessa e l'applicazione della circostanza attenuante speciale prevista da comma 3 dell'art. 609 bis deve avere...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10248 del 4 marzo 2014
«Ai fini della configurabilità del delitto di violenza sessuale, la rilevanza di tutti quegli atti che, in quanto non direttamente indirizzati a zone chiaramente definibili come erogene, possono essere rivolti al soggetto passivo, anche con...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 26369 del 6 luglio 2011
«Risponde del reato di violenza sessuale di gruppo il genitore che, pur non partecipando alla commissione di atti sessuali sul figlio minore, sia presente sul luogo del fatto ed agevoli concretamente l'abuso sessuale posto in essere da parte del...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 23988 del 15 giugno 2011
«...la condotta dell'indagata che si recava, a turno con altre donne, nella stanza della vittima, tentando di convincerla a consumare il matrimonio con il marito con cui quest'ultima si rifiutava di avere rapporti sessuali, come poi avvenuto).»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 33464 del 5 ottobre 2006
«In tema di reati sessuali, la condotta vietata dall'art. 609 bis c.p. comprende, oltre ad ogni forma di congiunzione carnale, qualsiasi atto che, risolvendosi in un contatto corporeo, ancorché fugace ed estemporaneo, tra soggetto attivo e soggetto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25464 del 8 giugno 2004
«Le prestazioni sessuali eseguite in videoconferenza in modo da consentire al fruitore delle stesse di interagire in via diretta ed immediata con chi esegue la prestazione, con la possibilità di richiedere il compimento di atti sessuali...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 66551 del 5 giugno 1998
«Devono includersi nella nuova nozione di atti sessuali tutti quelli indirizzati verso zone erogene, che siano idonei a compromettere la libera determinazione della sessualità del soggetto passivo. Ciò comporta la possibilità di ampliare l'ambito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 18847 del 22 aprile 2003
«...attivo e soggetto passivo, ma anche quando il soggetto attivo, al fine del soddisfacimento del proprio piacere sessuale, costringa due soggetti diversi, da considerare entrambi soggetti passivi, a “compiere o subire” atti sessuali solo tra loro.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 11958 del 24 marzo 2011
«La fattispecie criminosa di violenza sessuale è integrata, pur in assenza di un contatto fisico diretto con la vittima, quando gli "atti sessuali", quali definiti dall'art. 609 bis c.p., coinvolgano oggettivamente la corporeità sessuale della...»