-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3088 del 25 gennaio 2006
«Spetta al giudice delle indagini preliminari decidere sulla domanda di patteggiamento presentata dall'imputato, anche se ha già dato il via libera al giudizio immediato. Il ricorso a quest'ultimo rito alternativo non fa spostare la “pratica” al...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 627 del 4 giugno 1999
«In tema di patteggiamento le parti, sia quella privata che pubblica, una volta intervenuti l'accordo e la ratifica motivata, non possono più recedere dall'irretrattabile patteggiamento e non possono proporre questioni che trovano una preliminare...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 11209 del 22 marzo 2012
«In tema di patteggiamento, il consenso prestato alla richiesta di applicazione della pena è sempre revocabile qualora, dopo la stipulazione del patto e prima della pronuncia della sentenza, ex art. 444 cod. proc. pen., sia sopravvenuta una legge...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 115 del 9 febbraio 1998
«La richiesta di patteggiamento non è più revocabile una volta che su di essa sia stato espresso il consenso dell'altra parte. Infatti nessun recesso è più possibile quando le manifestazioni di volontà delle parti hanno determinato nel procedimento...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 38070 del 1 ottobre 2012
«In tema di patteggiamento, l'accordo tra l'imputato e il pubblico ministero costituisce un negozio giuridico processuale recettizio che, una volta pervenuto a conoscenza dell'altra parte e quando questa abbia dato il proprio consenso, diviene...»
-
Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 30505 del 6 agosto 2001
«Atteso il decisivo valore che, nel procedimento di applicazione della pena su richiesta, assume il verbale di udienza, in cui vengono consacrate le concordi volontà delle parti, deve ritenersi possibile, in caso di divergenza fra detto verbale ed...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3057 del 11 gennaio 2001
«In tema di applicazione della pena su richiesta, i termini dell'accordo tra imputato e pubblico ministero (il quale è pertinente esclusivamente agli aspetti penalistico-sanzionatori) non si estendono agli aspetti liquidatori delle spese sostenute...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6580 del 2 giugno 2000
«In tema di applicazione della pena su richiesta, qualora, in sede di legittimità, si rilevi che una clausola dell'accordo concluso tra le parti sia stata pattuita in violazione di legge, la sentenza pronunciata a norma dell'art. 444 c.p.p. non può...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8442 del 4 marzo 2005
«In tema di spese di costituzione e difesa di parte civile, deve ritenersi legittima, in caso di condanna dell'imputato, la liquidazione, in favore della parte civile, anche dell'onorario per l'atto di costituzione e per la procura, nonché per le...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, ordinanza n. 6755 del 22 febbraio 2005
«In tema di patteggiamento, la persona condannata per il reato di traffico di stupefacenti non ha un diritto automatico alla restituzione delle somme sequestrate atteso che egli, cedente della droga, è parte di un negozio contra legem e dunque non...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6521 del 11 febbraio 2003
«In sede di applicazione pena su richiesta delle parti il giudice, mentre ha l'obbligo di pronunciarsi sulla liquidazione delle spese di costituzione di parte civile, previa verifica generica delle condizioni di legittimazione della costituzione e...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11556 del 4 dicembre 1992
«Nel caso in cui sia stata dal giudice di merito erroneamente ritenuta corretta la determinazione della pena prospettata dalle parti ex art. 444 c.p.p., per non essere stato calcolato, nella misura ritenuta congrua, l'aumento per la continuazione,...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 20383 del 19 maggio 2001
«Nel caso in cui l'imputato abbia subordinato la richiesta di applicazione della pena alla concessione della sospensione condizionale, in presenza del consenso del P.M. il giudice è tenuto a pronunziarsi sulla concedibilità o meno del beneficio,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 13 novembre 2000
«In caso di connessione obiettiva tra reato e violazione non costituente reato, il giudice competente a conoscere del reato è anche competente a decidere sulla violazione non costituente reato e ad applicare la sanzione per essa stabilita dalla...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 20 del 3 dicembre 1999
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, che è decisione equiparata ad una sentenza di condanna, il giudice è tenuto a dichiarare, ai sensi del primo comma dell'art. 537 c.p.p., l'accertata falsità di atti o di...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2500 del 26 agosto 1999
«In tema di applicazione di pena su richiesta delle parti, rientra tra i compiti del giudice il controllo sulla corretta qualificazione giuridica del fatto e sulla applicazione e comparazione delle circostanze. La relativa valutazione è censurabile...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6548 del 21 gennaio 1998
«La richiesta di applicazione di pena e l'adesione alla pena proposta dall'altra parte esonerano l'accusa dall'onere della prova degli elementi addotti contro l'imputato, e comportano che la sentenza sia sufficientemente motivata con una succinta...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 47 del 8 gennaio 1998
«In tema di patteggiamento nel caso in cui il P.M. abbia prestato il proprio consenso limitatamente alla applicazione della pena per più reati unificati ex art. 81, tale consenso è incompatibile con l'ipotesi di proscioglimento in ordine ad uno dei...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4118 del 29 settembre 1999
«In tema di applicazione della pena su richiesta delle parti, se il giudice ha adeguatamente motivato in ordine alla insussistenza di ipotesi di proscioglimento ai sensi dell'art. 129 c.p.p., è inammissibile, in sede di legittimità, ogni...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2324 del 20 settembre 1999
«Il rifiuto di applicazione della pena concordata fra le parti da parte del giudice a motivo dell'incongruità della pena, di per sè legittimo, non può determinare automaticamente l'inammissibilità dell'opposizione e l'esecutività del decreto penale...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 641 del 29 marzo 1999
«In tema di patteggiamento il pubblico ministero che abbia prestato il proprio consenso all'applicazione della pena non può poi dolersi con impugnazione della successiva ratifica dei fatti da parte del giudice, nemmeno sotto il profilo del difetto...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3429 del 11 dicembre 1998
«La richiesta di applicazione di pena patteggiata costituisce un negozio giuridico processuale recettizio che, pervenuto a conoscenza dell'altra parte, non può essere modificato unilateralmente né revocato, e, una volta che il giudice abbia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3447 del 19 marzo 1998
«Il delitto di omissione di referto è reato di pericolo e non di danno e, per stabilire se il caso in merito al quale il sanitario ha prestato la sua opera possa presentare i caratteri di un reato perseguibile di ufficio, è necessario far ricorso...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4124 del 5 ottobre 1998
«La sospensione condizionale della pena può essere concessa, in forza del rapporto negoziale che legittima la sentenza di patteggiamento, soltanto se faccia parte integrante dell'accordo o se la questione relativa sia devoluta, esplicitamente e...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4121 del 5 ottobre 1998
«Il presupposto pattizio della sentenza emessa a richiesta delle parti esime il giudice dal motivare le statuizioni, positive o negative, non concordate. La sospensione condizionale della pena può essere concessa, infatti, soltanto se faccia parte...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3011 del 9 giugno 1995
«Poiché nella procedura di patteggiamento al giudice non è lasciata altra alternativa se non quella di accettare in toto o respingere l'accordo raggiunto fra le parti, ove tale accordo sia comprensivo della sospensione condizionale ed il giudice,...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6996 del 17 giugno 1992
«In caso di patteggiamento, se la parte, nel formulare la richiesta, ne subordina l'efficacia alla concessione della sospensione condizionale della pena, il giudice, anche quando sussista l'accordo tra le parti, resta comunque investito del...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3251 del 5 gennaio 2000
«Deve ritenersi viziata da violazione di legge ed illogicità manifesta la sentenza con la quale il Gip, applicando la pena su richiesta delle parti, dichiari compensate integralmente le spese nei confronti della parte civile, sul rilievo che,...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8670 del 23 agosto 1992
«Il dispositivo della sentenza emessa ai sensi dell'art. 448 c.p.p. deve contenere soltanto le statuizioni attinenti alla pena e l'enunciazione relativa alla richiesta delle parti, esclusa ogni altra indicazione inerente alle loro prospettazioni,...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40288 del 7 novembre 2011
«È ricorribile per cassazione la sentenza di patteggiamento nella parte relativa alla condanna alla rifusione delle spese di parte civile, in particolare per quanto attiene alla legalità della somma liquidata e alla esistenza di una corretta...»