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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 628 del 23 gennaio 1998
«La designazione del giudice di rinvio a seguito dell'annullamento della sentenza impugnata, attribuendo a quest'ultimo una competenza funzionale ratione materiae come tale inderogabile, non può essere modificata né dal giudice designato con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8600 del 11 aprile 2014
«Qualora il giudice d'appello non abbia rimesso le parti dinanzi al giudice di primo grado, omettendo di rilevare l'errore da questi compiuto nel dichiarare l'estinzione del giudizio, con la cassazione della sentenza di appello deve essere disposto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2925 del 7 aprile 1990
«Nel giudizio di appello disciplinato dal nuovo rito del lavoro e svoltosi in sede di rinvio, la mancanza, nella copia del decreto presidenziale, in calce a quella del ricorso in riassunzione, consegnata all'appellato in sede di notifica, delle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4948 del 1 agosto 1986
«Allorché la Corte di cassazione, rilevata la nullità assoluta ed insanabile della sentenza d'appello non sottoscritta da uno dei giudici e priva della menzione dell'impedimento del medesimo, abbia cassato detta pronuncia, rimettendo la causa allo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 690 del 28 gennaio 1984
«La cassazione della sentenza impugnata, ai sensi dell'art. 360 n. 4 c.p.c., per un error in procedendo — comportante una errata decisione limitata al rito oppure la nullità di uno o più atti del processo, e conseguentemente della sentenza che...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26832 del 14 dicembre 2006
«... Qualora il giudice d'appello, pur avendo rilevato il vizio di rito in cui sia incorso il primo giudice nel dichiarare estinto il giudizio, non gli abbia rimesso la causa, dichiarando esso stesso l'estinzione del giudizio, con la cassazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2016 del 8 febbraio 2001
«Il principio secondo cui, per il fatto che le decisioni della Corte di Cassazione non possono essere riformate, è inammissibile l'individuazione di un nuovo giudice in sostituzione di quello designato dalla precedente sentenza di annullamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 546 del 23 gennaio 1984
«Quando la Corte di cassazione annulla la sentenza impugnata per violazione delle norme sul litisconsorzio necessario sin dalla costituzione del rapporto processuale, rinviando la causa al giudice di primo grado a norma dell'art. 383, ultimo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17334 del 25 agosto 2005
«Nel caso in cui la materia del contendere su cui è stata pronunciata la sentenza di merito sia cessata, e la causa prosegua in cassazione solo in funzione della decisione da assumere in ordine alla ripartizione delle spese processuali, la Corte —...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14075 del 1 ottobre 2002
«Nel caso in cui la Corte di cassazione rilevi, nella sentenza resa dal giudice di merito (nella specie, che giudicava a seguito di annullamento con rinvio), il denunciato vizio di omessa pronunzia sul capo delle spese, non trovano applicazione né...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 309 del 16 gennaio 1996
«L'art. 385, comma 2, c.p.c., secondo cui la Corte di cassazione, se cassa la sentenza impugnata per violazione delle norme sulla competenza, provvede sulle spese di tutti i precedenti giudizi, si riferisce all'ipotesi più comune di accertata...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4 del 8 gennaio 1979
«La sentenza con la quale la Corte di cassazione, nel cassare senza rinvio la decisione impugnata, ometta di provvedere in ordine alle spese dei precedenti gradi di giudizio, non è viziata da un mero errore materiale, correggibile con la procedura...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2268 del 29 luglio 1942
«Per la disposizione dell'art. 385 cpv. I del nuovo codice di procedura civile quando la Corte Suprema cassa una sentenza per violazione delle norme sulla competenza, deve provvedere sulle spese anche dei precedenti giudizi, ma può rimettere la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7243 del 29 marzo 2006
«Il giudice del rinvio, al quale la causa sia rimessa dalla Corte di cassazione anche perché provveda sulle spese del giudizio di legittimità, è tenuto a provvedere sulle spese delle fasi di impugnazione, se rigetta l'appello, e sulle spese...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9690 del 18 giugno 2003
«Il giudice del giudizio di rinvio deve provvedere, anche d'ufficio, alla regolamentazione delle spese relative a tutte le fasi del giudizio di merito, secondo il principio della soccombenza da rapportare unitariamente all'esito finale della causa;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5987 del 23 aprile 2001
«In tema di spese processuali, la cassazione con rinvio anche di un solo capo di una sentenza d'appello si estende alla statuizione relativa alle spese processuali, con la conseguenza che il giudice di rinvio, se riforma la sentenza di primo grado,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4829 del 27 febbraio 2009
«Nel giudizio di cassazione configura un ipotesi di colpa grave tale da legittimare l'irrogazione, a carico del soccombente, dell'ulteriore somma di cui all'art. 385, quarto comma, cod. proc. civ., aggiunto dalla legge n. 40 del 2006, il caso del...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 2636 del 4 febbraio 2009
«In tema di spese giudiziali, configura ipotesi di colpa grave - tale da legittimare l'irrogazione, a carico del soccombente, dell'ulteriore somma di cui all'art. 385, quarto comma, cod. proc. civ., introdotto dalla d.lgs. n. 40 del 2006 - l'aver...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 24581 del 20 novembre 2006
«La pronuncia delle Sezioni unite dichiarativa della giurisdizione del giudice ordinario risolve implicitamente in senso positivo la questione dell'ammissibilità dell'intera impugnazione e della ricorribilità immediata per cassazione della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8057 del 14 giugno 2001
«L'art. 386 c.p.c. dispone che la decisione sulla giurisdizione è determinata dall'oggetto della domanda e, quando prosegue il giudizio, non pregiudica le questioni sulla pertinenza del diritto, pertanto la statuizione sulla giurisdizione non deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24100 del 10 novembre 2006
«Il potere di proporre impugnazione avverso la sentenza del giudice del lavoro non sorge in conseguenza della semplice lettura del dispositivo in udienza (salva l'eccezionale ipotesi prevista dall'art. 433, secondo comma, c.p.c.), ma postula che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18236 del 22 agosto 2006
«Anche se non è scaduto il termine fissato dalla legge per impugnare, la declaratoria di estinzione del giudizio di cassazione emessa, a norma degli artt. 291, ultimo comma, e 307, terzo comma, c.p.c., per inosservanza del termine di rinnovazione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17411 del 30 agosto 2004
«In tema di giudizio di cassazione, non si verifica consumazione del diritto di impugnazione, ai sensi dell'art. 387 c.p.c., qualora, dopo un primo ricorso non depositato nel termine di cui all'art. 369 del codice medesimo, venga proposto un...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13817 del 23 settembre 2002
«In tema di pluralità di ricorsi per cassazione successivamente proposti avverso la stessa decisione, il principio secondo il quale la proposizione di un primo atto inidoneo a dar vita ad un valido ricorso (per mancanza di alcuno degli elementi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5053 del 3 marzo 2009
«Nel caso in cui una sentenza sia stata impugnata con due successivi ricorsi per cassazione, è ammissibile la proposizione del secondo in sostituzione del primo, purché l'improcedibilità o l'inammissibilità di quest'ultimo non sia stata ancora...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1441 del 17 febbraio 1997
«Il principio per cui la consumazione del diritto di impugnazione che determina l'improponibilità del ricorso per Cassazione si verifica soltanto se interviene una declaratoria di inammissibilità o di improcedibilità del precedente ricorso (art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3713 del 20 giugno 1985
«La riproposizione del ricorso inammissibile od improcedibile, consentita fino a che non sia intervenuta pronuncia giudiziale di inammissibilità od improcedibilità, è soggetta, in difetto di notificazione della sentenza, al termine breve decorrente...»
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Cassazione civile, sentenza n. 985 del 12 maggio 1967
«L'impugnazione immediata di sentenza non definitiva, proposta dopo la riserva di gravame, costituisce prematuro esercizio del potere d'impugnazione, ma non lo consuma, onde, dopo la pronuncia della sentenza definitiva, non è preclusa...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5391 del 5 marzo 2013
«L'azione proposta a norma dell'art. 389 c.p.c. prescinde da ogni valutazione soggettiva circa il contegno dell'"accipiens", sicché, per il semplice fatto che una sentenza esecutiva sia stata riformata all'esito del giudizio di cassazione, colui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21699 del 20 ottobre 2011
«L'azione di restituzione e riduzione in pristino, che venga proposta, a norma dell'art. 389 c.p.c., dalla parte vittoriosa nel giudizio di cassazione, in relazione alle prestazioni eseguite in base alla sentenza d'appello poi annullata, non è...»