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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 17631 del 20 novembre 2003
«La domanda di revocazione della sentenza della Corte di cassazione per errore di fatto, da proporre, in base al disposto dell'art. 391 bis c.p.c., con ricorso ai sensi degli articoli 365 e seguenti, deve contenere, a pena di inammissibilità,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18905 del 10 dicembre 2003
«Contro la sentenza del tribunale dichiarativa dell'improponibilità di una domanda di revocazione ex art. 395 c.p.c. proposta contro una sentenza dichiarativa di fallimento possono essere esperiti soltanto i mezzi di impugnazione indicati dall'art....»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3554 del 11 marzo 2003
«Al giudizio di revocazione – che si instaura dinanzi allo stesso giudice che ha pronunciato la sentenza revocando – sono applicabili le norme stabilite per il procedimento dinanzi a quel giudice, con la conseguenza che, richiesta (come nella...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4384 del 25 marzo 2003
«Nel procedimento di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, stante l'applicabilità dell'art. 369 c.p.c., opera la sanzione processuale della improcedibilità nel caso di mancato deposito, nel termine ivi stabilito, insieme con il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5105 del 2 aprile 2003
«Il giudicato essendo destinato a fissare la “regola” del caso concreto, partecipa della natura dei comandi giuridici e, conseguentemente, la sua interpretazione non si esaurisce in un giudizio di fatto, ma deve essere assimilata, per la sua...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 657 del 17 gennaio 2003
«La revocazione per errore di fatto va tenuta distinta dalla procedura di correzione degli errori materiali, pure prevista dall'art. 391 bis, c.p.c., per le sentenze pronunciate dalla Corte di cassazione, in ragione della loro diversa natura....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6586 del 26 aprile 2003
«Nel rito del lavoro, l'invocazione a sostegno della domanda di una regolamentazione di fonte pattizia non dedotta nell'atto introduttivo costituisce mutamento della causa petendi e implica una modifica della domanda possibile solo in primo grado e...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 9070 del 6 giugno 2003
«La contestazione sulla deferibilità di una controversia al giudizio degli arbitri, basata sull'assunto della sua devoluzione alla cognizione del giudice amministrativo, non può essere sollevata, in sede di legittimità, in un momento successivo...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13650 del 22 luglio 2004
«La decisività del documento, ai fini della proponibilità della domanda di revocazione a norma dell'art. 395, n. 3, c.p.c., postula che esso sia idoneo, mediante la prova diretta dei fatti di causa, a provocare una statuizione diversa, evidenziando...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13763 del 22 luglio 2004
«Per la partecipazione informata dei condomini ad un'assemblea condominiale al fine della conseguente validità della delibera adottata ( artt. 1139 e 1105, terzo comma, c.c. ), è sufficiente che nell'avviso di convocazione della medesima gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14669 del 30 luglio 2004
«La revocazione per errore di fatto può essere proposta solo entro l'anno dalla pubblicazione della sentenza revocanda, come previsto dall'art. 327, comma primo, c.p.c., salvo che nell'ipotesi eccezionale di sentenza pronunciata nei confronti della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15118 del 5 agosto 2004
«Non è mai ipotizzabile un conflitto di giudicati tra sentenze pronunciate in diverse fasi dello stesso processo, atteso che al giudice dell'impugnazione spetta l'interpretazione dell'atto impugnato e dell'atto di impugnazione al fine di deliberare...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19833 del 4 ottobre 2004
«La dichiarazione di cessazione della materia del contendere nel corso del giudizio di revocazione postula l'ammissibilità del ricorso e la valida instaurazione del giudizio, pertanto, qualora il giudice adito in revocazione ritenga che non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21870 del 18 novembre 2004
«Il travisamento dei fatti non può costituire motivo di ricorso per cassazione poiché, risolvendosi nell'inesatta percezione, da parte del giudice, di circostanze presupposte come sicura base del suo ragionamento, in contrasto con quanto risulta...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 24170 del 30 dicembre 2004
«La revocazione della sentenza (o dell'ordinanza) di cassazione è consentita per vizi del procedimento di cui non si sia tenuto conto per un errore percettivo riguardante anche l'esame degli atti dello stesso processo di cassazione: è pertanto...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5475 del 18 marzo 2004
«Il mancato esame di documenti che il giudice motivi con l'affermazione che non risultino inclusi tra gli atti del processo non può che essere prospettato come errore di fatto nel quale il giudice sarebbe incorso per una mera svista materiale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8326 del 3 maggio 2004
«L'attività di specificazione o di interpretazione di una sentenza di cassazione non può essere oggetto né del procedimento di correzione di errore materiale, né di quello di revocazione a norma dell'art. 391 bis c.p.c. Ne consegue che, sotto...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13181 del 28 maggio 2005
«La disciplina risultante dal combinato disposto degli artt. 391 e 395 bis e 395, numero 4), c.p.c. - nella parte in cui non prevede come causa di revocazione l'errore di giudizio o di valutazione - non viola l'art. 111 Cost. atteso che questo non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1427 del 25 gennaio 2005
«L'apprezzamento del giudice del merito, che abbia ritenuto pacifica e non contestata una circostanza di causa, quando sia fondato sulla mera assunzione acritica di un fatto, può configurare travisamento del fatto denunciabile soltanto con istanza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 14821 del 14 luglio 2005
«In tema di revocazione fondata sulla sopravvenuta conoscenza della dichiarazione della falsità della prova sulla base della quale è stata pronunciata la sentenza revocanda, la parte istante non può limitarsi ad affermare di essere venuta a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1823 del 28 gennaio 2005
«Nei confronti dell'errore di fatto in cui il giudice sia incorso per una mera svista materiale nella lettura o nella trascrizione di una data risultante incontrovertibilmente dagli atti di causa, l'unico rimedio esperibile è la revocazione, ai...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18446 del 17 settembre 2005
«Mentre l'affermazione del giudice di merito circa l'esistenza di un fatto notorio può essere censurata in sede di legittimità con il ricorso per cassazione allorquando sia stata posta a base della decisione in forza di una inesatta nozione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21830 del 10 novembre 2005
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, non costituisce errore di fatto, denunziabile ai sensi degli artt. 391 bis e 395 n. 4 c.p.c., la mancata cassazione della sentenza di merito per ragioni non dedotte tra i motivi di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22902 del 11 novembre 2005
«Il nuovo testo dell'ultimo comma dell'art. 398 c.p.c., come sostituito dall'art. 68, legge n. 353 del 1990 ha escluso che la proposizione della revocazione possa automaticamente sospendere il termine per proporre il ricorso per cassazione o il...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26261 del 2 dicembre 2005
«Anche al ricorso per revocazione proposto avverso una sentenza della Corte di cassazione si applica l'art. 327 c.p.c. nel suo complesso, per cui la parte ricorrente non decade dalla facoltà di proporre tardivamente l'impugnazione, in applicazione...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 6198 del 22 marzo 2005
«In tema di revocazione delle sentenze della Corte di cassazione, il ricorso, ai sensi dell'art. 391 bis, primo comma, c.p.c. – che richiama i precedenti articoli 365 e seguenti del codice medesimo —, deve essere sottoscritto da un difensore munito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 733 del 17 gennaio 2005
«La revocazione delle sentenze del Consiglio di Stato, prevista dall'art. 36 della legge 6 dicembre 1971, n. 1034, deve essere proposta davanti al medesimo organo giurisdizionale, in base al principio, posto dall'art. 398, primo comma, c.p.c., ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7647 del 13 aprile 2005
«In tema di impugnazioni civili, mentre l'errore del giudice che si estrinseca nell'erronea manifestazione della volontà – di tipo ostativo – è rimediabile in sede di correzione, l'errore vizio rileva o come errore di valutazione (o vizio logico),...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 8639 del 26 aprile 2005
«In tema di revocazione delle sentenze per errore di fatto, prevista dall'art. 395, n. 4, c.p.c., l'erronea supposizione della soccombenza di una delle parti in una pregressa fase del giudizio non può dar luogo a revocazione, atteso che la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1196 del 20 gennaio 2006
«La notificazione della citazione per la revocazione di una sentenza di appello equivale (sia per la parte notificante che per la parte destinataria) alla notificazione della sentenza stessa ai fini della decorrenza del termine breve per proporre...»