-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8658 del 8 ottobre 1985
«...attività positivamente diretta alla liberazione dell'ostaggio. È necessario, cioè, che il comportamento del detto concorrente sia oggettivamente rilevante e soggettivamente volontario, pur se non spontaneo, e non determinato da fattori esterni.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9814 del 24 settembre 1986
«...attività positivamente diretta alla liberazione dell'ostaggio. È necessario, cioè, che il comportamento del detto concorrente sia oggettivamente rilevante e soggettivamente volontario, pur se non spontaneo, e non determinato da fattori esterni.»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4554 del 14 aprile 1987
«Di conseguenza non è sufficiente che l'azione delittuosa venga attuata nell'aspettativa che possano essere evitati pericoli che non abbiano i suddetti connotati e che siano invece meramente eventuali e futuri, possibili o anche probabili, al...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4996 del 22 aprile 1988
«Il delitto di violenza privata è di natura sussidiaria nel senso che esso è ravvisabile ogni qual volta non si configuri, per quel determinato fatto, una diversa qualificazione giuridica e si consuma quando l'altrui volontà sia costretta a fare o...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3042 del 3 marzo 1990
«Per ciò, con riguardo ai criteri indicati nell'art. 133 c.p., ha attribuito al giudice, nella concretezza del fatto - reato, la facoltà di cogliere nei motivi che lo hanno determinato, nelle circostanze che lo hanno accompagnato, nel danno...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10376 del 29 ottobre 1992
«Benché il giudice di merito nell'esercizio del suo potere discrezionale concernente la concessione o il diniego delle attenuanti generiche possa attingere a qualsiasi elemento di valutazione ancorché non esplicitamente contemplato nell'art. 133...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2850 del 16 marzo 1992
«...erano stati impediti ad agire liberamente allontanandosi dal mezzo di cui avevano perso la disponibilità, ma erano stati costretti sotto la minaccia delle armi a tenere un ben determinato comportamento con palese coartazione della loro volontà).»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6928 del 11 giugno 1992
«...che disciplinano l'esercizio di una determinata professione o di un determinato mestiere rumoroso, la produzione di rumori per la necessità di tale professione o mestiere non è punibile, pur se ne derivi disturbo alla quiete pubblica.»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5333 del 26 maggio 1993
«...definitiva; non, quindi — ove intervengano statuizioni innovative dell'accusa genetica, rilevanti ai fini del tempo necessario al maturarsi della prescrizione — con riguardo al fatto storico che ha determinato la formulazione dell'imputazione.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3823 del 31 marzo 1994
«...accertare che gli schiamazzi e i rumori, in quanto travalicanti, per la loro entità oggettiva, i limiti della normale tollerabilità, siano potenzialmente idonei a disturbare il riposo e le occupazioni di un numero indeterminato di persone.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4111 del 16 novembre 1995
«...giacché, in tal caso, non è in discussione la competenza per materia e per territorio di un determinato organo giudicante, ma si fa solo una questione di ripartizione interna degli affari giudiziari, da risolversi sulla base dei criteri tabellari.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5027 del 15 novembre 1995
«...ad una normale diminuzione di pena (nei limiti fissati dall'art. 65 c.p.) per il fatto oggettivo della liberazione dell'ostaggio senza il pagamento del riscatto indipendentemente dall'adozione di un determinato comportamento da parte del reo.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5714 del 7 giugno 1996
«Per la configurabilità della contravvenzione di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone (art. 659 c.p.) è necessario che i rumori, gli schiamazzi e le altre fonti sonore indicate nella norma superino la normale tollerabilità ed...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3241 del 13 marzo 1998
«Per la configurabilità del delitto di cui all'art. 270 bis c.p. è irrilevante la durata della operatività dell'associazione e la limitazione della sua attività ad un determinato ambito territoriale, trattandosi di reato di pericolo che postula...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 13281 del 17 novembre 1999
«In tema di cognizione del giudice di appello, nella locuzione «punti della decisione ai quali si riferiscono i motivi preposti» di cui all'art. 597 primo comma, c.p.p. debbono ricomprendersi non solo i «punti della decisione» in senso stretto, e...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4820 del 16 aprile 1999
«Qualora, invece, le vibrazioni sonore non siano causate dall'esercizio della attività lavorativa, ricorre l'ipotesi di cui al primo comma dell'art. 659 c.p., per la quale occorre che i rumori superino la normale tollerabilità ed investano un...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 9132 del 16 luglio 1999
«Deve infatti risultare certo che il soggetto passivo si stia spostando dalla sua abituale dimora per recarsi in luogo predeterminato e che il suo trattenersi all'interno di una struttura solitamente destinata ad accogliere viaggiatori non sia...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 13048 del 15 dicembre 2000
«...se il comportamento degli imputati, ancorché deviato, risultasse in ogni caso inquadrabile nel meccanismo delle attività complessive dell'ente e delle correlative finalità, o, viceversa, avesse determinato una completa responsabilità per la P.A.).»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35641 del 17 settembre 2003
«...soggetto che avrebbe dovuto fin dall'inizio essere sentito in qualità di imputato o persona soggetta alle indagini, opera solo nei casi in cui a carico di costui sussistano indizi in ordine alla sua responsabilità penale per un determinato fatto.»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16574 del 3 maggio 2005
«Al fine di non allargare eccessivamente il campo della non imputabilità, deve trattarsi di un disturbo idoneo a determinare (e che abbia, in effetti, determinato) una situazione di assetto psichico incontrollabile ed ingestibile (totalmente o in...»
-
Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 9163 del 8 marzo 2005
«...intendere o di volere, escludendola o scemandola grandemente, e a condizione che sussista un nesso eziologico con la specifica condotta criminosa, per effetto del quale il fatto di reato sia ritenuto causalmente determinato dal disturbo mentale.»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 29581 del 4 settembre 2006
«Sono estranee all'ambito delle dichiarazioni indizianti ed al relativo regime di inutilizzabilità le dichiarazioni rese da persona sentita come testimone, che realizzino esse stesse il fatto tipico di un determinato reato. (Nella specie l'imputato...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32462 del 25 luglio 2013
«Ai fini della sussistenza della responsabilità civile dell'imprenditore per fatto illecito commesso dal dipendente, non è necessaria l'esistenza di uno stabile rapporto di lavoro subordinato essendo sufficiente che l'autore del fatto illecito sia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 18099 del 29 aprile 2015
«...delle circostanze di fatto considerate in sede di valutazione equitativa e del percorso logico posto a base della decisione, senza che sia necessario indicare analiticamente i calcoli in base ai quali ha determinato il quantum del risarcimento.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 8351 del 25 febbraio 2015
«...di persone, essendo sufficiente l'idoneità del fatto a disturbare un numero indeterminato di individui. (Fattispecie in cui la Corte ha ritenuto penalmente rilevante l'insistente abbaiare di un cane per una notte intera, sebbene ad intervalli).»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 52378 del 12 dicembre 2016
«I reati di concussione e di corruzione differiscono tra loro sia per l'elemento della condotta, in quanto nella concussione l'agente deve avere determinato nel soggetto passivo uno stato di paura o di timore atto ad eliderne o viziarne la volontà,...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 3554 del 13 giugno 2001
«...a tempo indeterminato del procedimento, con lesione attuale dell'interesse pretensivo del privato e conseguente applicabilità dei principi, pacificamente riconosciuti dalla giurisprudenza in materia di impugnazione degli atti soprassessori»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 5928 del 1 dicembre 2014
«Nel caso in cui il legale rappresentante di una società partecipante ad una procedura ad evidenza pubblica abbia allegato un modello di autocertificazione, formato ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, nel quale, nel fornire le indicazioni...»
-
Consiglio di Stato, Sez. VI, sentenza n. 986 del 16 febbraio 2011
«Sono impugnabili, da parte di terzi, i c.d. provvedimenti negativi con cui un soggetto pubblico titolare di poteri di controllo e sanzionatoti dispone l'archiviazione di un determinato procedimento sanzionatorio avviato su impulso di parte o...»
-
Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2584 del 22 maggio 2015
«...senza che possa invocarsi la sanatoria processuale di cui all'art. 21-octies L. n. 241/1990, non essendo possibile stabilire se la violazione procedimentale abbia o meno determinato una lesione in concreto degli interessi dei singoli concorrenti.»