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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 149 del 17 febbraio 2000
«In tema di termini massimi della custodia cautelare in caso di regressione del procedimento, anche dopo la sentenza (interpretativa di rigetto) n. 292 del 1998 della Corte costituzionale, non è consentito il cumulo di fasi disomogenee al fine del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4581 del 30 maggio 1997
«La disposizione di cui al secondo comma dell'art. 303 c.p.p., secondo la quale nei casi in cui il procedimento regredisca ad una fase o a un grado di giudizio diversi i termini della custodia cautelare decorrono ex novo, pur avendo riguardo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5057 del 14 gennaio 1997
«A seguito dello spostamento di sede del procedimento per dichiarazione di incompetenza, ricorre un'ipotesi di cui all'art. 303 secondo comma c.p.p., per regresso alla fase d'indagine. Ciò implica una nuova decorrenza dei termini di fase, o a...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2284 del 18 luglio 1995
«L'avvenuta scadenza del termine massimo di custodia cautelare non è deducibile davanti al giudice del riesame, la cui cognizione è limitata alla valutazione della sussistenza delle condizioni di legittimità e di merito per l'emissione del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3167 del 15 dicembre 1998
«Lo spostamento di sede del procedimento per dichiarazione di incompetenza comporta una nuova decorrenza dei termini di fase della custodia cautelare, in quanto si verte, pur sempre, in ipotesi di «rinvio ad altro giudice», comunque idoneo, ex art....»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4306 del 1 dicembre 1994
«Nel caso di rinvio degli atti da parte del giudice di primo grado, dichiaratosi incompetente, ad altra autorità, i termini massimi della misura cautelare applicata iniziano a decorrere dalla data della sentenza di incompetenza e non già da quella...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4608 del 4 maggio 1996
«Ove con il decreto che dispone il giudizio, o in virtù della decisione di primo grado, venga a determinarsi, per un mutamento della gravità delle imputazioni, lo spostamento del detenuto da uno stato per il quale è previsto un termine di custodia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1713 del 8 aprile 1998
«La decorrenza ex novo dei termini di fase della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 303, comma 2, c.p.p., ha luogo anche nel caso in cui, insorto conflitto negativo di competenza fra il giudice che aveva disposto la misura e altro giudice, la...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4602 del 6 dicembre 1996
«In tema di termini massimi di durata della custodia cautelare, in caso di dichiarazione di incompetenza territoriale, trova applicazione il secondo comma dell'art. 302 c.p.p. e perciò i termini di custodia cautelare ricominciano a decorrere dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2589 del 4 luglio 1998
«Il tribunale del riesame è competente a conoscere, oltre alle questioni di legittimità e di merito dell'ordinanza cautelare, anche le cause sopravvenute di inefficacia dell'ordinanza medesima, in quanto sussiste l'esigenza di un'immediata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1807 del 27 marzo 1997
«Le cause che determinano l'inefficacia della custodia cautelare (nella specie per asserita inosservanza del termine perentorio fissato dall'art. 309, comma quinto, c.p.p.), poiché non agiscono sul piano dell'intrinseca legittimità dell'ordinanza...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16254 del 25 settembre 2012
«La diligenza esigibile dal professionista o dall'imprenditore, nell'adempimento delle obbligazioni assunte nell'esercizio delle loro attività, è una diligenza speciale e rafforzata, di contenuto tanto maggiore quanto più sia specialistica e...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 6882 del 7 maggio 2012
«Il principio secondo cui, nelle cause relative a rapporti di obbligazione aventi ad oggetto somme di denaro dovute da pubbliche amministrazioni, anche diverse da quelle dello Stato ed anche a titolo di interessi per ritardato pagamento, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3501 del 13 febbraio 2013
«In tema di società per azioni, quando il singolo amministratore ponga in essere, in mancanza di una delibera del consiglio di amministrazione, un atto con il terzo che rientri, invece, nella competenza di tale organo, l'incidenza del conflitto di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19105 del 6 novembre 2012
«In tema di diffida ad adempiere, ai sensi dell'art. 1454, secondo comma, c.c., il termine assegnato al debitore, cui è strumentalmente collegata la risoluzione di diritto del contratto, può essere anche inferiore a quindici giorni, non ponendo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 19920 del 14 novembre 2012
«La disposizione del terzo comma dell'art. 1498 c.c., a norma della quale il pagamento della merce compravenduta, quando non deve essere contestuale alla consegna, va eseguito al domicilio del venditore, è operante anche ai fini della competenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9370 del 17 aprile 2013
«L'azione di responsabilità per rovina e difetti di cose immobili, prevista dall'art. 1669 c.c., può essere esercitata anche dall'acquirente nei confronti del venditore che risulti fornito della competenza tecnica per dare direttamente, o tramite...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9741 del 22 aprile 2013
«Ai fini della liquidazione del compenso per le attività professionali non protette svolte dal mandatario non professionista, l'art. 1709 cod. civ. non impone che il compenso sia determinato nella stessa misura prevista, dalle tariffe...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 4 gennaio 1993
«La giurisdizione del giudice ordinario (con la competenza del giudice del lavoro) in ordine alla controversia relativa all'indennità premio di servizio corrisposta dall'Inadel ai dipendenti degli enti locali, che ha carattere previdenziale, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 922 del 7 giugno 1999
«In tema di presentazione della richiesta di riesame, la previsione dell'art. 582, comma secondo, c.p.p. (applicabile in forza del rinvio operato dall'art. 309, comma quarto, c.p.p.), va interpretata nel senso che l'atto può essere validamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11278 del 23 ottobre 1991
«Con riguardo alla sentenza del tribunale che rigetti l'opposizione alla dichiarazione di fallimento, previa affermazione della competenza, il ricorso per regolamento (facoltativo) di competenza deve essere proposto prima del decorso del termine...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 40072 del 9 novembre 2001
«Nel procedimento di riesame non possono essere dedotte cause di estinzione della misura cautelare estranee al procedimento medesimo, la competenza a dichiarare le quali appartiene al giudice del procedimento principale. (In applicazione di tale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1736 del 24 giugno 1992
«L'art. 309, comma nono, c.p.p., in deroga al principio generale dell'effetto devolutivo delle impugnazioni, prevede che il tribunale del riesame, se non deve dichiarare l'inammissibilità della richiesta, annulla, riforma o conferma l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5104 del 4 novembre 1996
«Le norme che disciplinano la competenza territoriale trovano applicazione nel procedimento, in mancanza di diversa previsione transitoria, secondo il principio del tempus regit actum, ma non determinano lo spostamento della competenza che si sia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 583 del 11 marzo 1994
«La competenza attribuita al cosiddetto «Tribunale della libertà» in tema di appello o riesame di provvedimenti in materia di misure cautelari personali o dispositivi di misure coercitive è di ordine funzionale ed è esclusiva, essendo, tra l'altro,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5333 del 9 febbraio 1994
«La competenza attribuita dagli artt. 309 e 310 c.p.p. al tribunale del capoluogo di provincia (cosiddetto Tribunale della libertà) in materia di misure coercitive personali ha carattere generale e sussiste in ordine ai provvedimenti adottati nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 678 del 16 marzo 1992
«Non è consentita alcuna dilazione del termine perentorio stabilito dall'art. 309 comma 9 c.p.p. per la decisione del tribunale al di fuori dei casi tassativamente indicati nell'art. 101 delle norme di attuazione che, costituendo eccezione alla...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 19 gennaio 1999
«In tema di misure cautelari reali, il controllo del giudice del riesame non può investire la concreta fondatezza dell'accusa, ma deve esser limitato alla verifica dell'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1086 del 25 giugno 1993
«Al fine dell'individuazione del giudice per le indagini preliminari territorialmente competente ai sensi dell'art. 328, primo comma bis, c.p.p., il criterio per stabilire quando e come si debba ritenere che un delitto sia stato commesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 35214 del 21 settembre 2007
«In tema di impugnazione del P.M., la legittimazione a impugnare ai sensi dell'art. 310 c.p.p. il provvedimento con il quale il Gip ha negato, in sede di udienza di convalida dell'arresto, l'applicazione della misura cautelare spetta al pubblico...»