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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10188 del 3 agosto 2000
«L'azione di risoluzione del contratto di compravendita per vizi che rendono la cosa venduta inidonea all'uso si fonda sul disposto degli artt. 1490, 1492 e 1495 c.c., e soggiace ai termini di decadenza e di prescrizione di cui all'art. 1495 dello...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 6234 del 11 febbraio 2000
«L'ordinanza di custodia cautelare del giudice per le indagini preliminari che, per quanto concerne l'esposizione degli indici di colpevolezza, recepisca integralmente la richiesta del pubblico ministero, non può ritenersi mancante di motivazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4085 del 9 luglio 1982
«L'azione proposta dal compratore di un immobile che non possa godere di esso per l'inagibilità dell'impianto di riscaldamento stante il mancato collaudo da parte dei vigili del fuoco, non è soggetta ai termini di decadenza e di prescrizione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12130 del 14 maggio 2008
«La denuncia dei vizi della cosa venduta effettuata al rappresentante del venditore, il quale abbia stipulato la compravendita in nome e per conto dell'alienante, è valida solo nella ipotesi in cui risulti la permanenza dei suoi poteri...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 328 del 15 gennaio 1991
«In tema di garanzia per vizi della cosa venduta, la denuncia dei vizi medesimi da parte del compratore, ai sensi ed agli effetti dell'art. 1495 c.c., può essere fatta, in difetto di diversa previsione, con qualunque mezzo idoneo, e, quindi, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3907 del 16 giugno 1981
«Seppure la denuncia dei vizi della cosa acquistata deve essere comunicata al venditore da parte dell'acquirente o da un suo incaricato, essa non deve rivestire forma o contenuto particolari, con la conseguenza che realizza tale finalità...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4018 del 18 febbraio 2011
«Nel contratto di compravendita, l'onere di denunzia dei vizi della cosa venduta previsto dall'art. 1495 c.c. - applicabile anche al caso di mancanza di qualità - implica, a carico del compratore, un onere di verifica del bene il quale presuppone,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11452 del 30 agosto 2000
«Il termine per la denunzia dei vizi della cosa venduta, decorre dal ricevimento del bene soltanto per i vizi apparenti, mentre per i vizi non rilevabili attraverso un rapido e sommario esame della cosa, il termine decorre dal momento della loro...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4657 del 8 maggio 1998
«Ai fini della risoluzione di un contratto di compravendita per mancanza di qualità promesse, non è necessario accertare se esse fossero o meno essenziali per l'uso tipico o normale a cui la cosa è destinata, perché la volontà delle parti, nel...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7541 del 8 luglio 1995
«Il termine di decadenza previsto dall'art. 1495 c.c., per l'azione di garanzia dei vizi della cosa venduta decorre dalla effettiva scoperta dei vizi, che si ha quando il compratore ne abbia acquistato certezza obiettiva e completa (e non dalla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1458 del 14 febbraio 1994
«Il termine di decadenza per la denunzia dei vizi della cosa venduta ai sensi dell'art. 1495 c.c., pur dovendo essere riferito alla semplice manifestazione del vizio e non già alla sua individuazione causale, decorre tuttavia solo dal momento in...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 13294 del 21 giugno 2005
«In tema di compravendita l'impegno del venditore di eliminare i vizi che rendano la cosa inidonea all'uso cui è destinata (ovvero ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore economico) di per sé non dà vita a una nuova obbligazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4968 del 11 marzo 2004
«A differenza del riconoscimento da parte del venditore della propria responsabilità in ordine al vizio o alla mancanza di qualità della cosa, il semplice riconoscimento che lo stesso venditore faccia del vizio o del difetto di qualità, rende...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4893 del 1 aprile 2003
«In tema di vizi della cosa nella compravendita (come nel contratto di opera o di appalto) ed al fine d'integrare l'ipotesi del riconoscimento ex art. 1495, secondo comma, c.c., ad opera del venditore (o prestatore) — che esonera la controparte...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15758 del 13 dicembre 2001
«Il riconoscimento, da parte del venditore, dei vizi della cosa alienata, che può avvenire anche per facta concludentia quali l'esecuzione di riparazioni o la sostituzione di parti della cosa medesima ovvero la predisposizione di un'attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5597 del 17 aprile 2001
«Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta da parte del venditore — che, ex art. 1495, secondo comma, c.c. esonera l'acquirente dall'onere della tempestiva denuncia ed impedisce la decadenza dello stesso dalla garanzia pur in difetto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6089 del 12 maggio 2000
«Il riconoscimento da parte del venditore del vizio della cosa venduta — che ai sensi del secondo comma dell'art. 1495 c.c. esonera il compratore dall'onere della denuncia prevista dal primo comma della stessa disposizione — si ha anche quando il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6641 del 12 giugno 1991
«Il riconoscimento dei vizi della cosa venduta — che a norma dell'art. 1495 c.c. esclude la necessità della loro denunzia da parte dell'acquirente — può avvenire anche tacitamente e cioè mediante il compimento di atti incompatibili con l'intenzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2797 del 6 febbraio 2008
«Nel contratto di vendita, il termine annuale di prescrizione per l'esercizio dell'azione redibitoria e dell'azione risarcitoria conseguente all'inadempimento, decorre dalla data della consegna e non può farsi coincidere con la data di stipula del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8169 del 22 luglio 1991
«L'azione del compratore contro il venditore per far valere la garanzia a norma dell'art. 1495 c.c. si prescrive in ogni caso nel termine di un anno dalla consegna del bene compravenduto, anche se i vizi non sono stati scoperti o non sono stati...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10916 del 18 maggio 2011
«In tema di compravendita, si ha consegna di "aliud pro alio" che dà luogo all'azione contrattuale di risoluzione o di adempimento, ai sensi dell'art. 1453 c.c., svincolata dai termini di decadenza e prescrizione previsti dall'art. 1495 c.c.,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7134 del 28 giugno 1993
«L'occultamento dei vizi della cosa venduta per dispensare il compratore dall'onere della denunzia, ai sensi dell'art. 1495, secondo comma, c.c., non può consistere, nel semplice silenzio da parte del venditore, ma esige una particolare attività...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3929 del 30 giugno 1982
«L'art. 1496 c.c. — disponendo che nella vendita di animali la garanzia per i vizi è regolata dalle leggi speciali o, in mancanza, dagli usi locali e, in terzo grado, dalle stesse precedenti norme del codice — opera un rinvio a tali usi che...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4221 del 29 giugno 1981
«In una compravendita di animale, mentre la malattia infettiva, di cui quello è affetto, configura la mancanza nell'oggetto dei requisiti di cui all'art. 1346 c.c., con la conseguente nullità del contratto, ai sensi dell'art. 1418, secondo comma,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 10922 del 24 maggio 2005
«In tema d'interpretazione della domanda, il giudice ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente l'azione dando al rapporto dedotto in giudizio il nomen iuris anche in difformità rispetto alla prospettazione formulata dalle parti, purché...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4681 del 16 aprile 1992
«Quando la compravendita abbia ad oggetto una cosa mobile infungibile o già determinata in contratto, la stessa deve essere consegnata nuova e non usata, in conformità a quella presentata a campione al momento della conclusione del contratto,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26953 del 11 novembre 2008
«In tema di vendita, è configurabile la consegna di aliud pro alio non solo quando la cosa consegnata è completamente difforme da quella contrattata, appartenendo ad un genere del tutto diverso, ma anche quando è assolutamente priva delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18859 del 10 luglio 2008
«Si ha vizio redibitorio oppure mancanza di qualità essenziali della cosa consegnata qualora questa presenti imperfezioni che la rendano inidonea all'uso cui dovrebbe essere destinata o ne diminuiscano in modo apprezzabile il valore, ovvero...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1092 del 18 gennaio 2007
«In tema di vendita, è configurabile la consegna di aliud pro alio non solo quando la cosa consegnata è completamente difforme da quella contrattata, appartenendo ad un genere del tutto diverso, ma anche quando è assolutamente priva delle...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7561 del 30 marzo 2006
«La vendita di aliud pro alio (come, nella specie, la vendita di una autovettura immatricolata con falsa documentazione e recante il numero di telaio contraffatto) configura una ipotesi di inadempimento contrattuale, diversamente dalle ipotesi di...»