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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15616 del 26 luglio 2005
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002 e n. 28 del 2004 ed in particolare della generalizzazione che quest'ultima ha fatto del principio della scissione fra il momento di perfezionamento della notificazione per il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17870 del 24 novembre 2003
«Al fine dell'ammissibilità del ricorso per cassazione, i documenti che dimostrano il regolare conferimento dello jus postulandi devono essere inseriti formalmente tra gli atti del giudizio, mediante la loro espressa indicazione nel contesto del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3736 del 28 marzo 2000
«Al fine di assicurare la garanzia del contraddittorio nella trattazione delle questioni relative all'ammissibilità del ricorso per cassazione — questioni che danno luogo ad una fase autonoma del processo comprendente una sia pur limitata attività...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10122 del 2 maggio 2007
«Qualora il ricorso per cassazione venga proposto da soggetto diverso da quello nei cui confronti sia stata pronunciata la sentenza impugnata, la documentazione diretta a provare la legittimazione del ricorrente può essere depositata in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3228 del 27 marzo 1998
«Qualora la sentenza impugnata sia stata emessa nei confronti di un soggetto e il ricorso per cassazione sia stato proposto da un diverso soggetto, la documentazione da questo prodotta direttamente all'udienza per provare la propria legittimazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5732 del 22 ottobre 1988
«Dal principio secondo cui nel giudizio di legittimità la produzione di nuovi documenti che riguardino la nullità della sentenza impugnata deve avvenire nel termine fissato per il deposito del ricorso o del controricorso, mentre può avvenire...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5885 del 9 maggio 2000
«Le questioni attinenti alla giurisdizione che vanno decise dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione sono, a norma dell'art. 374 c.p.c., esclusivamente quelle di cui agli artt. 360 n. 1 e 362 c.p.c. e la deduzione, come motivo di ricorso per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21133 del 10 ottobre 2007
«Nel giudizio di cassazione, la notifica dell'avviso di udienza effettuata agli eredi nel luogo di residenza del ricorrente deceduto, sulla scorta della dichiarazione del difensore del resistente, secondo cui sia la parte sia il difensore erano...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18721 del 6 settembre 2007
«Nel procedimento dinanzi alla Corte di cassazione in cui il ricorrente non abbia eletto domicilio in Roma, la notifica dell'avviso di udienza al difensore, ai sensi dell'art. 377 c.p.c., deve essere effettuata e si perfeziona con il deposito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 14277 del 20 giugno 2006
«La mancanza di una o più pagine nel ricorso per cassazione comporta la inammissibilità di questo nel caso e nei limiti in cui tale mancanza impedisca la completa conversione delle ragioni addotte dal ricorrente a sostegno dell'impugnazione, senza...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 19347 del 4 ottobre 2005
«In tema di responsabilità disciplinare del magistrato, ove il ricorso avverso la sentenza disciplinare del CSM sia proposto dal magistrato al quale sia stata irrogata la sanzione disciplinare, è irrilevante la questione di legittimità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10578 del 5 novembre 1990
«Con riguardo al giudizio di cassazione, la norma dell'art. 379, terzo comma, c.p.c., che attribuisce al pubblico ministero il diritto di esporre le sue motivate conclusioni dopo l'esposizione delle difese delle parti, manifestamente non è in...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10576 del 4 luglio 2003
«È inammissibile il documento presentato dalla difesa di parte ricorrente in cassazione, dopo la chiusura della discussione, che, seppure occasionalmente dettato dalle conclusioni del pubblico ministero, contenga deduzioni difensive, che la parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 15426 del 4 dicembre 2000
«L'art. 379, ultimo comma, c.p.c. consente agli avvocati delle parti di presentare in udienza esclusivamente brevi osservazioni scritte sulle conclusioni del pubblico ministero; non è, quindi, ammissibile la presentazione in udienza di documenti di...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12171 del 26 maggio 2009
«Nel giudizio di cassazione, quando il ricorso sia rigettato, ma il controricorso sia inammissibile per mancanza di motivi ed il controricorrente non abbia svolto alcuna attività difensiva, nessun provvedimento dev'essere adottato in ordine alle...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3514 del 27 aprile 1990
«Il ricorrente, il cui ricorso sia dichiarato improcedibile, ai sensi dell'art. 369 c.p.c., perché non depositato entro il ventesimo giorno dalla sua notifica, è tenuto al pagamento delle spese del giudizio di cassazione in favore del resistente.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4829 del 27 febbraio 2009
«Nel giudizio di cassazione configura un ipotesi di colpa grave tale da legittimare l'irrogazione, a carico del soccombente, dell'ulteriore somma di cui all'art. 385, quarto comma, cod. proc. civ., aggiunto dalla legge n. 40 del 2006, il caso del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 882 del 1 febbraio 1988
«Il diritto d'impugnazione in cassazione non si consuma finché non interviene una pronuncia d'inammissibilità e improcedibilità del ricorso e può essere, in conseguenza, proposto nuovo ricorso, in sostituzione di quello viziato, sempre che siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 18707 del 6 agosto 2013
«In tema di ricorso per cassazione, qualora intervenga rituale dichiarazione di rinuncia al ricorso principale ed il difensore del resistente, ricorrente incidentale tardivo, la sottoscriva "per accettazione", deve ritenersi che tale sottoscrizione...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 13715 del 30 maggio 2013
«La necessità di assicurare l'economia dei giudizi e di interpretare le norme processali - in conformità con l'art. 111 Cost. - nel senso di garantire la ragionevole durata del processo comporta ce, anche nel giudizio di cassazione, nell'ipotesi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16341 del 13 luglio 2009
«La produzione, nel corso del giudizio di cassazione, del verbale di conciliazione tra le parti, dimostra che è venuto meno l'interesse del ricorrente all'impugnazione, con la conseguenza che il ricorso va dichiarato inammissibile per essere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21876 del 19 ottobre 2007
«In tema di giudizio di cassazione e di procedimento per la decisione in camera di consiglio, il difetto di coordinamento tra la disposizione dell'art. 390, primo comma, c.p.c., secondo cui la parte può rinunziare al ricorso per cassazione «finchè...»
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Cassazione civile, Sez. III, ordinanza n. 5679 del 15 marzo 2006
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotto un atto di rinuncia non sottoscritto da tutti i litisconsorti, non può essere dichiarata l'estinzione del giudizio, ma, ove sia allegato un atto di trasmissione della lite sottoscritto anche da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 53 del 5 gennaio 2000
«Poiché non si può rinunciare ad un diritto processuale se non esistono le condizioni per il suo esercizio, non è possibile una rinuncia all'impugnazione quando il contraddittorio in ordine alla sua introduzione non sia stato instaurato, anche a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19800 del 15 settembre 2009
«La dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione sottoscritta dal ricorrente e non dal suo difensore, pur non essendo idonea a produrre gli effetti dell'estinzione del processo, ancorché vi sia contestuale adesione del controricorrente e del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 22806 del 6 dicembre 2004
«Ove la dichiarazione di rinunzia al ricorso per cassazione non sia stata sottoscritta dalla parte di persona, ma esclusivamente dal suo difensore nominato, senza che quest'ultimo risulti munito di mandato speciale a rinunziare, l'atto, siccome...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2103 del 27 febbraio 1988
«La rinuncia al ricorso per cassazione, che non sia formalmente perfezionata per il difetto della sottoscrizione dell'avvocato del rinunciante, richiesta dal secondo comma dell'art. 390 c.p.c., può tuttavia rivelare l'intervenuta cessazione della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6147 del 6 dicembre 1985
«L'atto di transazione della lite dopo la proposizione del ricorso per cassazione, qualora, pur contenendo la rinuncia all'impugnazione, non sia idoneo a determinare l'estinzione del processo ai sensi degli artt. 390 e 391 c.p.c. (nella specie...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4871 del 25 ottobre 1978
«Qualora il ricorrente per cassazione abbia rinunciato al ricorso davanti al notaio ed il resistente abbia accettato la rinuncia la Suprema Corte deve dichiarare l'estinzione del processo, anche se non siano state osservate le forme di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19648 del 7 ottobre 2005
«Qualora nel giudizio di cassazione venga prodotta una dichiarazione di rinuncia al ricorso ritualmente sottoscritta dal difensore del ricorrente munito del relativo potere (ovvero di mandato speciale a tale effetto) e la stessa venga validamente...»