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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 32649 del 11 agosto 2009
«La prestazione di attività non retribuita a favore della collettività, cui può essere subordinata in mancanza di opposizione del condannato la sospensione condizionale della pena, pur non rivestendo natura di sanzione penale, ha contenuto...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 32706 del 27 luglio 2004
«In tema di costruzioni edilizie abusive, grava sul soggetto condannato la prova della impossibilità di adempimento, per cause allo stesso non imputabili, della demolizione del manufatto abusivo ordinata con la sentenza di condanna ed alla quale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12263 del 12 dicembre 1995
«In tema di reati edilizi, la subordinazione della sospensione condizionale della pena all'esecuzione della demolizione da parte del condannato non è legittima, poiché: 1) il legislatore ha disciplinato la materia delle sanzioni amministrative in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 23931 del 3 giugno 2013
«A seguito della sentenza della Grande Chambre della Corte EDU n. 10249 del 17 settembre 2009 nel caso Scoppola c. Italia, il condannato alla pena dell'ergastolo con sentenza passata in giudicato può ottenere in sede esecutiva la riduzione della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34040 del 11 ottobre 2006
«È legittimo il provvedimento con cui il Tribunale di sorveglianza rigetta l'istanza di affidamento in prova al servizio sociale - proposta da un condannato al quale sia stata applicata la recidiva reiterata di cui all'art. 99, comma quarto, c.p.,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2143 del 28 febbraio 1996
«In tema di successione di leggi penali nel tempo, ai fini dell'applicazione della legge più favorevole al reo il giudice deve valutare in concreto, caso per caso, quale sia la soluzione di maggior favore tenendo presente che la pena detentiva è...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 11568 del 12 ottobre 1999
«Sussiste concorso apparente di norme tra il reato previsto dall'art. 483 c.p. (falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico) e quello di cui all'art. 2 legge 23 dicembre 1986 n. 898; invero tutti gli elementi presenti nella fattispecie...»
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Cassazione penale, Sez. Feriale, sentenza n. 26556 del 28 luglio 2006
«La disposizione di cui all'art. 4 della legge n. 251 del 2005, (che ha modificato l'istituto della recidiva disponendo l'aumento di un terzo della pena solo nel caso in cui un soggetto, dopo essere stato condannato per un delitto non colposo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 27599 del 6 luglio 2009
«Si ha recidiva reiterata obbligatoria, di cui all'art. 99, comma quinto, c.p.p., nel caso in cui il condannato, già recidivo, abbia commesso uno dei delitti di cui all'art. 407, comma secondo, lett. a) c.p.p., a nulla rilevando se i precedenti...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 29989 del 24 luglio 2007
«Il divieto di sospendere l'esecuzione delle pene detentive brevi in caso di recidiva reiterata è subordinato non già alla qualità di «recidivo» del condannato, bensì alla circostanza che la recidiva di cui all'art. 99, comma quarto, c.p. sia stata...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 36941 del 14 settembre 2015
«In tema di concorso di persone nel reato, il principio della pari responsabilità dei concorrenti previsto dall'art. 110 cod. pen. non esonera dall'individuazione dell'autore o dei coautori della condotta descritta dalla fattispecie incriminatrice,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4399 del 2 febbraio 2001
«In tema di concorso di persone nel reato, l'attribuzione della responsabilità per il reato più grave rispetto a quello deliberato deve essere risolta caso per caso accertando se l'evento ulteriore e più grave sia stato previsto e voluto, anche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1455 del 6 febbraio 1998
«Ai sensi degli artt. 53, 56 e 58 legge 24 novembre 1981, n. 689, la conversione della pena detentiva e la scelta della sanzione sostitutiva sono rimesse al potere discrezionale del giudice del merito, il quale deve valutare i presupposti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1305 del 4 febbraio 1994
«Allorquando la determinazione della pena da infliggere al condannato è quantificata a livelli che si discostano dai minimi edittali, sia per la quantificazione della pena per il reato base, che per quella per l'aumento per continuazione, in...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 560 del 20 gennaio 1995
«Il giudizio sulla concedibilità del beneficio della non menzione della condanna nel certificato del casellario giudiziale è subordinato esclusivamente alla valutazione delle circostanze di cui all'art. 133 c.p., sicché resta precluso ogni altro...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 28079 del 2 luglio 2015
«In tema di possesso ingiustificato di chiavi alterate o di grimaldelli, il profilo oggettivo caratterizzante il reato è costituito dall'attualità del possesso degli strumenti atti allo scasso, che non presuppone, però, un rapporto di contiguità...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6957 del 10 giugno 1998
«In tema di sospensione condizionale della pena subordinata ad obblighi del condannato, l'art. 165 c.p. si ispira ai principi di legalità e tassatività e pertanto la subordinazione può essere disposta solo con riferimento a prestazioni certe e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21029 del 21 maggio 2015
«Il condannato, che abbia beneficiato della sospensione condizionale della pena subordinata al compimento di determinati obblighi stabiliti nella sentenza, non può invocare la sopravvenuta impossibilità di ottemperare per caso fortuito o forza...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25111 del 2 luglio 2007
«Nei confronti di soggetto condannato per il reato di omesso versamento delle ritenute previdenziali ed assicurative operate sulle retribuzioni dei dipendenti di una società di cui egli era legale rappresentante, ben può disporsi che la sospensione...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 43188 del 4 novembre 2004
«La parte civile non è legittimata a proporre impugnazione ex art. 576 c.p.p. avverso il capo della sentenza di condanna che non abbia subordinato la concessione della sospensione condizionale della pena al pagamento della somma liquidata a titolo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2390 del 25 febbraio 2000
«In tema di sospensione condizionale della pena subordinata al risarcimento del danno, risolvendosi il mancato pagamento cui è subordinato il beneficio in una causa di revoca dello stesso, come testualmente si ricava dall'art. 168 comma primo, n....»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1451 del 20 luglio 1995
«Il fatto giudicato cessa di fungere da causa determinante la decadenza dal beneficio della sospensione condizionale della pena solo quando, esperita la procedura di revoca della sentenza, non azionabile d'ufficio, venga accertato che ne è venuta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1705 del 13 maggio 1986
«Nell'espressione «delitto ovvero contravvenzione della stessa indole» contenuta nel primo comma dell'art. 168 c.p. la cui commissione da parte di condannato a pena in precedenza condizionalmente sospesa provoca la revoca del beneficio, la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9281 del 26 agosto 1994
«Il provvedimento di revoca della sospensione condizionale della pena previsto dall'art. 168, comma 1, ha natura dichiarativa e conseguentemente gli effetti sostanziali risalgono di diritto al momento in cui si è verificata la condizione, anche...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6411 del 8 febbraio 2008
«L'estinzione delle pene per decorso del tempo non ha luogo se l'interessato è stato condannato con applicazione della recidiva, pur se i reati su cui si è fondato il riconoscimento della recidiva siano successivamente fatti oggetto di abolitio...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21627 del 27 maggio 2014
«In tema di estinzione della pena per decorso del tempo, il "dies a quo", ai sensi dell'art. 172, comma quarto, c.p., si individua nel giorno in cui la sentenza è divenuta irrevocabile o in quello in cui il condannato si è volontariamente sottratto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 19736 del 8 maggio 2013
«Il termine di prescrizione della pena pecuniaria individuato dall'art. 172, comma terzo, c.p., viene determinato "per relationem", in funzione di quello applicabile alla pena detentiva congiuntamente inflitta e non è influenzato da vicende...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 32021 del 30 luglio 2003
«A norma dell'art. 172, primo comma, c.p., la pena della reclusione si estingue con il decorso di un tempo pari al doppio della pena inflitta e, in ogni caso, non inferiore a dieci anni. Il termine di estinzione della pena decorre, di regola, dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6649 del 12 febbraio 2008
«L'indulto può essere applicato a pena già espiata, purché il condannato ne possa conseguire un effetto favorevole.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 28696 del 18 luglio 2007
«Qualora il condannato abbia fatto esplicita istanza di revoca della parte di condono applicata alla pena già sofferta a titolo di custodia cautelare, è illegittimo il provvedimento di rigetto dell'istanza, in quanto l'indulto non si applica —...»