-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38850 del 23 agosto 2018
«In tema di impugnazione di misure cautelari reali, è onere del ricorrente, che, ai sensi dell'art. 325, comma 1, cod. proc. pen., lamenti l'omesso esame dei punti decisivi per l'accertamento del fatto sui quali è stata fondata l'emissione di un...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 49875 del 2 novembre 2018
«Nel caso in cui la Corte di cassazione accolga una parte dei motivi di ricorso, dichiarando assorbiti gli altri, il giudice del rinvio è tenuto a riesaminare e a decidere, senza alcun vincolo, le questioni oggetto dei motivi assorbiti, purché...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2761 del 22 luglio 1969
«L'opposizione a decreto ingiuntivo dà luogo ad un ordinario giudizio di cognizione, nel quale le parti, pur risultando processualmente invertite, conservano la loro posizione sostanziale e rimangono soggette agli oneri relativi, nel senso che la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 77 del 15 gennaio 1969
«Per effetto dell'opposizione a decreto ingiuntivo si apre un ordinario giudizio di cognizione nel quale ciascuna delle parti viene ad assumere la propria effettiva e naturale posizione, restando a carico del creditore — avente veste di attore per...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3125 del 20 novembre 1973
«Altrimenti, perché i comproprietari del suolo acquistino subito la proprietà solitaria e distinta della rispettiva porzione di fabbricato, occorre un atto in base al quale possa rimanere escluso il verificarsi dell'accessione del fabbricato al...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3460 del 28 dicembre 1973
«Qualora, in pendenza di un ordinario procedimento di cognizione nel quale si controverta sul diritto alla continuazione delle locazioni in forza di proroga legale, il locatore intimi licenza per finita locazione alla scadenza contrattuale, il...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1188 del 2 aprile 1975
«Poiché l'opposizione a decreto ingiuntivo dà luogo a un ordinario giudizio di cognizione, ben può l'opponente chiamare in causa un soggetto estraneo al giudizio monitorio, al quale ritiene comune la causa.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3532 del 24 ottobre 1975
«Il terzo che in pendenza dell'esecuzione e dopo la trascrizione del pignoramento, abbia acquistato, a titolo particolare, l'immobile pignorato non è legittimato a proporre opposizione agli atti esecutivi in qualità di preteso intervento nel...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2438 del 19 aprile 1982
«Se in una procedura di esecuzione mobiliare il debitore esecutato proponga opposizione deducendo, oltre che l'inesistenza del diritto del creditore a procedere ad esecuzione forzata e l'impignorabilità assoluta dei beni staggiti, anche vizi...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4317 del 27 luglio 1982
«Le ipotesi di nullità del compromesso o della clausola compromissoria, per vizio radicale di forma ovvero perché la controversia è sottratta per legge alla cognizione del giudice privato per essere la relativa materia devoluta non al giudice...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4364 del 30 luglio 1982
«La nullità della notificazione di un ricorso incidentale, perché eseguita da ufficiale giudiziario incompetente, ha carattere relativo ed è sanabile ex tunc, qualora il ricorrente principale con la memoria illustrativa (ed a maggior ragione con il...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5157 del 27 luglio 1983
«I provvedimenti d'urgenza innominati (art. 700 c.p.c.), in quanto rivolti ad evitare che la futura pronuncia resti pregiudicata dal tempo occorrente per la sua emissione, hanno carattere strumentale rispetto al successivo giudizio di merito, che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5566 del 14 settembre 1983
«La domanda di risoluzione del contratto di locazione per inadempimento del conduttore, ancorché non sia stata formulata espressamente dal locatore, è implicitamente contenuta e quindi tacitamente proposta con l'istanza di convalida dello sfratto...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2456 del 16 aprile 1984
«Nel giudizio di rinvio, che è giudizio a cognizione limitata il cui thema decidendum è insuperabilmente fissato, sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, dalla sentenza di cassazione che lo dispone, non è consentito l'intervento di terzi...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3808 del 28 giugno 1984
«Pertanto, qualora, a causa di incompleta o inesatta esposizione dei fatti e degli elementi di diritto sui quali si fonda la domanda, il convenuto non abbia avuto modo od interesse a sollevare un'eccezione in senso proprio, questa può essere...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1207 del 13 febbraio 1985
«Le questioni che insorgano per effetto di modificazioni della disciplina legislativa sono deducibili per la prima volta in sede di rinvio, non ostandovi il divieto di cui all'art. 394 c.p.c., solo quando le modificazioni medesime siano intervenute...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7745 del 19 dicembre 1986
«Consegue che, anche con riguardo alle locazioni soggette alla disciplina della L. n. 392 del 1978, detto procedimento non trova applicazione in caso di mancato assolvimento degli «oneri accessori» gravanti sul conduttore, i quali non si traducono...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3475 del 21 luglio 1989
«La parte, che intende ottenere il ripristino della situazione di fatto, modificata dalla controparte in attuazione d'un provvedimento d'urgenza adottato con decreto e poi revocato con ordinanza, non ha interesse ad instaurare un giudizio di...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3568 del 2 agosto 1989
«In tema di trattamento pensionistico a carico della c.p.d.e.l., come quello riservato ad un'infermiera che, in virtù di rapporto di pubblico impiego, sia stata alle dipendenze di un ospedale gestito dall'unità sanitaria locale, le liti promosse...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5675 del 19 dicembre 1989
«Ne deriva che in materia disciplinare il giudice ordinario è privo di giurisdizione anche se adito con ricorso ex art. 700 c.p.c., atteso che il suo potere di provvedere in via d'urgenza sussiste soltanto nell'ambito delle controversie devolute...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4174 del 15 maggio 1990
«L'equiparazione del cosiddetto detentore qualificato al possessore vero e proprio ai fini della legittimazione all'azione di reintegrazione (art. 1168 c.c.), non trova deroga con riguardo alla disciplina disposta negli artt. 703 e ss. c.p.c.,...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7636 del 30 luglio 1990
«Rispetto ad un'asta pubblica, i soggetti privati non sono portatori di diritti soggettivi, ma solo di un interesse – al regolare svolgimento del procedimento di aggiudicazione – il quale, in presenza di una posizione «differenziata» del soggetto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11071 del 9 novembre 1993
«L'opposizione del creditore escluso dal passivo fallimentare, ai sensi dell'art. 98 del R.D.L. 16 marzo 1942 n. 267, apre, in ordine all'esistenza del diritto allegato, un giudizio di cognizione, il quale ha come contraddittori non soltanto i...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2019 del 19 febbraio 1993
«Nel procedimento per ingiunzione, la fase monitoria e quella di cognizione, che si apre con l'opposizione, fanno parte di un unico processo, nel quale l'onere delle spese è regolato in base all'esito finale del giudizio. Di conseguenza,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2642 del 4 marzo 1993
«Il procedimento promosso avanti al pretore, a norma degli artt. 700 e 701 c.p.c., pur avendo carattere cautelativo e strumentale rispetto alle statuizioni che in sede di cognizione ordinaria saranno successivamente adottate dal giudice competente...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7290 del 3 luglio 1993
«Il provvedimento relativo al rilascio dell'immobile locato, ex art. 665 c.p.c., non è impugnabile con regolamento di competenza, trattandosi di provvedimento provvisorio che non decide alcun punto della controversia, né contiene, per sua natura o...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, ordinanza n. 822 del 21 ottobre 1994
«Il provvedimento cautelare, infatti, che assolve unicamente la funzione di dare immediata attuazione alla tutela giurisdizionale mediante l'eliminazione del pregiudizio che possa derivare dalla durata del processo a cognizione piena, è...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3912 del 3 aprile 1995
«In tale giudizio, che è a cognizione limitata ed il cui thema decidendum è insuperabilmente fissato, sia sul piano oggettivo che su quello soggettivo, dalla sentenza di cassazione che lo dispone, non è consentito l'intervento di terzi in causa,...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6066 del 30 maggio 1995
«La cognizione del giudice nel giudizio di appello — che non è — iudicium novum con effetto devolutivo generale — resta circoscritta alle questioni dedotte dall'appellante attraverso l'enunciazione di specifici motivi. La specificità dei motivi...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7127 del 23 giugno 1995
«Fra le controversie non deferibili ad arbitri rientrano tutte quelle per le quali è prevista la competenza funzionale ed inderogabile del giudice ordinario, come, in particolare, i procedimenti speciali di convalida di licenza o di sfratto per...»