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Cassazione civile, Sez. II, ordinanza n. 5533 del 6 marzo 2017
«In tema di giudizio di cassazione, l'assegnazione di una causa alle sezioni ordinarie in camera di consiglio non osta, in caso di rilevanza delle questioni da trattare, alla sua rimessione all'udienza pubblica, in applicazione analogica dell'art....»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 8869 del 5 aprile 2017
«Non sussiste alcun obbligo, né vi sono ragioni di opportunità, perché, all’esito dell’adunanza in camera di consiglio, il collegio rimetta la causa che preveda la trattazione di questioni rilevanti o, comunque, prive di precedenti in pubblica...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 5371 del 2 marzo 2017
«Il nuovo rito camerale di legittimità "non partecipato", quale tendenziale procedimento ordinario per il contenzioso non connotato da valenza nomofilattica, è ispirato ad esigenze di semplificazione, snellimento e deflazione del contenzioso in...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 14919 del 15 giugno 2017
«Il provvedimento giurisdizionale affetto da un mero errore materiale nell’indicazione di uno dei componenti del collegio che lo ha pronunciato non può qualificarsi inesistente e, pertanto, è idoneo a validamente definire il ricorso cui si...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 23498 del 9 ottobre 2017
«Salvo che nell'ipotesi prevista dall'art. 395 n. 6 c.p.c. (dolo del giudice), secondo l'ordinamento processuale vigente non sussiste, per i magistrati che abbiano pronunciato la sentenza impugnata per revocazione, alcuna incompatibilità a...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, ordinanza n. 9652 del 13 aprile 2017
«In tema di opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c., è inammissibile il ricorso straordinario per cassazione avverso il provvedimento con il quale il giudice dell’esecuzione, rilevato il mancato rispetto del termine perentorio per...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 5241 del 28 febbraio 2017
«In tema di immigrazione, il procedimento di appello è introdotto e regolato dall’art. 702-quater c.p.c., secondo il quale possono essere ammessi mezzi di prova e nuovi documenti quando il collegio li ritenga indispensabili ai fini della decisione.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, ordinanza n. 13912 del 5 giugno 2017
«L’accettazione della giurisdizione italiana nell’ambito del giudizio di separazione personale non esplica alcun effetto nel successivo procedimento di modifica delle condizioni della separazione instaurato per ottenere l'affidamento di figli...»
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Cassazione civile, Sez. VI-1, ordinanza n. 23473 del 6 ottobre 2017
«La statuizione di un collegio arbitrale, che pronunci sulla propria competenza a decidere la controversia sottopostagli, non è impugnabile con il regolamento di competenza, sia alla stregua della novella introdotta dal d.l.vo n. 40 del 2006, sia...»
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Cassazione civile, Sez. VI-5, ordinanza n. 3789 del 15 febbraio 2018
«In tema di rettifica del reddito di una società di persone, l'inosservanza del litisconsorzio necessario tra la stessa ed i soci non spiega effetti quando le pronunce rese sui ricorsi siano sostanzialmente identiche ed adottate dallo stesso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 48635 del 23 ottobre 2017
«Il principio dell'immutabilità del giudice, sancito dall'art. 525, secondo comma, cod. proc. pen., non è applicabile alla pronuncia sull'estradizione emessa dalla corte di appello, pertanto, una volta rinviato il giudizio sull'estradabilità ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 13599 del 20 marzo 2017
«L'immutabilità del giudice, sancita dall'art. 525, comma secondo, cod. proc. pen., essendo espressione di un principio generale, si estende anche alle decisioni assunte nei giudizi di impugnazione cautelare. (Nella fattispecie la S.C. ha annullato...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 10127 del 6 marzo 2018
«Nel caso di rinnovazione del dibattimento per mutamento della persona fisica del giudice o della composizione del collegio giudicante, sono utilizzabili le prove assunte mediante conferma delle dichiarazioni rese in precedenza e legittimamente...»
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Cassazione civile, Sez. I, ordinanza n. 19304 del 19 luglio 2018
«In tema di esclusione del socio dalla società cooperativa, qualora lo statuto preveda la facoltà del socio di ricorrere ad un collegio di probiviri, nell'ambito di un procedimento non arbitrale ma endosocietario, finalizzato non a decidere la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 22540 del 21 maggio 2018
«La presentazione di una denuncia penale o l'instaurazione di una causa civile per il risarcimento del danno nei confronti di un magistrato non è di per sé sufficiente ad integrare l'ipotesi di ricusazione trattandosi di iniziative riferibili alla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, ordinanza n. 19532 del 4 maggio 2018
«In tema di ricusazione avanzata nei confronti dei componenti di una sezione della Corte di Cassazione, non lede il principio di imparzialità del giudice il fatto che il collegio chiamato a decidere sia composto da colleghi dei giudici ricusati,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 25595 del 6 giugno 2018
«In tema di citazione a giudizio in appello, l'errata indicazione, nel decreto previsto dall'art. 601, comma 3, cod. proc. pen., del collegio che tratterà il procedimento e dell'aula di udienza non determina alcuna nullità della sentenza, non...»
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Cassazione civile, sentenza n. 803 del 8 luglio 1946
«Nel sistema del codice di rito civile non esistono ordinanze suscettibili di dar vita ad un giudicato in senso sostanziale, aventi cioè efficacia al di fuori del processo, e preclusive, aventi cioè efficacia nel processo; esistono soltanto...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1867 del 19 luglio 1949
«Benché l'art. 310, terzo comma, c.p.c. autorizzi il giudice a valutare le prove raccolte in un altro processo solo in caso di estinzione del processo in cui le prove vennero raccolte, non può tuttavia equipararsi ad una estensione dell'efficacia...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1024 del 18 aprile 1950
«La questione se di una determinata controversia debba conoscere un collegio arbitrale attiene non alla giurisdizione ma alla competenza del giudice, e, pertanto, per la sua decisione, le parti non debbono essere rimesse davanti alle Sezioni Unite...»
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Cassazione civile, sentenza n. 1639 del 16 maggio 1956
«Il contenuto della sentenza non definitiva, nella disciplina dell'art. 279 del codice di procedura civile non comprende la soluzione delle questioni relative alla ammissibilità e rilevanza dei mezzi istruttori proposti dalle parti o da disporre...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2158 del 14 ottobre 1961
«I giudizi sui rendiconti in sede cautelare ed esecutiva, a differenza dei rendiconti come oggetto di domanda autonoma, sono sottratti alla decisione del collegio, essendo il giudice istruttore (cioè l'organo singolo che ha disposto il sequestro) a...»
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Cassazione civile, sentenza n. 44 del 15 gennaio 1962
«In forza del principio enunciato nel penultimo comma dell'art. 279 c.p.c. (per il quale i provvedimenti del collegio che hanno forma di ordinanza, comunque motivati, non possono mai pregiudicare la decisione della causa e sono sempre modificabili...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1978 del 19 luglio 1963
«Poiché la legge non richiede alcuna determinata forma per l'attestazione, da parte del cancelliere, della restituzione del fascicolo di parte ritirato all'atto della rimessione della causa al collegio ai sensi del secondo comma dell'art. 169...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4039 del 20 dicembre 1968
«L'annotazione dalla quale risulta che la comparsa conclusionale sia stata tardivamente depositata non vale a dimostrare che anche il fascicolo ritirato dalla parte all'atto della rimessione della causa al collegio sia stato tardivamente restituito...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 735 del 7 marzo 1968
«L'ordinanza del giudice, che, nel corso dell'espropriazione forzata immobiliare, pronuncia sul rendiconto del custode dei beni pignorati, costituisce provvedimento non impugnabile, a norma dell'art. 593 c.p.c., anche se a contenuto negativo e...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3624 del 19 dicembre 1972
«Poiché all'atto della rimessione della causa al collegio le parti sono libere di ritirare i propri fascicoli, senza che sia prescritta la documentazione del detto ritiro, la mancanza dei fascicoli medesimi, in sede di udienza di discussione, deve...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 949 del 25 marzo 1972
«In tema di distribuzione della somma ricavata nell'espropriazione immobiliare, le questioni dell'art. 598 c.p.c. sottratte alla competenza del giudice dell'esecuzione ed attribuite a quella del collegio sono esclusivamente quelle sollevate dai...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1335 del 17 marzo 1978
«La circostanza che uno o più componenti il collegio giudicante, ancorché costituenti la maggioranza, abbiano già in precedenza conosciuto della causa come magistrati, non può determinare nullità della sentenza per vizio attinente alla costituzione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4680 del 18 ottobre 1978
«La tardività della chiamata in causa del terzo, per violazione dei termini fissati dall'art. 269 c.p.c., è rilevabile anche d'ufficio, atteso che l'indicata norma, diretta ad assicurare il contemporaneo instaurarsi del processo nei confronti di...»