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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3388 del 18 febbraio 2005
«Escluso il vizio di omessa pronuncia, il mancato esame di un motivo, da parte del giudice dell'opposizione, giustifica, peraltro, l'annullamento, da parte della Suprema Corte, della sentenza impugnata a condizione che le questioni di fatto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 572 del 19 gennaio 2002
«Non incorre nel vizio di ultrapetizione il giudice che accoglie la domanda sulla base di una prospettazione che, seppur non espressamente formulata, possa ritenersi tacitamente proposta e virtualmente contenuta nella domanda introduttiva del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16017 del 13 giugno 2008
«In tema di invalidità delle delibere di un'associazione non riconosciuta, trova applicazione la disciplina di cui all'art. 2377, ultimo comma, c.c., per cui l'annullamento non può essere pronunciato se vi è stata sostituzione della delibera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19274 del 24 settembre 2004
«Qualora il giudice di primo grado, nel decidere sulla domanda riconosca all'attore un diritto diverso da quello del quale egli ha chiesto il riconoscimento e l'attore impugni la decisione deducendo l'errore compiuto dal primo giudice, senza che a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 18691 del 8 maggio 2001
«È ammissibile il conflitto di competenza tra il tribunale dei minorenni ed il giudice dell'udienza preliminare presso il medesimo tribunale, allorché dalla definizione del conflitto dipenda l'individuazione del giudice competente per la...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 10095 del 19 novembre 1996
«È affetto da nullità assoluta, rilevabile anche d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, il provvedimento collegiale che, pur avendo carattere sostanziale di sentenza, sia stato emesso nella forma del decreto (nella specie, ordinanza di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1756 del 13 luglio 1967
«Le seconde, pur avendo un'identica funzione dichiarativa, mirano allo scopo ulteriore di creare uno status giuridico dapprima inesistente e, pertanto, avendo effetti costitutivi, operano ex nunc, in quanto servono esse stesse come titolo o causa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5115 del 25 maggio 1994
«La causa di annullamento del contratto di assicurazione, prevista dall'art. 1892 c.c., esige il simultaneo concorso di tre elementi essenziali: a) una dichiarazione inesatta o una reticenza dell'assicurato; b) l'influenza di tale dichiarazione o...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 42426 del 15 ottobre 2013
«La dichiarazione di illegittimità costituzionale di una norma astrattamente incidente sulla individuazione del giudice - persona fisica non è fatto idoneo a determinare la modifica della decisione assunta, in sede di annullamento con rinvio, dalla...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1948 del 21 gennaio 2002
«In caso di annullamento con rinvio la Corte deve trasmettere gli atti al giudice di appello in tutte le ipotesi in cui, pur essendosi verificato il vizio che determina l'annullamento nel corso del giudizio di primo grado, sussista la possibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7510 del 22 maggio 2002
«Ne consegue che rientrano nella competenza inderogabile del foro fallimentare la richiesta di compensazione volta all'accertamento di un maggior credito nei confronti del fallito da insinuare al passivo, le azioni revocatorie fallimentari...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7468 del 31 marzo 2011
«Pertanto, con riguardo alla vendita, il soggetto attivo che riceve la cosa col consenso sia pur viziato dell'avente diritto, ne diviene effettivo proprietario, con il connesso potere di trasferirne il dominio al terzo e con la conseguenza che, a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4994 del 18 aprile 2000
«Il ricorso e il pedissequo decreto di anticipazione della prima udienza devono essere comunicati a cura del cancelliere al procuratore delle parti costituite almeno cinque giorni prima dell'udienza di comparizione fissata dal giudice adito, mentre...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 21103 del 16 maggio 2013
«In tema di sequestro probatorio, il principio del "ne bis in idem" non preclude la possibilità di disporre nuovamente la misura quando l'autorità procedente sia chiamata a valutare elementi precedentemente non valutati. (Fattispecie relativa al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2602 del 22 febbraio 2001
«È inammissibile il ricorso per Cassazione, benché proposto formalmente contro una sentenza che tenda nella sostanza ad ottenere l'annullamento di una ordinanza di ammissione di prova. Un tale provvedimento, infatti, non è in grado di pregiudicare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9188 del 16 aprile 2013
«Il socio di società di capitali non è incapace a testimoniare, ai sensi dell'art. 246 c.p.c., nel giudizio promosso dalla medesima società nei confronti del proprio amministratore e di un terzo per l'annullamento di un contratto che si assume...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2409 del 26 settembre 1997
«È pienamente legittimo il nuovo provvedimento di sequestro probatorio emesso dal Pubblico Ministero ex art. 253 c.p.p. sui medesimi oggetti già sequestrati e restituiti all'indagato, allorquando l'annullamento del precedente provvedimento di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4052 del 28 aprile 1994
«Qualora in appello non sia stata ordinata, in contrasto col disposto dell'art. 291 c.p.c., la rinnovazione dell'atto introduttivo del giudizio di gravame — nullo perché eseguito in luogo diverso da quello prescritto dall'art. 330 c.p.c. — la Corte...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10331 del 15 novembre 1993
«Se l'atto criminoso nella sua capacità causale non è adeguato alla produzione dell'evento ogni possibilità di una sua realizzazione viene meno e, pertanto, l'atto deve ritenersi inidoneo. (Nella specie, relativa ad annullamento con rinvio di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11766 del 20 novembre 1991
«Ai sensi del combinato disposto degli artt. 56 e 575 del codice penale, perché possa parlarsi di tentativo di omicidio, è indispensabile che l'azione teleologicamente orientata a cagionare la morte sia obiettivamente idonea a provocare l'evento, a...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12260 del 12 dicembre 1995
«I motivi nuovi che il comma quarto dell'art. 585 del codice di procedura consente di depositare in cancelleria fino a quindici giorni prima dell'udienza non possono porre questioni non proposte con quelli principali e questo per tre ordini di...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 38033 del 6 ottobre 2008
«L'inammissibilità del ricorso per cassazione che non sia dovuta a mancanza di legittimazione o a proposizione tardiva non esime il giudice di legittimità dal dovere di valutare la conformità o meno, ai principi del diritto comunitario, della...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2888 del 27 marzo 1997
«Poiché nel processo penale l'obbligo della rifusione delle spese giudiziali sostenute dalla parte civile è collegato alla soccombenza, la quale, nel giudizio di impugnazione, deve essere valutata con riferimento al gravame, nell'ipotesi di ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3097 del 10 ottobre 1992
«Pertanto, l'autorità giudiziaria che ha emesso il provvedimento non ha potere di annullamento, riservato al giudice dell'impugnazione, sicché la richiesta in tal senso avanzata dalla parte deve essere dichiarata inammissibile dal giudice adito e,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2349 del 19 maggio 2000
«L'annullamento dell'ordine di carcerazione da parte del giudice dell'esecuzione non può trovare giustificazione nella circostanza che la pena, rideterminata a seguito della ritenuta continuazione a norma dell'art. 671 c.p.p., sia stata ridotta nei...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10359 del 15 novembre 1993
«Infatti, la circostanza aggravante della premeditazione è configurabile qualora sussistano i due elementi, cronologico ed ideologico, elementi che debbono sussistere in concreto. (Nella specie, relativa ad annullamento con rinvio, la Suprema Corte...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 396 del 19 gennaio 1987
«La dolosa dissimulazione di parte (rilevante) dell'attivo, quale ragione di annullamento del concordato preventivo o fallimentare (artt. 138 e 186 del R.D. 16 marzo 1942, n. 267), non è di per sé ravvisabile nell'allegazione, con la proposta di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4855 del 4 aprile 1990
«Secondo l'attuale normativa di cui all'art. 671 nuovo c.p.p., deve ormai escludersi che, divenuta una sentenza irrevocabile, successivamente alla pronuncia di quella contro la quale pende il ricorso per cassazione e relativa a fatti in possibile...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10534 del 7 marzo 2008
«In tema di impugnazioni, poiché la revoca «di diritto» del beneficio della sospensione condizionale della pena consegue automaticamente all'avvenuto accertamento delle condizioni previste dalla legge, ove il giudice di merito non vi provveda, la...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21326 del 3 novembre 2005
«Il principio di unitarietà delle procedure concorsuali — fondato sul rilievo che presupposto comune delle stesse è l'insolvenza, anche quando, come nell'amministrazione controllata, essa si traduca in una temporanea difficoltà che solo ex post...»