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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 1045 del 26 gennaio 1999
«La facoltà del giudice penale di pronunciare una condanna generica al risarcimento del danno ed alla provvisionale, prevista dall'art. 539 c.p.p., non incontra restrizioni di sorta in ipotesi di incompiutezza della prova sul quantum, bensì trova...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7967 del 7 luglio 1998
«La scriminante putativa dell'esercizio del diritto di cronaca è ipotizzabile solo qualora, pur non essendo obiettivamente vero il fatto riferito, il cronista abbia assolto all'onere di esaminare, controllare e verificare quanto oggetto della sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9266 del 26 agosto 1994
«Ai fini della pronuncia di condanna generica al risarcimento dei danni in favore della parte civile non è necessario che il danneggiato provi la effettiva sussistenza dei danni ed il nesso di causalità tra questi e l'azione dell'autore...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 7008 del 15 giugno 1994
«Ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni, è sufficiente l'accertamento di un fatto potenzialmente produttivo di conseguenze dannose, costituendo la relativa pronuncia una mera declaratoria iuris da cui esula ogni accertamento...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2246 del 19 febbraio 1991
«Il provvedimento con il quale il giudice di merito nel pronunciare condanna generica al risarcimento del danno assegna alla parte civile una somma da imputarsi nella liquidazione definitiva non è impugnabile per cassazione, in quanto per sua...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 10022 del 22 novembre 1996
«In tema di provvisionale disposta ai sensi dell'art. 539 comma secondo c.p.p., essendo il relativo provvedimento munito di efficacia immediata ex lege (art. 540 comma secondo c.p.), è ammissibile, secondo valutazione discrezionale del giudice di...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 22387 del 13 giugno 2005
«In tema di patteggiamento, nell'ipotesi in cui la parte civile abbia tempestivamente presentato la domanda di rifusione seppur non corredata della relativa nota spese, il giudice è comunque tenuto alla liquidazione delle spese processuali in...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16019 del 29 aprile 2002
«In tema di liquidazione delle spese del processo (nella specie, in favore della parte civile) è generico, e pertanto inammissibile, il motivo di ricorso per cassazione che, censurando i criteri adottati dal giudice di merito, non indichi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 45130 del 18 dicembre 2001
«In tema di spese concernenti l'esercizio dell'azione civile, nel caso di sentenza di applicazione di pena ai sensi dell'art. 444 c.p.p., il giudice deve d'ufficio provvedere alla condanna dell'imputato al loro pagamento in favore della parte...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9412 del 22 luglio 1997
«Con riferimento alla liquidazione delle spese di costituzione di parte civile, la determinazione degli onorari di avvocato, delle competenze di procuratore e delle spese, nei limiti minimi e massimi della tariffa e in relazione al numero e...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 9344 del 31 agosto 1994
«In tema di pagamento delle spese processuali in favore della parte civile costituita la decisione del giudice di merito di compensare totalmente le medesime, essendo l'espressione di un potere discrezionale attribuito dalla legge, è incensurabile...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 28560 del 13 luglio 2009
«La sospensione dei termini di custodia cautelare in pendenza dei termini per il deposito della sentenza previsti dall'art. 544, comma 2 e 3, non implica alcuna valutazione discrezionale e può essere dichiarata anche dal giudice dell'impugnazione,...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 36549 del 24 settembre 2008
«In tema di termini per il deposito della sentenza, il giudice che ritenga di avvalersi del termine superiore a giorni quindici, previsto dall'art. 544, comma secondo, c.p.p. per i casi di particolare complessità nella stesura della motivazione, ha...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 17 giugno 1997
«Qualora il giudice ritardi il deposito della motivazione della sentenza, senza aver preventivamente indicato un termine nel dispositivo letto in udienza, ai sensi dell'art. 544, comma 3, c.p.p., il termine di impugnazione è quello di trenta giorni...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5857 del 21 maggio 1994
«Qualora il giudice, pur non avendo fissato un termine maggiore di quindici giorni, depositi la sentenza oltre tale termine, ma nel trentesimo giorno dalla pronuncia, è necessario far luogo a comunicazione o notificazione dell'avviso di deposito...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12665 del 22 dicembre 1993
«Il provvedimento di sospensione del magistrato dalle funzioni e dallo stipendio, adottato ai sensi dell'art. 31, terzo comma del R.D.L. 31 maggio 1946, n. 511, in relazione all'art. 58 del D.P.R. 16 settembre 1958, n. 916, pur avendo una funzione...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12158 del 28 marzo 2002
«Non è affetta da nullità la sentenza la cui motivazione sia stata estesa da giudice di pace in tirocinio, che sia persona diversa dal magistrato onorario, il quale ha diretto il dibattimento e letto il dispositivo, atteso che l'atto decisionale è...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 21383 del 25 maggio 2001
«Nel caso in cui il giudice riporti nella motivazione della propria decisione la massima della Corte di cassazione relativa al precedente giurisprudenziale, con enunciazione del principio giuridico formulato e con la esposizione delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8090 del 3 aprile 2013
«Ai sensi degli artt. 1 e 18 della legge 24 dicembre 1969, n. 990 (applicabile "ratione temporis") l'azione diretta, spettante al danneggiato da un sinistro stradale nei confronti dell'assicuratore del responsabile, è ammessa anche per i sinistri...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3785 del 25 agosto 1989
«Ai fini dell'applicabilità della L. n. 990 del 1969, che ha istituito l'obbligo dell'assicurazione per la responsabilità civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, sono da equipararsi alle strade di uso pubblico anche quelle aree di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19657 del 7 ottobre 2005
«Qualora, in un contratto di assicurazione della responsabilità civile obbligatoria derivante dalla circolazione dei veicoli a motore e dei natanti, sia prevista una clausola che escluda la garanzia assicurativa per i danni verificatisi nel caso in...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 10163 del 12 marzo 2002
«In tema di vizio della motivazione, la possibilità di procedere all'integrazione delle sentenze di primo e secondo grado, così da farle confluire in un prodotto unico cui il giudice di legittimità deve fare riferimento, richiede che le due...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6026 del 13 giugno 1996
«L'intera attività di collaudo di un'opera pubblica e quindi l'operato di tutti i soggetti che la esplicano — e non soltanto quello del ministro che la conclude — ha il fine di verificare e di certificare l'esatta esecuzione dell'opera in...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5070 del 7 maggio 1991
«Il principio secondo cui è il dispositivo l'atto nel quale viene estrinsecata la volontà del giudice in ordine all'applicazione della legge al caso concreto, sicché esso non può subire modifiche, integrazioni o sostituzioni con la motivazione, non...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1053 del 30 gennaio 1991
«Nel caso in cui le attenuanti generiche, concesse all'imputato dal giudice di merito e da questi non menzionate nel dispositivo, siano state esplicitamente indicate nella motivazione, pubblicata e letta congiuntamente a quello, per la stretta ed...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 15938 del 29 novembre 1990
«Nei casi in cui la motivazione della sentenza sia stata letta insieme col dispositivo, in pubblica udienza, non si verifica più quell'assoluta prevalenza del contenuto del dispositivo su quella della motivazione, che caratterizzava il sistema...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 6559 del 4 giugno 1998
«È priva di conseguenze sul piano processuale la mancata indicazione nell'estratto notificato all'imputato della sentenza di primo grado dell'autorità giudiziaria che l'ha pronunciata, in quanto tra le ipotesi di nullità della sentenza, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1307 del 14 gennaio 2003
«La motivazione della sentenza di appello è del tutto congrua se il giudice abbia confutato gli argomenti che costituiscono l'«ossatura» dello schema difensivo dell'imputato, e non una per una tutte le deduzioni difensive della parte, ben potendo,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5112 del 4 maggio 1994
«In materia di impugnazione, anche in base al nuovo codice di procedura penale, la sentenza appellata e quella di appello, quando non vi è difformità sul punto denunciato, si integrano vicendevolmente, formando un tutto organico ed inscindibile. Ne...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3772 del 31 marzo 1994
«Ai fini dell'assolvimento dell'obbligo della motivazione in ordine al diniego della concessione delle attenuanti generiche, il giudice non è tenuto a prendere in considerazione tutti gli elementi prospettati dall'imputato, essendo sufficiente che...»