-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6360 del 19 marzo 2007
«A seguito delle decisioni della Corte costituzionale n. 477 del 2002, nn. 28 e 97 del 2004 e 154 del 2005, circa il principio della scissione fra il momento del perfezionamento della notificazione per il notificante e per il destinatario, deve...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1097 del 12 ottobre 2000
«Nella notifica a mezzo del servizio postale, l'inosservanza dell'ordine delle persone indicate dall'art. 7 legge n. 890 del 1982 quali possibili consegnatari dell'atto in assenza del destinatario è causa di nullità che può essere fatta valere nei...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5884 del 14 giugno 1999
«Di fronte alla minaccia dell'esecuzione forzata in base ad un decreto d'ingiunzione dichiarato esecutivo per mancata opposizione, l'ingiunto, che sostenga l'inesistenza della notificazione del decreto stesso, cioè deduca che nei suoi riguardi non...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2391 del 17 marzo 1999
«È nulla la notifica per compiuta giacenza presso l'ufficio postale dell'atto di citazione indirizzato in un luogo in cui il destinatario, indipendentemente dall'esser conosciuto, non ha la residenza, o, se questa è sconosciuta, il domicilio o la...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8232 del 29 agosto 1997
«Dalla disamina della (complessa) disciplina delle nullità processuali può desumersi il principio generale secondo cui la mancanza di una pronuncia «costitutiva» di nullità da parte del giudice procedente consente, all'atto processuale viziato (in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12952 del 4 giugno 2007
«Per far valere quale motivo di appello un vizio di nullità relativa che abbia inficiato il giudizio di primo grado, riflettendosi sulla validità della relativa sentenza, è necessario, in considerazione del disposto di cui all'art. 157 c.p.c., che...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17495 del 23 agosto 2011
«In materia di nullità dell'atto di citazione, i vizi riguardanti la "editio actionis" sono rilevabili d'ufficio dal giudice, nè sono sanati dalla costituzione in giudizio del convenuto, essendo questa inidonea a colmare le lacune della citazione...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16034 del 14 novembre 2002
«La prova testimoniale, raccolta prima della integrazione del contraddittorio nei confronti di un litisconsorte necessario pretermesso, è affetta da una nullità posta a tutela della sola parte pretermessa; solo questa potrà quindi farla valere nei...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10143 del 12 luglio 2002
«Quando la legge imponga la introduzione del giudizio con citazione anziché con ricorso e l'adozione del rito ordinario anziché quello camerale, il fatto che il giudizio erroneamente sia introdotto con ricorso e si svolga col rito camerale non...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9553 del 1 luglio 2002
«In tema di incapacità a testimoniare, la sanatoria, prevista dall'art. 157, comma secondo, c.p.c., della nullità della deposizione resa da teste incapace, per decadenza della parte interessata dalla facoltà di eccepire il vizio, risponde a un...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12293 del 5 ottobre 2001
«Il terzo che, pur essendo stato chiamato in causa da un difensore sfornito della procura a proporre istanze eccedenti l'ambito originario della lite, si costituisca in giudizio e, invece di eccepire la nullità dell'atto di chiamata, accetti il...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7919 del 22 luglio 1999
«Il divieto di nuovi mezzi di prova in grado di appello, sancito dall'art. 437, secondo comma, c.p.c., si riferisce solo alle prove costituende, richiedenti una ulteriore attività processuale, e non anche a nuovi documenti la cui produzione è...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 896 del 30 gennaio 1987
«La irrituale produzione di un documento nel giudizio di merito non è rilevabile d'ufficio, ma deve essere eccepita alla parte interessata nell'udienza immediatamente successiva ad essa, con la conseguenza che, in caso di mancata tempestiva...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1567 del 3 maggio 1976
«Il vizio di citazione derivante dal difetto di legittimazione ad processum del soggetto in età minore, chiamato in giudizio in proprio e non in persona del suo legale rappresentante, dà luogo ad una nullità che può essere rilevata oltre i termini...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5662 del 25 giugno 1997
«La nullità della notificazione può venir sanata, in conformità con quanto disposto della norma di cui all'art. 162 c.p.c. (applicabile anche al giudizio innanzi alla Corte di cassazione), mediante la sua rinnovazione, alla quale, peraltro, non è...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2025 del 25 febbraio 1987
«Nel giudizio d'appello disciplinato dal nuovo rito del lavoro, qualora la copia del decreto presidenziale, in calce a quella del ricorso introduttivo, consegnata all'appellato in sede di notifica, manchi dell'indicazione della data dell'udienza di...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2129 del 5 maggio 1978
«Nel caso in cui nel giudizio di primo grado la produzione di documenti sia avvenuta irritualmente tramite un legale non munito della delega del difensore costituito, la rituale produzione degli stessi documenti nel giudizio di appello importa la...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7978 del 18 luglio 1991
«I termini per comparire in giudizio stabiliti dall'art. 163 bis c.p.c. sono fissati in relazione non ai possibili luoghi della notificazione bensì al luogo in cui la notificazione stessa sia realmente e validamente eseguita. Pertanto, nel caso in...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5844 del 5 novembre 1981
«I termini per comparire in giudizio, stabiliti dall'art. 163 bis c.p.c., sono fissati in relazione non ai luoghi delle possibili notificazioni, ma al luogo in cui la notificazione è realmente e validamente avvenuta. Pertanto, l'accertamento della...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5910 del 9 novembre 1981
«Nel giudizio di appello si applica lo stesso termine di comparizione che, avuto riguardo alla distanza tra il luogo di comparizione e quello di notificazione, dovrebbe applicarsi, ai sensi dell'art. 163 bis c.p.c., se il giudizio di svolgesse in...»
-
Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5261 del 5 dicembre 1977
«La sospensione dei termini processuali durante il periodo feriale, di cui all'art. 1 della L. 7 ottobre 1969, n. 742, opera anche con riguardo ai termini minimi di comparizione, previsti dall'art. 163 bis c.p.c. a pena di nullità dell'atto...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1938 del 9 marzo 1990
«Il decreto del presidente del tribunale di abbreviazione dei termini di comparizione (art. 163 bis, comma secondo, c.p.c.) — per la cui pronuncia basta la sussistenza di una ragione di opportunità che della causa sia sollecitamente investito il...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4994 del 18 aprile 2000
«Il ricorso e il pedissequo decreto di anticipazione della prima udienza devono essere comunicati a cura del cancelliere al procuratore delle parti costituite almeno cinque giorni prima dell'udienza di comparizione fissata dal giudice adito, mentre...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 120 del 11 gennaio 1986
«Nel caso in cui l'originale dell'atto di citazione (nella specie di appello) presenti i requisiti previsti dall'art. 163 c.p.c., il convenuto che, nonostante la conformità all'originale dell'atto notificatogli, ivi risultante dalla relata...»
-
Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4921 del 11 agosto 1980
«Nell'ipotesi in cui solo la copia notificata dell'atto di citazione sia priva della sottoscrizione del procuratore abilitato a stare in giudizio, il convenuto, che intenda dimostrare che anche l'atto originale di citazione era inizialmente privo...»
-
Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10372 del 20 ottobre 1993
«La citazione per il giudizio di secondo grado notificata alla società incorporata, posteriormente alla fusione, è affetta da nullità rilevabile di ufficio, per l'inesistenza del soggetto, ai sensi dell'art. 164 c.p.c., in relazione al precedente...»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 17408 del 12 ottobre 2012
«La domanda introduttiva di un giudizio di risarcimento del danno, poiché ha ad oggetto un diritto c.d. eterodeterminato, esige che l'attore indichi espressamente i fatti materiali che assume essere stati lesivi del proprio diritto, a pena di...»
-
Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 9150 del 13 maggio 2004
«La nullità dell'atto introduttivo del giudizio per violazione dei termini a comparire è sanata dalla costituzione del convenuto, tuttavia, se quest'ultimo eccepisce tale vizio, il giudice è tenuto, ai sensi dell'art. 164, terzo comma, c.p.c. (nel...»
-
Cassazione civile, Sez. VI-1, sentenza n. 4452 del 21 febbraio 2013
«La nullità della citazione (in primo grado e in appello), dalla quale non risulti l'indicazione della residenza dell'attore, ma solo l'elezione di domicilio da lui compiuta, è sanata dalla costituzione in giudizio del convenuto.»
-
Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9306 del 8 giugno 2012
«La citazione in giudizio nulla, per l'assegnazione di un termine a comparire inferiore a quello previsto dalla legge, ai sensi dell'art. 164 c.p.c. (nella specie per il mancato rispetto della sospensione dei termini processuali, prevista dall'art....»