-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11940 del 29 agosto 1990
«L'omissione di atto d'ufficio, di cui all'art. 328 c.p., si realizza con il mancato compimento di un atto rientrante nella competenza funzionale del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio. Qualora per il compimento dell'atto sia...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 12340 del 13 settembre 1990
«È ravvisabile il delitto di tentata estorsione nel caso in cui l'agente tenga un comportamento minaccioso, tale da incutere timore, attuato con la volontà di costringere un venditore concorrente — nella specie degli stessi prodotti ortofrutticoli...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14204 del 26 ottobre 1990
«Per la concessione dell'attenuante della riparazione del danno (art. 62 n. 6 c.p.) è necessario che il ristoro abbia luogo prima del giudizio e che sia effettivo ed integrale. Tale requisito non è adempiuto quando l'offerta o il pagamento sia...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 14434 del 6 novembre 1990
«La prevedibilità o l'imprevedibilità dell'evento sono elementi estranei alla nozione di colpa accolta dal c.p., per la sussistenza del reato colposo, richiede esclusivamente una condotta antigiuridica che si ricolleghi con un nesso eziologico...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 14713 del 14 novembre 1990
«A seguito della modifica apportata all'art. 62 n. 4 c.p. dalla L. 7 febbraio 1990, n. 19, la circostanza attenuante del danno economico di speciale tenuità è applicabile ad ogni tipo di delitto, indipendentemente dalla natura giuridica del bene...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 15583 del 24 novembre 1990
«L'attenuante della riparazione del danno non è applicabile qualora il risarcimento sia stato effettuato da un ente assicuratore, anche se il contratto di assicurazione sia stato stipulato dall'imputato per la propria responsabilità civile.»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 16082 del 5 dicembre 1990
«In tema di risarcimento del danno, la circostanza che la parte civile abbia quantificato in sede di conclusioni il danno nella cifra simbolica di una lira, dopo avere rifiutato l'offerta non formale di maggiore importo, non può avere alcuna...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 16401 del 13 dicembre 1990
«Ai fini della concessione dell'attenuante del risarcimento del danno, il risarcimento, oltre che volontario, integrale e antecedente al giudizio di primo grado, deve essere effettivo, nel senso che deve consistere in una reale e concreta elisione...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2079 del 15 febbraio 1990
«Ai fini della configurabilità dell'ipotesi di non punibilità previste dall'art. 384, primo comma, c.p., il rapporto di necessità tra il fatto delittuoso commesso e lo scopo della conservazione della libertà e dell'onore, proprio o di un prossimo...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 273 del 15 gennaio 1990
«Il delitto di estorsione, previsto e punito dall'art. 629 c.p., si realizza in tutti i suoi elementi costitutivi nel momento e nel luogo in cui si verificano l'ingiusto profitto e il danno patrimoniale. Ne consegue che, nel caso in cui l'agente,...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3042 del 3 marzo 1990
«In tema di attenuanti, le circostanze generiche, di cui all'art. 62 bis c.p., vanno riferite a quanto in concreto il legislatore non ha potuto prevedere, ai fini della individuazione e della personalizzazione della pena, stante la impossibilità di...»
-
Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 310 del 15 gennaio 1990
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante del danno risarcito in caso di rifiuto o rinuncia dell'avente diritto al risarcimento, è necessario che l'intenzione di risarcire il danno abbia assunto un particolare carattere di...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3860 del 17 marzo 1990
«Ai fini della concessione della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62, n. 6, c.p., è correttamente negato dal giudice d'appello qualsiasi valore probatorio alla esibita copia informale di un atto di transazione e...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 3884 del 17 marzo 1990
«La circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 4 c.p. (danno patrimoniale di speciale tenuità) è applicabile nei delitti contro il patrimonio o che, comunque, offendono il patrimonio e non nei delitti contro la vita e l'incolumità individuale....»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4506 del 2 aprile 1990
«Ai fini dell'applicabilità della circostanza attenuante di cui all'art. 62, n. 6, c.p. è necessario che il ravvedimento operoso sia, oltre che spontaneo, anche efficace, nel senso che debba aver conseguito il risultato dell'elisione o, quanto...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 5272 del 9 aprile 1990
«Il contegno attuoso post factum dell'imputato, il quale con una lunga opera di modernizzazione abbia agito in modo da ridurre l'incidenza degli infortuni sul lavoro, certamente apprezzabile e producente al fine di beneficiare delle attenuanti...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5290 del 11 aprile 1990
«Le due ipotesi di circostanze attenuanti previste dall'art. 62, n. 6, c.p. (risarcimento integrale del danno e spontanea elisione o attenuazione delle conseguenze dannose del reato) non possono concorrere allorché il reato offende il patrimonio,...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 6183 del 28 aprile 1990
«In tema di risarcimento del danno da fatto illecito, trattandosi di debito di valore che si trasforma in debito di valuta, il giudice di appello deve adeguare il quantum alla svalutazione monetaria verificatasi, anche se il danno sia stato...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 679 del 18 gennaio 1990
«Il danno non patrimoniale non lede l'interesse che costituisce l'oggetto giuridico del delitto di estorsione; infatti, trattandosi di un delitto contro il patrimonio, il danno che il soggetto passivo della violenza o altri deve subire in seguito...»
-
Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 8238 del 6 giugno 1990
«La circostanza attenuante comune prevista dall'art. 62, n. 6, seconda ipotesi, c.p. (elisione o attenuazione delle conseguenze del reato), è di natura soggettiva e trova fondamento nella minore capacità a delinquere del colpevole, il quale, per...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 9824 del 7 luglio 1990
«Nel reato continuato l'attenuante del risarcimento del danno può essere concessa anche nel caso in cui il risarcimento sia stato effettuato solo in favore della o delle persone offese dal reato più grave.»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 10605 del 21 ottobre 1991
«La condanna al risarcimento del danno pronunciata in sede penale soltanto a carico dell'imputato e non anche del responsabile civile, regolarmente citato, non inficia la decisione agli effetti civili, poiché il vincolo di solidarietà tra imputato...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 12760 del 18 dicembre 1991
«La circostanza attenuante della riparazione del danno di cui alla prima parte dell'art. 62 n. 6 c.p. non è collegata necessariamente con la cosiddetta resipiscenza del reo, potendo trovare la sua giustificazione in una mera utilità del...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2224 del 18 febbraio 1991
«Per la configurabilità del reato di rapina (art. 628 c.p.), ad integrare l'elemento della minaccia è sufficiente qualsiasi comportamento o atteggiamento verso il soggetto passivo idoneo ad incutere timore e a suscitare la preoccupazione di un...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2597 del 26 febbraio 1991
«La circostanza attenuante della riparazione del danno prevista dall'art. 62, comma primo, n. 6, c.p., non si perfeziona tanto nel caso in cui la riparazione non sia integrale, quanto nel caso in cui essa sia integrale ma anche solo parzialmente...»
-
Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 3912 del 9 aprile 1991
«Ai fini dell'applicazione della circostanza attenuante di cui all'art. 62 n. 6 c.p. è necessario che il riconoscimento sia pieno ed integrale e cioè deve comprendere tutti i danni derivanti dal reato, che vanno individuati con gli stessi criteri...»
-
Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4055 del 16 gennaio 1991
«Ai fini della concessione della liberazione condizionale, il ravvedimento ha una valenza più ampia della buona condotta carceraria, richiesta nell'originaria formulazione della norma, sicché non può ritenersi sufficiente una indagine limitata alla...»
-
Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 4441 del 22 aprile 1991
«L'attenuante della riparazione del danno non è applicabile qualora il risarcimento sia stato effettuato da un ente assicuratore, perché il contratto di assicurazione viene stipulato prima della commissione del reato, mentre la ragione ispiratrice...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5464 del 17 maggio 1991
«Ai fini del riconoscimento della sussistenza dell'attenuante di cui all'art. 62, n. 6, c.p. l'accertamento del requisito dell'integralità del risarcimento deve essere obbligatoriamente compiuto dal giudice, con la conseguenza che sono del tutto...»
-
Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5504 del 18 maggio 1991
«In tema di estorsione, l'aggravante delle più persone riunite nel commettere la violenza e/o la minaccia — elementi costitutivi di tale delitto — si giustifica per la maggiore idoneità dell'azione a produrre più gravi effetti fisici e/o...»