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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2888 del 20 maggio 1999
«Il ricorso diretto per cassazione avverso l'ordinanza applicativa di una misura coercitiva è consentito solo per violazione di legge e non anche per vizio della motivazione. Tra le ipotesi di violazione di legge rientrano la mancanza assoluta di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2503 del 12 maggio 1999
«La motivazione per relationem dell'ordinanza impositiva di misura cautelare, la quale recepisca, per economia processuale, la richiesta del pubblico ministero, deve ritenersi legittima, in quanto comunque idonea a consentire una precisa...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1889 del 29 luglio 1998
«Solo la mancanza della motivazione nell'ordinanza applicativa di misura cautelare, cui va equiparata la mera apparenza della medesima, può rientrare nella nozione di violazione di legge, a sostegno del ricorso per saltum previsto dall'art. 311,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 6757 del 23 gennaio 1998
«In tema di riesame delle misure cautelari, se l'ordinanza del tribunale della libertà può fare riferimento a quanto indicato in altri provvedimenti al fine di evitare la ripetizione di elementi già conosciuti dalle parti, tuttavia il mero...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4840 del 14 gennaio 1997
«La disposizione dell'art. 292 comma secondo lett. c) c.p.p., come modificato dall'art. 9 legge 8 agosto 1995 n. 332, impone l'obbligo di motivazione, a tutela del fondamentale diritto di difesa, che non può essere assolto con il semplice...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4144 del 17 dicembre 1996
«In materia di misure cautelari la motivazione deve investire, a norma dell'art. 292 c.p.p. non le fonti di prova in sè, ma i contenuti concreti e specifici dell'accusa, le circostanze ed i fatti significativi dell'ipotesi delittuosa formulata,...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 2203 del 15 novembre 1996
«L'ordinanza di custodia cautelare è integrabile per relationem , con altri provvedimenti, come quello di fermo adottato dal pubblico ministero, al fine di assolvere gli obblighi di motivazione e di descrizione sommaria del fatto, di cui all'art....»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 19820 del 7 settembre 1996
«L'art. 292 c.p.p. non impedisce l'emissione di una ordinanza di custodia cautelare cumulativa, nella quale cioè la stessa motivazione si riferisce a più indagati, purché sia in ogni caso rispettata la condizione che per ciascuno di essi si...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2613 del 17 giugno 1996
«La mancanza di motivazione costituisce violazione di legge che, come tale, può dar luogo, ai sensi dell'art. 311, comma 2, c.p.p., a ricorso immediato per cassazione avverso l'ordinanza applicativa di misura cautelare. Detta mancanza si...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2164 del 4 agosto 1993
«Anche nel procedimento dinanzi al tribunale di sorveglianza sull'istanza di differimento della pena, vige il principio dell'immutabilità del giudice, previsto dall'art. 525, secondo comma, c.p.p., la cui inosservanza comporta nullità di ordine...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4285 del 25 gennaio 1993
«È legittima e sufficiente la motivazione del provvedimento relativo a richiesta concernente la libertà personale che faccia rinvio ad altro analogo e recente provvedimento se, nelle more, non sono intervenuti mutamenti nella situazione di fatto e...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 24 aprile 1991
«La mancanza di motivazione dell'ordinanza che dispone una misura coercitiva costituisce una violazione di legge, può dar luogo al ricorso immediato per cassazione a norma dell'art. 311, comma secondo, c.p.p. ed è deducibile unicamente a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 29653 del 16 luglio 2003
«Ai fini dell'osservanza del disposto di cui all'art. 292, comma 1, lett. b), c.p.p., secondo cui tra i requisiti dell'ordinanza applicativa di misura cautelare dev'esservi quello costituito dalla «descrizione sommaria del fatto con l'indicazione...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 16 del 3 settembre 1999
«Il requisito della descrizione sommaria del fatto con l'indicazione delle norme di legge che si assumono violate, imposto a pena di nullità dall'art. 292, comma secondo, lett. b) c.p.p., come contenuto minimo dell'ordinanza che dispone la misura...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4820 del 9 febbraio 1996
«A norma dell'art. 292, comma 2, lett. b) c.p.p., l'ordinanza che dispone la misura cautelare richiede soltanto «la descrizione sommaria del fatto». L'aggettivo «sommario» indica soltanto che la descrizione deve essere sintetica e schematica, senza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2495 del 13 giugno 1994
«Non sussiste la nullità del provvedimento applicativo della custodia cautelare in carcere per la violazione dell'art. 292, comma 1, lett. b), c.p.p. (che impone «la descrizione sommaria del fatto, con l'indicazione delle norme che si assumono...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 40538 del 20 ottobre 2009
«Il termine di durata delle indagini preliminari decorre dalla data in cui il pubblico ministero ha iscritto, nel registro delle notizie di reato, il nome della persona cui il reato è attribuito, senza che al G.i.p. sia consentito stabilire una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 789 del 10 marzo 1992
«Sussiste nullità dell'ordinanza applicativa di misura cautelare, per violazione dell'art. 292, comma secondo, lett. c) c.p.p., quando detta ordinanza non contenga l'esposizione delle ragioni sulla base delle quali gli indizi (che devono essere...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 357 del 28 febbraio 1992
«Sussiste nullità dell'ordinanza applicativa di misura cautelare, per violazione dell'art. 292 comma primo, lett. d) e c) c.p.p. quando dal testo di detta ordinanza non sia possibile desumere con sufficiente chiarezza quali siano i fatti specifici...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6489 del 28 dicembre 1999
«Una volta ritenuta, in sede di riesame, la carenza del quadro indiziario, il tribunale non può sottoporre a termine l'efficacia della misura cautelare, imponendo all'inquirente il compimento di ulteriori atti di indagine, in quanto tale procedura...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4428 del 23 ottobre 1999
«In tema di impugnazione di misure cautelari, non sussiste interesse dell'indagato all'osservanza della norma che impone la indicazione del termine nell'ordinanza impositiva della suddetta misura (quando essa è finalizzata a garantire...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1734 del 24 giugno 1997
«Anche nel giudizio di appello contro le ordinanze in materia di misure cautelari personali, disciplinato dall'art. 310 c.p.p., deve trovare applicazione la regola stabilita dall'art. 291, comma 1 bis, stesso codice, che riconosce al giudice, nel...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4610 del 11 gennaio 1993
«Nel caso in cui il Gip, richiesto della revoca o della sostituzione della misura cautelare applicata, ritenga di doverla invece mantenere per esigenze cautelari diverse da quelle individuate con la prima ordinanza, deve, nell'emanare il nuovo...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3344 del 3 novembre 1992
«Il P.M. che abbia richiesto una misura per plurime esigenze cautelari ha interesse ad impugnare l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari che abbia adottato la richiesta misura soltanto per ragioni concernenti la prova, con fissazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 554 del 31 marzo 1992
«Alla stregua del principio fissato dall'art. 309 comma nono c.p.p., secondo cui il tribunale del riesame può confermare l'ordinanza applicativa di misura cautelare anche per ragioni diverse da quelle indicate nella motivazione di detta ordinanza,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1696 del 17 giugno 1994
«Ai fini della validità dell'ordinanza emessa da un giudice collegiale - anche per il nuovo codice di rito - è sufficiente che il provvedimento sia sottoscritto dal presidente e dall'estensore, ponendo l'art. 546, comma 2, c.p.p. un principio di...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4325 del 6 dicembre 1996
«All'effetto interamente devolutivo che caratterizza l'impugnazione per riesame consegue che il giudice, al quale è conferito il potere di annullare, riformare o confermare il provvedimento impugnato anche per ragioni diverse da quelle indicate...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4779 del 9 gennaio 1998
«Non costituisce violazione dell'art. 292, commi secondo e terzo, c.p.p., la mancata indicazione delle generalità dell'imputato nella epigrafe della ordinanza applicativa di misura cautelare quando il nome e cognome del medesimo sono contenuti...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7452 del 18 febbraio 2008
«Non è viziata da nullità l'ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere priva dell'indicazione delle norme di legge violate e della descrizione sommaria del fatto, qualora la carenza di detti elementi sia compensata dal giudice nel...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 4019 del 17 dicembre 1999
«In tema di ordinanza cautelare, la disposizione che sancisce la nullità del provvedimento per la mancata valutazione degli elementi a carico e a favore dell'imputato (o indagato), va interpretata nel senso che tali elementi devono intendersi...»