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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4305 del 22 agosto 1995
«L'eventuale nullità dell'interrogatorio avvenuto in occasione della convalida dell'arresto per difetto di notifica al difensore non comporta la nullità dell'ordinanza che dispone la misura della custodia cautelare in carcere la quale perde...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28110 del 16 luglio 2007
«Ai fini del ripristino della misura coercitiva della custodia cautelare divenuta inefficace per omesso interrogatorio nei termini di legge, l'art. 302 c.p.p. esige unicamente che il titolo originario caducato non sia più operante al momento...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1864 del 15 ottobre 1993
«Nel caso di inefficacia dell'ordinanza di custodia cautelare per omesso interrogatorio dell'indagato nei termini, il giudice, nell'emettere un successivo provvedimento, ha l'obbligo sia di riconsiderare la sussistenza degli indizi e delle esigenze...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1138 del 8 maggio 2000
«Dopo che la misura cautelare personale sia divenuta inefficace per motivi di forma, se il giudice intende reiterare il provvedimento sulla base degli stessi presupposti, deve, preventivamente, procedere a nuovo interrogatorio dell'imputato, stante...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 7922 del 29 febbraio 2012
«Ai fini del ripristino della misura coercitiva della custodia cautelare divenuta inefficace per omesso interrogatorio nei termini di legge, non occorre che quest'ultimo avvenga con l'indagato libero, esigendo l'art. 302 cod. proc. pen. unicamente...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 3245 del 1 febbraio 2000
«Il principio di cui all'art. 302 c.p.p., secondo cui la custodia cautelare perde immediatamente efficacia se il giudice non procede all'interrogatorio entro il termine previsto dall'art. 294 c.p.p., e secondo cui non è consentito disporre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9037 del 7 settembre 1991
«...la cessazione dell'efficacia della custodia cautelare — disposta nella fase delle indagini preliminari a norma dell'art. 302 nuovo c.p.p. — per omesso interrogatorio dell'imputato nei termini di cui all'art. 294, comma primo stesso codice.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1550 del 13 aprile 1996
«L'ordinanza con la quale viene nuovamente applicata la custodia cautelare che abbia perduto efficacia a norma dell'art. 302 c.p.p. è del tutto autonoma rispetto alla precedente, essendo prescritta una nuova valutazione delle condizioni indicate...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3719 del 12 settembre 1994
«Ai fini del ripristino della custodia cautelare, l'art. 302 c.p.p. non esige che l'interrogatorio avvenga a piede libero, ma che il titolo caducato non sia più operante, neppure di fatto, al momento dell'interrogatorio stesso e che il giudice,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 146 del 28 febbraio 1992
«La misura cautelare della custodia in carcere, divenuta inefficace per omesso interrogatorio della persona sottoposta alle indagini nel termine previsto dall'art. 294 c.p.p., può essere nuovamente adottata, su richiesta del pubblico ministero,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 33211 del 4 settembre 2001
«...della custodia cautelare, non determina alcuna invalidità di una successiva ordinanza di ripristino della stessa misura cautelare, la cui notificazione all'interessato venga ad impedire la già disposta, ma non ancora effettuata, scarcerazione.»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 30759 del 26 luglio 2012
«In tema di durata massima della custodia cautelare, nel computo del doppio del termine di fase della stessa custodia non si deve tenere conto dell'aumento fino a sei mesi previsto dall'art. 303, comma primo, lett. b), n. 3 bis cod. proc. pen.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34119 del 18 settembre 2001
«Il numero 3 bis dell'art. 303, comma 1, lett. b), c.p.p. (inserito dall'art. 2, comma 1, del D.L. 24 novembre 2000 n. 341, convertito, con modifiche, in legge 19 gennaio 2001 n. 4), nel disporre - dopo aver stabilito l'aumento fino a sei mesi dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 34786 del 8 settembre 2008
«I termini di durata della custodia cautelare, stabiliti per la fase che inizia con l'esecuzione della misura cautelare e che si conclude con il provvedimento che dispone il giudizio, non decorrono nuovamente nel caso in cui nella fase del giudizio...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 31338 del 19 agosto 2005
«Intervenuto, in sede di giudizio, il riconoscimento di una circostanza attenuante, esso non può operare retroattivamente ai fini della rideterminazione, in senso favorevole all'imputato, del termine di durata massima della custodia cautelare...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 16993 del 10 aprile 2003
«Ai fini dell'applicazione dell'istituto della scarcerazione per decorrenza dei termini (art. 303 c.p.p.), non è consentito detrarre - in virtù dell'interpretazione analogica dell'art. 657 c.p.p. che consente, a date condizioni, la fungibilità...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 3829 del 31 gennaio 2002
«Quando sia stata disposta la sospensione dei termini della custodia cautelare, l'aumento eccezionalmente previsto, per particolari categorie di reati, dall'art. 303, comma 1, lett. b) n. 3 bis c.p.p. non incide sulla determinazione della durata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 10487 del 12 marzo 2002
«La protrazione dei termini di durata massima della custodia cautelare prevista in un provvedimento legislativo modificativo delle norme precedentemente vigenti (nella specie: art. 2, comma 1, D.L. 24 novembre 2000, n. 341 conv. in L. 19 gennaio...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 41681 del 21 novembre 2001
«In tema di durata massima della custodia cautelare, la disposizione di cui all'art. 303, comma 1, lett. b), n. 3 bis c.p.p. - introdotta dal D.L. 24 novembre 2000, n. 341, convertito nella legge 19 gennaio 2001, n. 4 - consente, per i reati di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 34120 del 18 settembre 2001
«In tema di durata massima della custodia cautelare, allorché si versi nell'ipotesi prevista dall'art. 303, comma 1, lett. d), c.p.p. (termini riferibili al giudizio di cassazione), per impugnazione proposta esclusivamente dal pubblico ministero...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 32978 del 3 settembre 2001
«La specifica disciplina dettata, in materia di termini di durata massima della custodia cautelare, per la fase dell'eventuale giudizio abbreviato, dalla lett. b) bis del comma 1 dell'art. 303 c.p.p. (introdotta dall'art. 1, comma 1, lett. B, del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 29941 del 27 luglio 2001
«La sospensione dei termini di custodia cautelare, disposta ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., cessa di operare qualora sopravvenga una causa di sospensione del procedimento a tempo indeterminato, come si verifica nel caso di rimessione degli...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 2488 del 19 maggio 2000
«Ed infatti, una volta definita una delle fasi previste dal citato art. 303 comma 1, la durata della custodia cautelare in detta fase non espande i suoi effetti su quella successiva, che è governata da altro autonomo termine massimo, fermo restando...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1585 del 7 luglio 1992
«In tema di libertà personale, anche nei procedimenti che seguono il precedente rito sono applicabili i termini di durata della custodia cautelare di cui all'art. 2 D.L. 9 settembre 1991 n. 292 conv. nella L. 8 novembre 1991 n. 356 (che ha...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 375 del 13 gennaio 1998
«Il giudice procedente che ritenga doversi disporre la cessazione della custodia cautelare per intervenuto decorso dei relativi termini non è tenuto ad acquisire preventivamente il parere del pubblico ministero, mancando nel vigente codice di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 284 del 13 marzo 1997
«Invero, una volta definita una delle fasi previste dalle lett. a), b) e d) del citato comma primo dell'art. 303, la durata della custodia cautelare in detta fase sofferta non espande i suoi effetti sulla fase successiva, che è governata da altro...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 23016 del 17 maggio 2004
«In tema di durata della custodia cautelare, quando ha luogo il regresso del procedimento, ai fini del computo del doppio del termine di fase e del conseguente diritto alla scarcerazione dell'imputato detenuto, si deve tenere conto anche dei...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 28095 del 23 luglio 2002
«La norma dell'art. 303, comma 2 c.p.p. in tema di durata massima della custodia cautelare si applica a tutte le ipotesi di oggettiva regressione del procedimento ad una fase o un grado precedente, a prescindere dalla natura di “ordinanza” o...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 16133 del 2 maggio 2002
«Nel caso, previsto dall'art. 303, comma 2, c.p.p., di regresso del procedimento ad una fase o ad un grado precedenti, da cui consegue il decorso ex novo del relativo termine di durata massima della custodia cautelare, con il limite costituito dal...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3815 del 26 giugno 2000
«Nei casi di regresso del procedimento, il termine massimo di custodia cautelare può dirsi superato solo nel caso che la sua durata raggiunga il doppio dei termini di fase (comprese le eventuali sospensioni) o i termini complessivi previsti...»