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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14488 del 29 luglio 2004
«Nel caso di responsabilità del sanitario per il mancato esercizio del diritto all'interruzione della gravidanza nei casi previsti dalla legge 22 maggio 1978, n. 194, il danno risarcibile è rappresentato non solo da quello dipendente dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 13242 del 6 giugno 2007
«Il primo comma dell'art. 1227 c.c. concerne il concorso colposo del danneggiato nella produzione dell'evento che configura l'inadempimento, quindi la sua cooperazione attiva, mentre, nel secondo comma, il danno è eziologicamente imputabile al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15676 del 27 luglio 2005
«In tema di risarcimento del danno, quale conseguenza del fatto illecito altrui, è necessaria la dimostrazione, da parte del danneggiato, non solo della potenziale lesività del fatto altrui, ma che tale fatto è stato causa di un danno concreto....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7507 del 4 giugno 2001
«In contrapposizione all'art. 2043 c.c., che fa sorgere l'obbligo del risarcimento dalla commissione di un «fatto» doloso o colposo, il successivo art. 2055 considera, ai fini della solidarietà nel risarcimento stesso, il «fatto dannoso», sicché,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17940 del 25 novembre 2003
«Il danno lamentato da un soggetto per la mancata partecipazione ad alcune pubbliche gare per il conferimento del servizio di accertamento e riscossione dell'imposta comunale sulle pubblicità e dei diritti sulle pubbliche affissioni, a causa della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 26042 del 23 dicembre 2010
«In tema di nesso causale, esistono due momenti diversi del giudizio civile, costituito il primo dalla ricostruzione del fatto idoneo a fondare la responsabilità, per il quale la problematica causale, detta della causalità materiale o di fatto, è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12103 del 13 settembre 2000
«In tema di nesso di causalità ex art. 1223 c.c., tutti gli antecedenti in mancanza dei quali un evento dannoso non si sarebbe verificato debbono considerarsi sue cause, abbiano essi agito in via diretta e prossima o in via indiretta e remota,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5913 del 9 maggio 2000
«In tema di risarcibilità dei danni conseguiti da fatto illecito (o da inadempimento, nell'ipotesi di responsabilità contrattuale) il nesso di causalità va inteso in modo da ricomprendere nel risarcimento anche i danni indiretti e mediati che si...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11629 del 15 ottobre 1999
«In tema di risarcimento del danno, il rapporto tra comportamento ed evento e tra questo e il danno muta a seconda che il danno sia un elemento della fattispecie o un suo effetto e deve conseguentemente distinguersi il nesso che deve sussistere tra...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2009 del 6 marzo 1997
«L'ambito del danno risarcibile per inadempimento contrattuale è circoscritto dal criterio della cosiddetta regolarità causale, nel senso che sono risarcibili i danni diretti ed immediati, ed inoltre i danni mediati ed indiretti che rientrano nella...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1690 del 25 gennaio 2008
«Il danno patrimoniale futuro, nel caso di fatto illecito lesivo della persona, è da valutare su base prognostica ed il danneggiato, tra le prove, può avvalersi anche delle presunzioni semplici. Pertanto, provata la riduzione della capacità di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5832 del 24 maggio 1993
«In tema di liquidazione del danno da lucro cessante causato da invalidità permanente deve farsi riferimento al solo reddito di lavoro che è in diretto ed immediato rapporto di produzione rispetto all'attività lavorativa del danneggiato....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11616 del 26 ottobre 1992
«Il danno per inabilità permanente non coincide automaticamente con la proporzionale riduzione del reddito di lavoro percepito dal danneggiato ma deve essere in concreto accertato, anche per via presuntiva, sulla base della differenza tra i redditi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5675 del 11 giugno 1990
«Nel caso in cui un fatto illecito abbia causato l'invalidità permanente di un piccolo imprenditore che, oltre ad organizzare e dirigere la sua impresa, vi lavori personalmente, l'indennizzo dovuto a titolo di risarcimento del danno non va...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 442 del 22 gennaio 1982
«Il risarcimento del danno da invalidità parziale permanente decorre dal momento della cessazione della invalidità temporanea e non dall'epoca dell'incidente.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 564 del 13 gennaio 2005
«... nell'ipotesi di illecito determinante l'invalidità permanente di soggetto privo di reddito, in quanto non svolga attività lavorativa e frequenti un corso di studi, il danno da risarcire consiste nel minor guadagno che l'interessato realizzerà...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2335 del 16 febbraio 2001
«In materia di rapporto di causalità nella responsabilità extracontrattuale, in base ai principi di cui agli artt. 40 e 41 c.p., qualora le condizioni ambientali od i fattori naturali che caratterizzano la realtà fisica su cui incide il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1936 del 25 febbraio 1994
«In tema di risarcimento del danno da invalidità temporanea o permanente causata dalla circolazione di veicoli a motore, l'art. 4 D.L. 23 dicembre 1976 n. 857, conv. in L. 26 febbraio 1977 n. 39, assume le risultanze delle dichiarazioni fiscali...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11007 del 14 luglio 2003
«In una causa di risarcimento danni da incidente stradale, le dichiarazioni dei redditi hanno efficacia probatoria privilegiata, ai sensi dell'art. 4 della legge 26 febbraio 1977, n. 39, soltanto quando ricorrano due condizioni: a) oggetto del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 489 del 20 gennaio 1999
«Quando la persona danneggiata muoia nel corso del giudizio di liquidazione del danno per causa sopravvenuta ed indipendente dal fatto lesivo di cui il convenuto è chiamato a rispondere, la determinazione del danno biologico e patrimoniale in senso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8970 del 10 settembre 1998
«Il bene «salute» ed il bene «vita» costituiscono beni distinti e tutelati in forma distinta. Mentre infatti il primo ammette una forma di tutela risarcitoria, il secondo no, in quanto, essendo strettamente connesso alla persona del suo titolare,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 844 del 16 gennaio 2007
«L'obbligo di risarcimento del danno da fatto illecito contrattuale o extracontrattuale ha per oggetto l'integrale reintegrazione del patrimonio del danneggiato; pertanto, nella domanda di risarcimento del danno deve ritenersi implicitamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4816 del 4 settembre 1982
«Poiché il risarcimento del danno da inadempienza contrattuale tende a ristabilire l'equilibrio economico turbato, mettendo il creditore nella stessa situazione economica nella quale si sarebbe trovato se l'inadempienza non si fosse verificata,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22347 del 24 ottobre 2007
«Nei debiti di valore i cosiddetti interessi compensativi costituiscono una mera modalità liquidatoria del danno causato dal ritardato pagamento dell'equivalente monetario attuale della somma dovuta all'epoca dell'evento lesivo. Tale danno sussiste...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2654 del 9 febbraio 2005
«Il principio secondo cui gli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo risarcitorio decorrono dalla data in cui il danno si è verificato è sì applicabile soltanto in tema di responsabilità extracontrattuale da fatto illecito (in quanto il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1384 del 4 febbraio 1993
«Gli interessi compensativi sulle somme liquidate a titolo di risarcimento del danno non patrimoniale (cosa come per quello patrimoniale) decorrono dal giorno in cui il fatto illecito si è verificato, secondo i principi generali in materia di cui...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1175 del 24 aprile 1974
«Gli interessi sulle somme liquidate a titolo di danni causati da fatto illecito hanno natura compensativa, e non moratoria, per cui decorrono non dalla costituzione in mora, ma dalla data in cui l'evento ebbe a verificarsi. Soltanto nell'ipotesi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 883 del 25 gennaio 2002
«In tema di responsabilità extracontrattuale da fatto illecito, sulla somma riconosciuta al danneggiato a titolo di risarcimento deve essere considerato, in sede di liquidazione, oltre alla svalutazione (che ha la funzione di ripristinare la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15822 del 28 luglio 2005
«In tema di liquidazione del danno alla persona, qualora la vittima dell'illecito, a causa dell'invalidità dallo stesso derivata, abbia perduto in tutto o in parte il proprio reddito da lavoro e la prospettiva di futuri guadagni, ma abbia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 26226 del 15 dicembre 2009
«In tema di obbligazione avente ad oggetto il pagamento degli interessi sulle somme di denaro liquidate a titolo risarcitorio per responsabilità contrattuale, la decorrenza di detti interessi, benché in generale muova dalla data della domanda...»