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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2560 del 2 ottobre 1974
«L'ipotesi di omessa chiamata testamentaria del legittimario all'eredità, in relazione alla quale si profila l'azione generale di cui all'art. 554 c.c., e l'altra ipotesi nella quale il testatore abbia operato una divisione attribuendo al...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 24866 del 23 novembre 2006
«In presenza di donazioni di diversi importi di danaro fatte in vita dal de cuius ad alcuni degli eredi, va effettuata la collazione ereditaria delle somme rispettivamente ricevute, senza che possa operarsi tra gli stessi una sorta di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 15131 del 18 luglio 2005
«In presenza di donazioni fatte in vita dal de cuius la collazione ereditaria — in entrambe le forme previste dalla legge, per conferimento del bene in natura ovvero per imputazione — è uno strumento giuridico volto alla formazione della massa...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12477 del 7 luglio 2004
«Il mantenimento del figlio maggiorenne convivente è da escludere quando quest'ultimo, ancorché allo stato non autosufficiente economicamente, abbia in passato espletato attività lavorativa, così dimostrando il raggiungimento di un'adeguata...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5888 del 27 novembre 1985
«L'aggiunta del modus non snatura l'essenza della donazione, non potendo assegnarsi ad esso la funzione di corrispettivo, con la sussunzione della donazione modale nella categoria dei contratti a titolo oneroso, ma comporta che la liberalità, che...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4381 del 4 agosto 1982
«Il donante ha solo il potere di dispensare il donatario dalla collazione, ma non può in alcun modo vincolare la sua scelta, qualora egli sia tenuto alla collazione, di conferire in natura il bene (immobile) ricevuto ovvero di attuare la collazione...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2453 del 28 giugno 1976
«I beni che i coeredi non donatari possono prelevare dalla massa ereditaria, a seguito della collazione per imputazione effettuata dai coeredi donatari, devono essere stimati per il valore che avevano al tempo dell'apertura della successione - e...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3935 del 25 novembre 1975
«La collazione presuppone l'esistenza di una comunione ereditaria e, quindi, di un asse da dividere mentre, se l'asse sia stato esaurito con donazioni o con legati, o con gli uni e con gli altri insieme, sì che manchi un relictum , non vi è luogo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2752 del 7 maggio 1984
«La dispensa dalla collazione, contenuta in una donazione, ha natura di clausola contrattuale, e come tale non può essere eliminata ex post per volontà dell'uno o dell'altro contraente; essa, tuttavia, non urta contro il divieto di patti...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 278 del 13 gennaio 1984
«Con riguardo alla donazione che il de cuius abbia fatto in vita in favore di uno dei propri eredi, la dispensa dalla collazione, che si traduce, con svantaggio degli altri eredi, nell'esonero del donatario dal conferimento del donatum in sede...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3045 del 13 settembre 1975
«In tema di collazione fra figli legittimi, il diritto del donatario di trattenere i beni donatigli fino a concorrenza della quota disponibile, previsto dall'art. 737 secondo comma c.c., sussiste solo nel caso di dispensa espressa o tacita alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 913 del 1 aprile 1974
«La dispensa dalla collazione del bene donato in vita dal de cuius ad un proprio discendente attribuisce il bene stesso al donatario, nell'ipotesi in cui questi concorra alla successione con altri discendenti del de cuius , fino alla concorrenza...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1987 del 5 giugno 1969
«La collazione non annulla ex tunc la donazione, sicché il donatario non deve restituire quanto medio tempore abbia goduto del bene donato; ma soltanto conferire il bene o il suo valore alla massa dividenda nello stato in cui si trova al tempo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 502 del 15 gennaio 2003
«Mentre con l'interposizione reale colui che acquista il Diritto (interposto), in esecuzione di accordi interni con il terzo (interponente), è tenuto ritrasferirgli il diritto, nella donazione indiretta realizzata attraverso la vendita del bene...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 25473 del 16 dicembre 2010
«La collazione per imputazione dell'immobile donato in nuda proprietà con riserva di usufrutto va effettuata con riferimento al valore corrispondente alla piena proprietà come acquisita dal donatario all'epoca di apertura della successione, sia...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 17878 del 24 novembre 2003
«In tema di divisione ereditaria ed in ipotesi di determinazione dell'eventuale lesione della quota di legittima, la stima del valore dei beni da riunire fittiziamente va compiuta con riferimento allo stato di fatto e di diritto esistente alla data...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 645 del 17 gennaio 2003
«In tema di divisione ereditaria ed in ipotesi di collazione di immobili per imputazione, ai fini della determinazione delle quote spettanti a ciascuno degli eredi, il valore dei beni donati dal de cuius dev'essere calcolato con riferimento alla...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2163 del 27 febbraio 1998
«La collazione per imputazione costituisce una fictio iuris per effetto della quale il coerede, che, a seguito di donazione operata in vita dal de cuius , abbia già anticipatamente ricevuto una parte dei beni a lui altrimenti destinati solo con...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1159 del 1 febbraio 1995
«In tema di divisione ereditaria e nel caso di collazione di immobile per imputazione l'equivalente pecuniario del valore del bene deve essere determinato con riferimento alla sua consistenza al tempo di apertura della successione (art. 747 c.c.),...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 649 del 23 gennaio 1991
«In tema di collazione ereditaria, fra i miglioramenti apportati all'immobile dal donatario, che, a norma dell'art. 748 c.c., debbono essere detratti dal valore dell'immobile (sicché di essi non può tenersi conto nella riunione fittizia), deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4009 del 18 giugno 1981
«In tema di collazione della divisione ereditaria, l'art. 748 c.c., il quale prevede, in favore del donatario, la deduzione, oltre che delle spese straordinarie, delle migliorie, nei limiti del loro valore al tempo dell'aperta successione, opera...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2621 del 5 ottobre 1974
«Il disposto dell'art. 748 c.c., secondo cui, agli effetti della collazione, si deve dedurre in tutti i casi a favore del donatario il valore delle migliorie apportate al fondo, nei limiti del loro valore al tempo dell'aperta successione, è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18054 del 8 settembre 2004
«In tema di successioni mortis causa la collazione del denaro si attua naturalmente per imputazione, sul presupposto necessario che si sia in precedenza proceduto ad un'operazione di divisione dell'asse ereditario, realizzandosi l'imputazione,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 836 del 26 marzo 1973
«La collazione per imputazione è il modo normale della collazione delle donazioni di denaro tanto secondo l'art. 1025 del c.c. del 1865, quanto secondo l'art. 751 del c.c. vigente, mentre ha carattere eccezionale la collazione reale, la quale può...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 24792 del 8 ottobre 2008
«In caso di cessione della locazione o di sublocazione, il locatore, che non abbia liberato il cedente e che pretenda l'adempimento degli obblighi contrattuali non adempiuti dal cessionario o dal subconduttore, può agire direttamente contro il solo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 20338 del 27 settembre 2007
«Il fatto che, ai sensi dell'art. 752 c.c., i coeredi «contribuiscono tra loro al pagamento dei debiti e pesi ereditari in proporzione delle quote ereditarie...» e che, ai sensi dell'art. 754 c.c., ciascuno è tenuto verso i creditori in proporzione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13953 del 30 giugno 2005
«In tema di ripartizione dei debiti ereditari, l'art. 752 c.c. concerne solamente i rapporti tra coeredi, e non è pertanto invocabile dai creditori del de cuius per i quali trova viceversa applicazione l'art. 754 c.c., in base al quale essi...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14063 del 25 ottobre 2000
«L'art. 752 c.c. prevede che i coeredi contribuiscano fra loro al pagamento dei debiti ereditari, in proporzione delle loro quote ereditarie, salvo che il testatore abbia disposto diversamente. Ne deriva che in mancanza di un patto con cui il de...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4155 del 17 ottobre 1989
«Gli eredi del condebitore solidale rispondono del debito del de cuius in proporzione delle rispettive quote senza vincolo di solidarietà.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3789 del 22 giugno 1982
«Con riguardo a debito ereditario, la pronuncia di condanna generica «in solido» a carico degli eredi non trova ostacolo nel principio fissato dall'art. 752 c.c., sulla ripartizione del debito medesimo fra gli eredi in proporzione delle quote, in...»