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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 5050 del 31 gennaio 2013
«Nel caso di emissione nei confronti di un imputato di più ordinanze le quali dispongano la medesima misura cautelare per fatti diversi, tra i quali non sussiste la connessione prevista dall'art. 297, comma terzo, c.p.p., la regola della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4742 del 31 gennaio 2014
«L'impugnazione tardiva di un provvedimento notificato ex art. 159 c.p.p. impone al giudice investito del gravame di verificare, prima di dichiarare l'inammissibilità, la regolare emissione del decreto di irreperibilità, accertando la completezza...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3598 del 26 gennaio 2015
«n tema di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari in luogo pubblico di cura, ai sensi dell'art. 284, comma primo, cod. proc. pen., grava esclusivamente sul giudice l'obbligo di indicare espressamente, nel provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 2085 del 24 maggio 1993
«La norma di cui all'art. 644 c.p. (usura) non fornisce alcuna precisazione sulla natura usuraria degli interessi e degli altri vantaggi pattuiti come corrispettivo della prestazione, limitandosi a richiedere tautologicamente che essi siano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3946 del 4 novembre 1994
«La nullità di un atto (nella specie, atto di polizia giudiziaria nullo per omesso avviso all'indagato di farsi assistere da un difensore di fiducia in occasione di prelievo del guanto di paraffina) rende invalidi gli atti consecutivi che dipendono...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 440 del 30 marzo 1995
«In materia di misure cautelari personali, è nulla, per mancanza di motivazione, l'ordinanza che, sulla richiesta dell'indagato di sostituzione della custodia in carcere con gli arresti domiciliari presso la propria abitazione disponga gli arresti...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2562 del 18 luglio 1996
«In tema di revisione per prove nuove devono intendersi quelle che, se anche preesistenti alla sentenza di condanna, risultanti o meno dagli atti, non hanno formato oggetto di valutazione, espressa o implicita, da parte del giudice investito della...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 4147 del 10 gennaio 1996
«Deve ritenersi consentito il ricorso per cassazione avverso il provvedimento di archiviazione tutte le volte che, pur in presenza di opposizione, detta archiviazione venga disposta de plano al di fuori dei casi previsti nel secondo comma dell'art....»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1933 del 22 maggio 1997
«In tanto è possibile presumere le finalità tipiche del sequestro probatorio — sicché l'autorità giudiziaria procedente ha il solo onere di giustificare la qualificazione giuridica di corpo di reato della res appresa — in quanto il provvedimento...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11484 del 15 dicembre 1997
«Con riferimento al delitto di rifiuto di atti d'ufficio previsto dal comma secondo dell'art. 328 c.p., il richiedente può rinunciare, per qualunque ragione, alla richiesta di compimento dell'atto o alla sola risposta, in forma espressa o per...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 944 del 28 gennaio 2000
«Il provvedimento di sequestro dei beni del coniuge obbligato all'assegno di mantenimento di cui all'art. 156 comma sesto c.c., che può essere revocato, anche ad opera del giudice di appello, per la sopravvenienza di giustificati motivi (art. 156...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 10838 del 14 marzo 2007
«Ai fini dell'operatività della confisca per equivalente prevista dall'art. 322 ter c.p., e, di riflesso, della possibilità di adozione di un provvedimento di sequestro preventivo dei beni che possono formarne oggetto, il requisito costituito dalla...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1410 del 29 aprile 1986
«Nella materia prevista dall'art. 635 cod. proc. pen. rientrano il riesame della pericolosità sociale, la revoca della misura di sicurezza, la fissazione di una diversa data iniziale e, quindi, finale del periodo minimo di una misura di sicurezza;...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 4 del 23 aprile 1993
«Il controllo del giudice del riesame non può investire, in relazione alle misure cautelari reali, la concreta fondatezza di un'accusa, ma deve limitarsi all'astratta possibilità di sussumere il fatto attribuito ad un soggetto in una determinata...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 1 del 7 luglio 1993
«Un provvedimento di custodia cautelare in carcere emesso da più giudici per le indagini preliminari appartenenti allo stesso ufficio e, quindi, tutti egualmente competenti, costituisce non un atto collegiale ma un atto congiunto, processualmente...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 206 del 8 marzo 1994
«In tema di proroga dei termini di custodia cautelare richiesta dal P.M. ai sensi del secondo comma dell'art. 305 c.p.p., nel caso in cui l'indagato sia assistito da due difensori, l'omesso avviso della richiesta di proroga ad uno dei difensori non...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 16 maggio 1995
«In tema di pubblicazioni e spettacoli osceni (artt. 528 c.p.), è legittimo il provvedimento di sequestro probatorio di un carico di videocassette pornografiche destinate al commercio qualora, in considerazione della natura di reato di pericolo...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 5 del 8 maggio 1996
«Nel giudizio di rinvio conseguente all'annullamento di un provvedimento del tribunale del riesame da parte della Corte di cassazione, non è applicabile la disposizione di cui all'art. 309, decimo comma, c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4745 del 30 novembre 1994
«La circostanza che sia inammissibile il ricorso per cassazione avverso provvedimento del pubblico ministero emesso in sede esecutiva non può comportare che esso venga qualificato come incidente d'esecuzione, con trasmissione degli atti al giudice...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 839 del 21 marzo 1996
«A seguito della richiesta del P.M. di rinvio a giudizio dell'imputato, il giudice per le indagini preliminari può adottare la declaratoria di determinate cause di non punibilità a norma dell'art. 129 c.p.p., ma ciò non può fare con...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 6 del 3 luglio 1996
«L'inosservanza del termine per la notifica dell'avviso dell'udienza di riesame, di cui all'ottavo comma dell'art. 309 c.p.p., integra una nullità di ordine generale a norma dell'art. 178, primo comma, lett. c), c.p.p., che si propaga, ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 7 del 3 luglio 1996
«La disposizione di cui al decimo comma dell'art. 309 c.p.p., secondo la quale l'ordinanza che dispone la misura coercitiva perde immediatamente efficacia se la decisione sulla richiesta di riesame non interviene entro il termine prescritto, deve...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1506 del 20 maggio 1997
«In materia di riesame del decreto di sequestro (art. 257 c.p.p.), ed in relazione al procedimento di cui all'art. 324 c.p.p. (che al terzo comma prevede la trasmissione al tribunale, da parte dell'autorità giudiziaria procedente, degli atti su cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3890 del 1 luglio 1999
«La determinazione della posizione esecutiva di un soggetto nei cui confronti siano state pronunciate più sentenze di condanna deve essere necessariamente unitaria e far capo, quindi, a un unico giudico, da individuare sulla base dei criteri...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1 del 19 agosto 1999
«Nel giudizio di rinvio il difensore che, con la sentenza annullata, abbia ottenuto il provvedimento di distrazione delle spese, essendo personalmente obbligato alla restituzione, è passivamente legittimato per la domanda di ripetizione d'indebito...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 12 del 23 giugno 2000
«In tema di controllo sulla motivazione, alla Corte di cassazione è normativamente preclusa la possibilità non solo di sovrapporre la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta nei precedenti gradi, ma anche di saggiare la...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 3 del 29 febbraio 2000
«Poiché il diritto di proporre ricorso per cassazione avverso le decisioni emesse dal tribunale in sede di appello o di riesame dei provvedimenti che dispongono misure cautelari personali spetta sia al pubblico ministero presso il predetto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6049 del 17 giugno 1998
«Qualora il fatto illecito sia considerato dalla legge come reato e questo sia estinto per amnistia, il termine di prescrizione biennale di cui all'art. 2947, comma 3, decorre dalla data di entrata in vigore del decreto concessivo di amnistia e non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22751 del 4 ottobre 2013
«Qualora il procedimento cautelare "ante causam" si concluda con un'ordinanza che dichiari cessata la materia del contendere, in tale provvedimento non va fissato il termine perentorio per l'inizio del giudizio di merito né si applica comunque il...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5607 del 14 febbraio 2012
«È inammissibile per difetto di legittimazione il ricorso per cassazione proposto dagli eredi dell'imputato deceduto successivamente al provvedimento impugnato.»