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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 787 del 15 gennaio 2013
«Posto che l'esercizio, da parte del curatore, della facoltà di scelta tra lo scioglimento od il subingresso nel contratto preliminare di vendita, ai sensi dell'art. 72 legge fall. (nel testo, vigente "ratione temporis", anteriore alle modifiche...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 19035 del 3 settembre 2010
«L'esercizio da parte del curatore della facoltà di scelta tra lo scioglimento o il subingresso nel contratto preliminare di vendita pendente, ai sensi dell'art. 72 legge fall. (nel testo, vigente "ratione temporis", anteriore alle modifiche...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 29903 del 21 agosto 2002
«In tema di sequestro disposto dall'autorità giudiziaria, la motivazione richiesta dall'art. 253, comma 1 c.p.p. impone che nel decreto vi sia l'enunciazione del fatto di reato per cui si procede, di cui siano indicati, sia pure sommariamente, gli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 17780 del 22 novembre 2003
«Per la qualificazione come ordinanza o come sentenza di un provvedimento del giudice civile, anche in composizione monocratica ai sensi dell'art. 281 bis c.p.c., ai fini della sua impugnabilità, è necessario ricorrere al criterio del contenuto e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1105 del 29 gennaio 1993
«La sentenza di secondo grado che definendo il giudizio di appello avverso una sentenza non definitiva di primo grado esaurisca la fase del giudizio pronunciando su tutte le questioni in essa proposte è da considerare come definitiva e non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16737 del 29 luglio 2011
«L'anticipazione in via provvisoria, ai fini esecutivi, degli effetti discendenti da statuizioni condannatorie contenute in sentenze costitutive, non è consentita, essendo necessario il passaggio in giudicato, soltanto nei casi in cui la...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9236 del 12 luglio 2000
«La condanna alle spese di giudizio contenuta nella sentenza di primo grado può costituire titolo esecutivo, a norma dell'art. 474 c.p.c., soltanto nel caso in cui essa risulti accessoria ad una sentenza di condanna dichiarata provvisoriamente...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1440 del 9 febbraio 2000
«Dalla esecutività per legge della sentenza di secondo grado deriva che la parte soccombente non ha interesse a dolersi con ricorso per cassazione, della mancata pronuncia, da parte del giudice di appello, sull'istanza di sospensione dell'efficacia...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 42210 del 28 ottobre 2004
«L'eccezionalità della normativa che disciplina la c.d. «attività di contrasto» prevista dall'art. 14 della legge 3 agosto 1998, n. 269, esclude che essa possa avere applicazione, per analogia, al di fuori dei casi espressamente previsti. Debbono,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4060 del 25 febbraio 2005
«La sospensione della provvisoria esecuzione della sentenza di primo grado che il giudice d'appello, ai sensi dell'art. 283 c.p.c., nel testo novellato dalla legge n. 353 del 1990 può disporre in presenza di «gravi motivi» è rimessa ad una...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 5950 del 14 marzo 2007
«In tema di procedimento di correzione di errori materiali, l'art. 288 c.p.c., nel disporre che le sentenze possono essere impugnate relativamente alle parti corrette nel termine ordinario decorrente dal giorno in cui è stata notificata l'ordinanza...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5903 del 18 gennaio 1999
«Ai fini dell'utilizzabilità dei risultati delle intercettazioni per l'emissione di una misura cautelare non è necessaria la trasmissione del verbale previsto dall'art. 268, comma primo, c.p.p., ma è sufficiente la trasmissione, con la richiesta...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 2737 del 24 gennaio 2006
«In tema di intercettazioni di conversazioni o comunicazioni telefoniche e di autorizzazione all'utilizzazione di impianti diversi da quelli in dotazione alla Procura della Repubblica, ai sensi dell'articolo 268, comma 3, c.p.p., la motivazione del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7321 del 27 giugno 1995
«In tema di concorso di persone nel reato, solo l'evento atipico - cioè il fatto eccezionale e del tutto imprevedibile, non una prospettazione meramente soggettiva di non passaggio al reato più grave - può escludere la responsabilità a titolo di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10609 del 30 aprile 2010
«L'art. 291, comma terzo, c.p.c. prevede che, rimasto inadempiuto l'ordine di rinnovazione della citazione, la causa sia cancellata dal ruolo senza esigere alcuna attività delle parti e che, una volta intervenuta la cancellazione, il processo si...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 30576 del 30 dicembre 2011
«L'ordinanza che dispone il tentativo di conciliazione, emessa dal giudice onorario aggregato a norma dell'art. 13, comma 2, della legge 22 luglio 1997, n. 276, deve essere comunicata alla parte contumace, non ostandovi la mancata inclusione...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9158 del 1 agosto 1992
«Il contumace, essendo ammesso in ogni tempo a sollevare tutte le difese e le eccezioni di rito e di merito che la legge non limiti, quanto all'esercizio delle facoltà di proporle, alla prima udienza, può eccepire anche quando si costituisca...»
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Cassazione civile, sentenza n. 3399 del 21 dicembre 1962
«Nello svolgimento del processo civile possono ricadere a beneficio o a danno delle parti solo quegli effetti che la legge assegna all'esatto o al mancato esercizio delle attività che incombono a carico delle parti stesse, e non anche delle...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12790 del 23 luglio 2012
«Nel caso di sospensione del processo per pregiudizialità, la parte del processo pregiudicato, quando non sia parte anche di quello pregiudicante, non ha alcun onere di attivarsi per accertarsi se quest'ultimo si sia concluso. Pertanto, incombe su...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 4394 del 10 maggio 1996
«Nessuna disposizione di legge prevede la nullità dell'atto di riassunzione di un giudizio sospeso, con ordinanza collegiale, per il solo fatto che esso sia diretto all'istruttore anziché al collegio, trattandosi di una mera violazione di norma...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 21517 del 20 settembre 2013
«La cancellazione della società dal registro delle imprese, determinandone l'estinzione, priva la società stessa della capacità di stare in giudizio; pertanto, qualora l'estinzione intervenga nella pendenza di un giudizio del quale la società è...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6400 del 25 giugno 1990
«Nel caso in cui la parte abbia dato facoltà di rappresentarla in giudizio a più difensori, senza obbligo di agire congiuntamente, la morte di uno di essi non comporta l'interruzione del processo a norma dell'art. 301 c.p.c. ma soltanto il venire...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 710 del 26 gennaio 1993
«Al reato di rissa, ed a quelli commessi nel corso di essa, non è applicabile la legittima difesa perché i corrisanti sono animati dall'intento reciproco di offendersi ed accettano la situazione di pericolo nella quale volontariamente si sono...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3790 del 27 ottobre 1994
«Agli effetti della legitimatio ad causam, del soggetto, convivente di fatto della vittima dell'azione omicidiale di un terzo, viene in considerazione non già il rapporto interno tra i conviventi, bensì l'aggressione che tale rapporto ha subito ad...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7249 del 24 luglio 1993
«Ai fini della ravvisabilità dell'aggravante di cui all'art. 61 n. 5 c.p., è sufficiente che la difesa sia semplicemente ostacolata, sicché sussiste tale aggravante allorquando la vittima venga colta di sorpresa mentre siede sola nello stretto...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 30060 del 12 settembre 2006
«È ammissibile l'impugnazione, pur irritualmente proposta presso la cancelleria del giudice ad quem (anziché presso la cancelleria del giudice che ha emesso il provvedimento impugnato, come disposto dall'articolo 582 c.p.p.), allorquando venga poi...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 38944 del 14 ottobre 2003
«L'opposizione della persona offesa alla richiesta di archiviazione non presenta natura di impugnazione, e dunque ad essa non si applica il capoverso dell'art. 582 c.p.p., che consente alle parti private ed ai difensori di depositare l'atto di...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 268 del 17 gennaio 1997
«L'appello proposto dal procuratore generale presso la corte di appello avverso una sentenza pretorile, pervenuto nella cancelleria della pretura dopo il termine di legge va dichiarato inammissibile né può rilevare il tempestivo deposito...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1456 del 8 febbraio 1994
«In tema di impugnazioni, l'acquiescenza è istituto di carattere generale che — pur occupandosene il codice di procedura penale a proposito del pubblico ministero — deve essere esteso anche alle parti private, per il carattere disponibile del...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7785 del 16 giugno 1999
«In base alla disposizione transitoria dettata dall'art. 3 della legge 19 gennaio 1999, n. 14, il procuratore generale presso la Corte di cassazione e l'imputato possono esercitare, entro il termine di cui al comma 4 dell'art. 585 c.p.p., la...»