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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 2852 del 12 giugno 2017
«...processo, che assume una valenza peculiare nel giudizio amministrativo caratterizzato dal rilievo dell'interesse pubblico in occasione del controllo sull'esercizio della funzione pubblica e che è infatti icasticamente richiamato dal comma 1.»
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Consiglio di Stato, Sez. II, sentenza n. 3217 del 20 maggio 2019
«Rilievo centrale, quindi, è assunto dal danno, del quale l'art. 30 del D.lgs 104/2010 prevede il risarcimento qualora sia ingiusto, sicché, nella sistematica dei rapporti di diritto pubblico, la lesione dell'interesse legittimo è condizione...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12640 del 13 maggio 2019
«Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario la controversia avente ad oggetto la domanda di risarcimento dei danni proposta dal privato che deduca la lesione del legittimo affidamento ingenerato da un comportamento inerte della P.A., non...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 1584 del 21 aprile 2016
«In sede di risarcimento dei danni nei confronti della P.A., la sussistenza del requisito della colpa della P.A. stessa non può essere dichiarata in base al solo dato oggettivo della illegittimità del provvedimento adottato o dell'illegittimo ed...»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 577 del 23 gennaio 2019
«...una garanzia avverso il mancato esercizio di potestà pubbliche discrezionali, dal quale non può prescindersi al fine di valutare la compatibilità con l'interesse pubblico di quello sostanziale dedotto dall'interessato. (Conferma Tar Marche, sez.»
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Cassazione civile, sentenza n. 2019 del 15 marzo 1985
«...inerenti al rapporto di lavoro dei dipendenti degli ospedali dei suddetti enti ecclesiastici esulano dalla giurisdizione esclusiva del giudice amministrativo in materia di pubblico impiego, e spettano alla cognizione del giudice ordinario.»
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Corte costituzionale, sentenza n. 301 del 29 settembre 2003
«Sono costituzionalmente illegittime, in riferimento a diversi parametri costituzionali, le norme che disciplinano le fondazioni bancarie previste: - dall'art. 11, c. 1, della legge 28 dicembre 2001, n. 448 (Disposizioni per la formazione del...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4460 del 2 settembre 2014
«...di volontà del tutore e autorizzazione del giudice tutelare, intenda rifiutare tale trattamento. (Nella specie, l'Amministrazione, nell'ambito di un pubblico servizio, si era contrapposta al privato, assumendo la veste autoritativa).»
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Consiglio di Stato, Sez. IV, sentenza n. 2638 del 15 giugno 2016
«È inammissibile la notifica del ricorso al controinteressato presso l'ufficio pubblico presso il quale presta servizio, non a mani proprie, ma con consegna dell'atto ad altra persona, pur se addetta all'ufficio stesso, atteso che la possibilità...»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 4218 del 25 luglio 2012
«...a Poste Italiane s.p.a. quale fornitore del servizio universale. Infatti, pur essendo stata introdotta la liberalizzazione dei servizi postali, tale servizio è stato riservato, per esigenze di ordine pubblico, esclusivamente a Poste Italiane...»
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Consiglio di Stato, Sez. III, sentenza n. 4490 del 26 ottobre 2016
«Se è vero che la proposizione del ricorso avverso l'aggiudicazione provvisoria di un appalto pubblico è una scelta, una volta che essa è compiuta sorge l'onere del controinteressato di difendersi (art. 42 D.Lgs. n. 104/2010, CPA) (Parziale riforma...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 7 del 30 gennaio 2014
«...selezione per la scelta del concessionario di un pubblico servizio locale di rilievo economico e a domanda individuale (come va considerata una iniziativa di partenariato pubblico-privato per la realizzazione di un programma di housing sociale).»
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Consiglio di Stato, Sez. V, sentenza n. 538 del 26 gennaio 2011
«Il termine legislativamente fissato per il deposito del ricorso presso la segreteria del giudice adito ha carattere perentorio in quanto, essendo espressione di un principio di ordine pubblico processuale, è sottratto alla disponibilità non solo...»
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Consiglio di Stato, Sez. Ad. Plen., sentenza n. 17 del 2 gennaio 2018
«Ai fini della tutela vincolistica archeologica basta che il complesso delle aree archeologiche risulti adeguatamente definito e che la misura adottata col vincolo appaia adeguata alla finalità di pubblico interesse cui esso...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3562 del 16 aprile 1996
«...di vendita al pubblico dei propri quadri sia sufficiente ad integrare la più ampia destinazione ad una fruizione pubblica, che conferisce natura imprenditoriale all’attività del locatore medesimo e legittima il diniego di rinnovazione).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 12711 del 19 giugno 2015
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, qualora il locatore, trattandosi di ente pubblico anche non economico, intenda adibire l’immobile all’esercizio di attività tendenti al conseguimento delle sue finalità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8380 del 27 luglio 1997
«L’art. 29 comma primo lett. b) della L. 27 luglio 1978 n. 392 in forza del quale può essere negato il rinnovo della locazione di immobili non abitativi alla prima scadenza quando il locatore sia un ente pubblico o di diritto pubblico che intenda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15752 del 13 dicembre 2000
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, qualora il locatore, trattandosi di ente pubblico anche non economico, intenda adibire l’immobile all’esercizio di attività tendenti al conseguimento delle sue finalità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14610 del 12 luglio 2005
«...che non era aperto all’affluenza diretta e immediata del pubblico, che in esso non era autorizzata l’attività di vendita, la quale non risultava neanche provata, in quanto gli scontrini fiscali venivano emessi in altro locale posto di fronte).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3592 del 16 febbraio 2010
«In tema di locazione di immobili urbani adibiti ad uso non abitativo, qualora il contratto abbia ad oggetto locali comunicanti ma aventi diversa destinazione commerciale (nella specie, magazzino e negozio), e il canone sia unico e indistinto, il...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9558 del 15 novembre 1994
«L’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale ex artt. 34 e 35 della legge sull’equo canone compete al conduttore dell’immobile adibito ad uso non abitativo soltanto quando l’attività di vendita al minuto con modalità che comportino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2086 del 13 febbraio 2002
«...aziendale, e cioè di un complesso strumentale di fattori materiali e personali che fungano da supporto indispensabile e non secondario del servizio di istruzione offerto al pubblico. (Nella specie, l’immobile locato era adibito a scuola di danza).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3895 del 1 aprile 1993
«...27 della citata legge n. 392, rientra, al pari delle altre attività indicate nell’art. 2195 c.c., fra quelle commerciali ed è, di per sè, finalizzata a fornire servizi al pubblico che all’uopo deve comunque necessariamente recarsi nell’immobile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10598 del 10 agosto 2000
«Le disposizioni della legge c.d. sull’equo canone che attribuiscono al conduttore di immobile adibito per uso diverso da quello di abitazione (artt. 35-38-69 legge 27 luglio 1978, n. 392) il diritto ad una indennità per la perdita dell’avviamento...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11865 del 23 novembre 1998
«L’art. 35 della legge n. 392 del 1978, nel riferirsi al requisito dei contatti diretti con il pubblico degli utenti e dei consumatori, postula che l’immobile sia adoperato come luogo aperto alla frequentazione diretta, senza intermediazione, e...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1304 del 15 marzo 1989
«L’art. 35 della L. n. 392 del 1978, stabilendo che l’indennità per la perdita dell’avviamento commerciale spetta al conduttore quando l’immobile sia adibito allo svolgimento delle attività tutelate di cui al precedente art. 27 ove comportino...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9881 del 12 novembre 1996
«...mesi da quando il locatore ha avuto conoscenza - ancorché desumendolo dall’esercizio del diritto di prelazione - del mutamento da attività di vendita all’ingrosso in quella a diretto contatto con il pubblico dei consumatori finali del prodotto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5268 del 12 giugno 1997
«...finali di un servizio (così dovendo intendersi il riferimento contenuto nell’art. 35 della legge 27 luglio 1978, n. 392 al «pubblico degli utenti e dei consumatori») rispetto al quale abbia rilievo la ubicazione del luogo in cui esso è prestato.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 790 del 24 gennaio 1992
«...di attività professionale, artigianale o commerciale, non trovano applicazione, per difetto dei relativi presupposti soggettivi, nella locazione conclusa con un ente pubblico non economico (nella specie, ENAPI) in veste di conduttore.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2893 del 26 febbraio 2003
«...27 della citata legge n. 392, rientra, al pari delle altre attività indicate nell’art. 2195 c.c., fra quelle commerciali ed è, di per sè, finalizzata a fornire servizi al pubblico che all’uopo deve comunque necessariamente recarsi nell’immobile.»