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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2072 del 20 febbraio 1993
«Con l'opposizione agli atti esecutivi (art. 617 c.p.c.) possono farsi valere non solo i vizi del procedimento di formazione dell'atto ma anche quelli dipendenti dalla violazione delle norme che ne disciplinano il contenuto sia in relazione alla...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2106 del 22 febbraio 1993
«Con l'ingiunzione di pagamento — dovendo questa avere ad oggetto, ai sensi dell'art. 633, primo comma, c.p.c., esclusivamente una somma liquida di denaro o una determinata quantità di cose fungibili o una cosa mobile determinata — il creditore non...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2542 del 2 marzo 1993
«L'art. 351 della L. 20 marzo 1865, n. 2248 all. F, che subordina il sequestro del prezzo di appalto delle opere pubbliche, durante la loro esecuzione, all'autorizzazione dell'autorità amministrativa da cui l'impresa dipende, deve ritenersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3379 del 22 marzo 1993
«L'omissione dell'avviso dell'espropriazione ai creditori che vantano sul bene espropriato un diritto di prelazione risultante dai pubblici registri (art. 498 c.p.c.) è causa di una pregiudizievole irregolarità denunciabile con l'opposizione agli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 4588 del 19 aprile 1993
«Quando la sentenza che, accogliendo la corrispondente domanda del creditore, abbia condannato il debitore di una somma di danaro al risarcimento del «maggior danno» (art. 1224 comma secondo c.c.) per la svalutazione monetaria maturata e maturanda...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4672 del 21 aprile 1993
«Il diritto del lavoratore al risarcimento dal danno per l'illegittima risoluzione anticipata del proprio rapporto di lavoro sorge (ancorché illiquido) alla data di tale anticipata risoluzione, sicché dalla stessa data devono decorrere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5028 del 29 aprile 1993
«La revoca, a seguito del giudizio di primo grado, del decreto ingiuntivo opposto non esclude che il creditore possa recuperare le spese sostenute per ottenere il provvedimento, allorché lo stesso risulti confermato nel successivo grado di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 679 del 20 gennaio 1993
«Nell'ipotesi in cui non sia riprodotta nel dispositivo della sentenza la statuizione, quantificata nella motivazione, relativa alla condanna al pagamento degli interessi legali, ai sensi dell'art. 429 c.p.c., in aggiunta alla rivalutazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7394 del 7 luglio 1993
«L'opposizione con la quale il debitore fa valere l'irregolarità del pignoramento di un credito, incorporato in un titolo di credito emesso da un terzo, perché eseguito con le forme del pignoramento presso terzi (art. 543 c.p.c.) anziché con quelle...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 7448 del 7 luglio 1993
«Nel giudizio di opposizione a decreto ingiuntivo, che nel sistema delineato dal codice di procedura civile, si atteggia come un procedimento il cui oggetto non è ristretto alla verifica delle condizioni di ammissibilità e di validità del decreto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7583 del 10 luglio 1993
«Ai fini del risarcimento del danno derivante dal licenziamento illegittimo, ai sensi dell'art. 18 L. n. 300 del 1970, dalle retribuzioni maturate nel periodo dal licenziamento alla sentenza di annullamento dello stesso deve essere detratto...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8724 del 16 agosto 1993
«L'avvocato che abbia espletato l'incarico ricevuto dal proprio cliente non è tenuto al rendimento del conto con il connesso onere del cliente di contestare specificamente le singole voci esposte nella parcella, essendo sufficiente una...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10333 del 2 dicembre 1994
«Non è configurabile un litisconsorzio necessario fra i soci di una società di fatto e la società stessa, atteso il carattere solidale delle obbligazioni assunte da tali soggetti, e pertanto, qualora siano stati convenuti in giudizio, assieme alla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1067 del 2 febbraio 1994
«Sono suscettibili di pignoramento, da parte del privato creditore del comune, le somme da questo incassate direttamente o per il tramite della propria esattoria, non rilevando in contrario né la potenziale destinazione delle somme medesime agli...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11177 del 27 dicembre 1994
«In tema di ripetizione dell'indebito oggettivo, la mora dell'accipiens, in quanto debitore di un'obbligazione pecuniaria, comporta anche l'applicabilità dell'art. 1224 c.c. Spetta perciò al solvens, oltre agli interessi legali sulla somma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1884 del 24 febbraio 1994
«L'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione rigetti l'istanza di assegnazione di un credito pignorato integra un atto del procedimento esecutivo contro il quale è reperibile l'opposizione agli atti esecutivi a norma dell'art. 617 c.p.c....»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2023 del 1 marzo 1994
«Nell'espropriazione forzata mobiliare, la vendita forzata a norma dell'art. 586 c.p.c., che è applicabile anche al caso del pegno e del privilegio speciale, comporta la purgazione del bene espropriato dai privilegi, di cui risulta gravato, con la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2145 del 5 marzo 1994
«Interessi e rivalutazione monetaria costituiscono, ai sensi dell'art. 429, terzo comma, c.p.c., parte essenziale del credito di lavoro, con la conseguenza che possono essere attribuiti ex officio nel giudizio intrapreso per la realizzazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 386 del 18 gennaio 1994
«L'ordinanza con la quale, in sede di conversione del pignoramento, il giudice dell'esecuzione determina, con le modalità di cui all'art. 495 c.p.c., l'entità della somma da versare in sostituzione delle cose pignorate è provvedimento che,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5259 del 30 maggio 1994
«In tema di espropriazione di crediti presso terzi, l'ordinanza con la quale il giudice dell'esecuzione rigetta l'istanza di assegnazione del credito sottoposto ad espropriazione, perché l'esecuzione forzata non poteva essere attuata nei confronti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5547 del 8 giugno 1994
«Nel giudizio di accertamento dell'obbligo del terzo (art. 548 c.p.c.) mentre al creditore spetta l'onere di provare il fatto costitutivo dell'obbligo del terzo, a quest'ultimo spetta l'onere di provare di aver estinto la sua obbligazione prima del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5721 del 13 giugno 1994
«Il debitore esecutato è legittimato alla proposizione di opposizione agli atti esecutivi nei soli casi in cui la denunciata deviazione dal suo modello dell'atto di cui trattasi si traduca in potenziale pregiudizio per il suo specifico interesse e...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6156 del 27 giugno 1994
«Nel caso di domanda inerente a rapporto obbligatorio, il problema della sussistenza o meno, in capo alla parte attrice, del credito allegato in giudizio, ove insorga esclusivamente per effetto di eccezione della parte convenuta, ancorché...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8090 del 5 ottobre 1994
«Il diritto al risarcimento del danno derivato dalla lesione del diritto alla salute soggiace, nonostante l'assolutezza di tale diritto (tutelato dall'art. 32 della Costituzione), al regime prescrizionale dei diritti di credito.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8462 del 17 ottobre 1994
«I contratti stipulati dal custode giudiziario, con o senza l'autorizzazione del giudice, non possono mai pregiudicare in nessun modo il diritto del proprietario a ricevere il bene nella condizione giuridica in cui è stato trasmesso dal suo diretto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8694 del 22 ottobre 1994
«In ipotesi di pignoramento presso terzi e di mancata o contestata dichiarazione di quest'ultimo, il conseguente giudizio di accertamento del credito del debitore esecutato (art. 548 c.p.c.) è devoluto alla competenza per materia del pretore in...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9623 del 15 novembre 1994
«Nell'espropriazione di crediti, il terzo debitore del debitore esecutato non è legittimato a far valere la non pignorabilità del bene – neanche sotto il profilo dell'esistenza di vincoli di destinazione, in caso di somme depositate presso istituto...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9705 del 17 novembre 1994
«Con riguardo a liquidazione coatta amministrativa di compagnia di assicurazione, il trattamento di favore riconosciuto al credito del lavoratore dipendente – per effetto della declaratoria d'incostituzionalità (Corte cost. sent. n. 204 del 1989)...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10371 del 3 ottobre 1995
«Nella determinazione della giusta retribuzione ex art. 36 Cost. del lavoratore assunto con contratto di formazione e lavoro, in assenza di qualsiasi espressa disposizione legislativa o contrattuale in materia, non può escludersi la legittimità del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1254 del 2 febbraio 1995
«In ipotesi di ritardato adempimento di un'obbligazione pecuniaria, gli interessi moratori e l'ulteriore risarcimento a norma dell'art. 1224, secondo comma, c.c. costituiscono distinte voci dello stesso danno, scaturenti da un unico fatto...»