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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1222 del 2 febbraio 1995
«Il giudice del merito ha il potere-dovere di qualificare giuridicamente la domanda sulla base dei fatti dedotti dalla parte, indipendentemente dall'esattezza del nomen iuris attribuitole nell'atto introduttivo e in genere delle prospettazioni...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1791 del 18 febbraio 1995
«Conseguentemente, l'omesso esame di un documento può dar luogo a vizio di omessa motivazione su un punto decisivo della controversia solo se il documento sia stato ritualmente prodotto in giudicato e cioè posto nella reale disponibilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1954 del 22 febbraio 1995
«Nella espropriazione forzata presso terzi l'assegnazione al creditore (pignorante o intervenuto) del bene pignorato può essere disposta solo in seguito ad una specifica istanza di quest'ultimo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 228 del 10 gennaio 1995
«La violazione o falsa applicazione di norme di diritto, che, ai sensi dell'art. 360 n. 3 c.p.c., ricorre nel caso di errata interpretazione o applicazione di una norma, non può essere denunciata in cassazione come vizio di omessa, insufficiente e...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2645 del 7 marzo 1995
«Con riguardo alla questione pregiudiziale in senso logico (o punto pregiudiziale) l'efficacia del giudicato copre, in ogni caso e pure in assenza di un'apposita richiesta, non soltanto la pronuncia finale ma anche l'accertamento che si presenta...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2719 del 8 marzo 1995
«Nel comodato di un immobile, stipulato senza la espressa fissazione di un termine, questo, mentre non è desumibile dalla generica destinazione che l'immobile può avere per sua propria natura, trattandosi di destinazione ad uso generico ed...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2859 del 11 marzo 1995
«...esame di punto decisivo della controversia e, perciò, a vizio della sentenza rilevante ai sensi dell'art. 360 comma primo n. 5 del codice di rito ove afferisca a circostanze suscettibili di indurre ad una decisione diversa da quella adottata.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 338 del 13 gennaio 1995
«La notifica della sentenza eseguita mediante il servizio postale deve considerarsi non avvenuta – con la conseguente impossibilità di far riferimento al termine breve ai fini della verifica della tempestività del ricorso per cassazione – ove...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 381 del 13 gennaio 1995
«Il mancato esame da parte del giudice del merito di elementi contrastanti con quelli posti a fondamento della decisione adottata, ovvero la mancata pronuncia su una istanza istruttoria, non integrano di per sé il vizio di omessa o insufficiente...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4299 del 15 aprile 1995
«In caso diverso, infatti, quando la cassazione avvenga per vizi di violazione di legge e per vizi relativi alla motivazione, essa non incide sul potere del giudice di rinvio, non solo di riesaminare i fatti oggetto di discussione nelle precedenti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4430 del 20 aprile 1995
«...ricorso proposto dal datore di lavoro, il lavoratore che aveva visto ripristinato il suo rapporto di lavoro per effetto delle pronunce di merito e che sarebbe cessato dal servizio per collocamento a riposo nelle more del giudizio di cassazione).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4562 del 22 aprile 1995
«...di tale strumento processuale, non suscettibile di sindacato in sede di legittimità, e che la mancata considerazione delle sue risultanze, da parte del giudice, non integra il vizio di omesso esame di un punto decisivo della controversia.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5068 del 10 maggio 1995
«...che la decisione del giudice d'appello sottoposta a revocazione era stata determinata non tanto dall'ipotizzato doloso impiego di un atto falso, quanto dalla proposizione nel suo ambito di una querela di falso viziata da difetti procedurali).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5748 del 25 maggio 1995
«Al fine di far valere, ex art. 360, n. 5, c.p.c., il vizio di omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia prospettati dalle parti o rilevabili d'ufficio, è necessario che il ricorrente indichi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6397 del 7 giugno 1995
«In sede di legittimità il motivo di ricorso con il quale si censuri per vizio di ultrapetizione l'argomento in sé superfluo che il giudice di appello, confermando la sentenza impugnata per ragioni di per sé sufficienti al rigetto del gravame,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6709 del 14 giugno 1995
«L'interesse a far valere il vizio radicale del nuovo provvedimento va verificato in concreto (in relazione, in particolare, alla esistenza o meno della volontà della controparte di avvalersi dell'atto) anche con riferimento ai normali mezzi di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 693 del 21 gennaio 1995
«...organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi, non si può concretare (con la conseguente inconfigurabilità della cosiddetta parasubordinazione ai sensi dell'art. 409, n. 3, c.p.c.) in una prestazione d'opera personale.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6977 del 19 giugno 1995
«La parte che deduca come mezzo di impugnazione per cassazione un vizio di motivazione della sentenza impugnata, da correlarsi alla mancata ammissione di incombenti istruttori da sé articolati, ha l'onere di indicare, nel ricorso, il momento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8210 del 27 luglio 1995
«In tema di decadenza del convenuto contumace dal diritto di impugnazione, per decorrenza del termine annuale stabilito dall'art. 327 c.p.c., qualora in esito all'indagine istituzionalmente riservata al giudice di merito, il cui apprezzamento non è...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8669 del 8 agosto 1995
«I vizi della suddetta dichiarazione, compreso quello derivante dalla mancanza della menzionata autorizzazione, che si riflettano sul provvedimento finale di assegnazione del credito devono essere fatti valere, a pena di preclusione, nelle forme...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 89 del 4 gennaio 1995
«Ai sensi dell'art. 230 bis cod. civ., la concreta collaborazione del partecipante all'impresa familiare - istituto la cui costituzione non può essere automatica, senza alcuna volontà degli interessati, ma al contrario, quando non avvenga mediante...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9105 del 29 agosto 1995
«Pertanto, in vista di detta finalità, le censure con le quali si deducono vizi di mera attività del primo giudice, non rientranti in alcuna delle ipotesi previste dagli artt. 353 e 354 c.p.c., hanno carattere strumentale e meramente subordinato...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10783 del 3 dicembre 1996
«...formale (quale, nella specie, la predisposizione del piano di risanamento), in quanto l'istanza, sanata dei vizi formali che l'inficiano, può essere ripresentata e deve essere riesaminata, senza che il precedente rigetto abbia effetto preclusivo.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 11323 del 18 dicembre 1996
«Il conducente di autoveicoli della polizia, dei vigili del fuoco o di ambulanze, il quale circoli per servizio urgente e con le «sirene» in funzione, è esonerato dall'osservanza di obblighi e divieti inerenti alla circolazione stradale, ma non dal...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1202 del 16 febbraio 1996
«La notificazione a militare in attività di servizio può eseguirsi anche a mezzo del servizio postale, in quanto l'art. 146 c.p.c. – secondo cui quando destinatario della notifica sia il militare, essa deve avvenire a mani proprie, osservate le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2131 del 14 marzo 1996
«L'art. 395 n. 5 c.p.c. – secondo cui l'impugnazione per revocazione è proponibile se la sentenza è contraria ad altra precedente avente tra le parti autorità di cosa giudicata, purché non abbia pronunciato sulla relativa eccezione – va...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2264 del 18 marzo 1996
«Il principio per cui la costituzione in giudizio della parte intimata, implicando il raggiungimento dello scopo della notificazione, ne sana i vizi con effetto ex tunc, si applica anche all'ipotesi in cui il vizio della notificazione derivi dalla...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2493 del 22 marzo 1996
«Il giudice di appello che dichiari la nullità della sentenza per la mancata interruzione (automatica) del processo a seguito della morte del procuratore, deve trattenere la causa e giudicare nel merito in virtù del principio della conversione dei...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 264 del 15 gennaio 1996
«Il rilascio della procura alla lite, che conferisce la rappresentanza tecnica in giudizio o ius postulandi, è soggetto alla legge italiana, con la conseguenza che è inefficace in Italia una procura alla lite rilasciata con scrittura privata priva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 408 del 19 gennaio 1996
«È inammissibile per difetto di interesse, non configurandosi al riguardo una situazione di soccombenza, il ricorso per cassazione proposto, sotto il profilo della violazione di legge o del difetto di motivazione, contro una sentenza che non...»