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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3562 del 1 ottobre 1996
«Il disposto di cui all'art. 568, comma quinto, seconda parte, secondo il quale, se l'impugnazione è proposta a un giudice incompetente, questi — previa, se del caso, corretta qualificazione della stessa — trasmette gli atti al giudice competente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4759 del 10 maggio 1996
«La lacuna di un indizio, consistente nella sua possibile alternativa attribuzione, non può essere colmata su basi meramente logiche. Pertanto, in caso di attribuzione alternativa di concorso materiale in furto, commesso da un terzo, a persona non...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4895 del 15 maggio 1996
«Le sentenze che possono dar luogo a conflitti di giurisdizione o di competenza a norma dell'art. 28 c.p.p., pur non essendo impugnabili, non si sottraggono all'ulteriore controllo giurisdizionale, perché, qualora diano concretamente luogo al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5291 del 24 gennaio 1996
«Il giudice per le indagini preliminari che non intenda accogliere la richiesta di archiviazione del P.M. deve fissare la data dell'udienza in camera di consiglio, dandone avviso al P.M., al sottoposto alle indagini, alla persona offesa e al...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5548 del 27 novembre 1996
«Non è configurabile la contravvenzione di cui all'art. 650 c.p. in caso di violazione di prescrizioni inerenti all'esecuzione di misure cautelari personali, potendo dar luogo la detta violazione unicamente alla conseguenza di ordine processuale...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5714 del 7 giugno 1996
«Per la configurabilità della contravvenzione di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone (art. 659 c.p.) è necessario che i rumori, gli schiamazzi e le altre fonti sonore indicate nella norma superino la normale tollerabilità ed...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6171 del 19 dicembre 1996
«Al fine della determinazione della competenza per territorio di un reato associativo, occorre far riferimento al luogo in cui ha sede la base ove si svolgono le attività di programmazione e di ideazione riguardanti l'associazione, essendo...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 9115 del 15 ottobre 1996
«In tema di estorsione, non esclude la consumazione del reato il fatto che la consegna del denaro da parte della vittima all'estorsore sia avvenuta sotto gli occhi delle forze dell'ordine preventivamente allertate ed appostate, le quali peraltro...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 11520 del 15 dicembre 1997
«Integra l'estremo oggettivo del reato di abuso di ufficio (art. 323 c.p., come modificato dalla L. 16 luglio 1997 n. 234), l'adozione di una delibera comunale che conclude ed approva una gara a trattativa privata dopo che i lavori siano già stati...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 1985 del 1 marzo 1997
«In tema di furto, qualora la condotta dell'agente riguardi una pluralità di cose di pertinenza dello stesso possessore e il ladro operi in un medesimo contesto temporale e spaziale, impossessandosi di una parte di esse e non riuscendo, per cause...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2237 del 28 giugno 1997
«Ai fini dell'osservanza del termine di cinque giorni entro il quale, ai sensi dell'art. 309, comma 5, c.p.p., deve aver luogo la «trasmissione degli atti» da parte dell'autorità giudiziaria procedente al tribunale del riesame, è sufficiente che...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2584 del 8 agosto 1997
«Ai fini della formulazione del giudizio prognostico di particolare complessità, richiesto per dar luogo alla sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare, ai sensi dell'art. 304, comma 2, c.p.p., deve ritenersi consentito al...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2603 del 27 agosto 1997
«In tema di correzione degli errori materiali, deve dichiararsi il non luogo a provvedere quando l'errore sulle generalità dell'imputato non sia contenuto nella sentenza, ma nell'estratto notificato a cura della cancelleria.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2626 del 18 marzo 1997
«Anche nel giudizio speciale di cui all'art. 444 c.p.p. (cosiddetto patteggiamento) il tempo necessario per la prescrizione dei reati va determinato con riguardo alla pena stabilita per il reato ritenuto in sentenza ed in particolare tenendo conto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 278 del 5 marzo 1997
«Deve ritenersi osservato il disposto di cui all'art. 309, comma quinto, c.p.p., nella parte in cui prescrive la trasmissione entro cinque giorni, da parte dell'autorità procedente al tribunale del riesame, degli atti a suo tempo presentati a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5521 del 28 novembre 1997
«L'unicità del disegno criminoso non è esclusa dalla natura contravvenzionale di alcuni reati (sempre che siano posti in essere con dolo) e va desunta di regola da elementi presuntivi e indiziari, tenendo conto, tra l'altro, delle modalità della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 5670 del 31 ottobre 1997
«La perdita di efficacia della misura cautelare, prevista dall'art. 309, comma decimo, c.p.p. per il caso, fra gli altri, in cui non abbia avuto luogo nei termini prescritti la trasmissione al tribunale del riesame degli atti a suo tempo presentati...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6396 del 11 dicembre 1997
«In tema di indulto (nella specie applicato ai sensi del D.P.R. 22 dicembre 1990 n. 394), ove nel termine previsto sia commesso un reato punibile, di per sé, nel minimo, con pena comportante la revoca del beneficio, quest'ultima opera pur quando,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6441 del 2 dicembre 1997
«In ottemperanza alla regola dettata dall'art. 2 del D.P.R. 23 dicembre 1990 n. 294, secondo cui sono condonate per intero le pene accessorie temporanee conseguenti a condanne per le quali sia applicato, anche solo in parte, l'indulto, ed avuto...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6448 del 11 dicembre 1997
«Non dà luogo ad incompatibilità, ai sensi dell'art. 34 c.p.p., il fatto che il giudice del dibattimento, in forza della c.d. «competenza accessoria», abbia, nella fase degli atti preliminari al giudizio apertasi con l'emissione del decreto di cui...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6796 del 4 febbraio 1997
«In tema di rogatorie all'estero, posto il principio fondamentale in base al quale la validità degli atti compiuti all'estero su rogatoria va riscontrata con riferimento alla legge del luogo, salvo unicamente l'eventuale contrasto con principi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6911 del 25 gennaio 1997
«Non può essere considerato abnorme — quale che sia, nel merito, la sua fondatezza — il provvedimento con il quale il giudice del dibattimento dichiari, in limine litis, la nullità del decreto che ha disposto il giudizio, ritenendo ravvisabile una...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 861 del 5 giugno 1997
«Allorché la causa di sospensione dei termini della custodia cautelare si basi sul dato oggettivo della complessità del dibattimento, non può farsi luogo al riconoscimento di posizioni differenziate, ed è pertanto irrilevante la circostanza che la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1379 del 19 maggio 1998
«In tema di ricusazione, qualora il giudice di merito abbia ritenuto la manifesta infondatezza dell'istanza ed abbia, conseguentemente, dichiarato l'inammissibilità con provvedimento adottato de plano, non sussiste l'interesse a proporre ricorso...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2368 del 24 febbraio 1998
«La indebita celebrazione del giudizio d'appello nelle forme di cui all'art. 599 c.p.p. anziché in quello dell'udienza pubblica dà luogo, per il combinato disposto di cui agli artt. 598 e 471, comma 1, c.p.p., ad una nullità da qualificarsi,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2631 del 27 febbraio 1998
«Nel caso di impugnazione dell'imputato su punti della decisione diversi da quello concernente l'affermazione di responsabilità non si forma, con riguardo a quest'ultimo, il giudicato (come invece avviene nel caso di annullamento con rinvio sempre...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 5752 del 18 febbraio 1998
«L'omissione dell'informazione di garanzia prima dell'adozione del decreto di sequestro, ovvero la mancata indicazione degli elementi di essa nello stesso decreto in caso di contestualità, comporta la nullità del provvedimento per violazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6529 del 3 giugno 1998
«L'effettuazione della notificazione (nella specie della richiesta di rinvio a giudizio) all'imputato che abbia eletto domicilio all'atto della scarcerazione, al domicilio risultato effettivo, invece che a mani del difensore a norma dell'art. 161,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6922 del 23 gennaio 1998
«Non dà luogo a nullità alcuna — non trovando, nella specie, applicazione il disposto di cui all'art. 292, comma 1, lett. e, c.p.p. — il fatto che l'ordinanza con la quale il tribunale ha deciso su appello in materia de libertate proposto ai sensi...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 8375 del 15 luglio 1998
«Perché si configuri il delitto di sequestro di persona a scopo di estorsione è sufficiente che il soggetto passivo subisca una limitazione della libertà personale, quali ne siano il grado e la durata, il luogo in cui avvenga e i mezzi usati per...»