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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1099 del 23 giugno 1993
«Avverso l'ordine di carcerazione di cui si deduce l'illegittimità è possibile proporre incidente di esecuzione innanzi al giudice all'uopo competente e non avanti al tribunale di sorveglianza, al quale è attribuita in modo tassativo la trattazione...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1541 del 14 agosto 1993
«Qualora l'imputato, giudicato in contumacia in primo grado, abbia con precedente atto di nomina del difensore conferito a quest'ultimo ogni più ampia facoltà di legge e, altresì, una procura speciale per il rito abbreviato e per l'applicazione...»
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Cassazione penale, Sez. I, ordinanza n. 265 del 1 marzo 1993
«La rinuncia all'impugnazione ne determina ipso iure l'inammissibilità, donde l'efficacia meramente dichiarativa dell'ordinanza con la quale il giudice prende atto dell'inammissibilità stessa. Essa è un negozio unilaterale non suscettibile di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3980 del 29 novembre 1993
«Il termine di quarantotto ore dalla ricezione del verbale, entro il quale il pubblico ministero deve procedere alla eventuale convalida del sequestro ha carattere perentorio, onde la sua inosservanza determina il dovere, per l'organo inquirente,...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7762 del 18 agosto 1993
«Il bene giuridico della libertà personale è leso da qualunque apprezzabile limitazione della libertà fisica intesa quale possibilità di movimento nello spazio secondo la libera scelta di ciascuno, a nulla rilevando la circostanza che la vittima...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 991 del 19 maggio 1993
«Il termine per proporre istanza di riesame del sequestro eseguito, di sua iniziativa, dalla polizia giudiziaria, decorre dalla data di notifica del decreto di convalida ovvero dalla data in cui l'interessato ha avuto conoscenza del sequestro, a...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1180 del 26 aprile 1994
«In tema di conversione di pene pecuniarie, il titolo che dispone la misura in cui la pena è convertita e le modalità concrete di esecuzione della stessa sono concettualmente diversi, sicché il collegamento solo «funzionale» operato tra le relative...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1253 del 23 agosto 1994
«L'unicità del disegno criminoso, costituente l'indispensabile condizione per la configurabilità della continuazione, non può identificarsi con la generica inclinazione a commettere reati sotto la spinta di fatti e circostanze occasionali più o...»
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Cassazione penale, Sez. II, ordinanza n. 1722 del 22 aprile 1994
«La persona offesa dal reato, in quanto tale, qualora non rivesta anche la qualità di persona che potrebbe avere diritto alla restituzione delle cose sequestrate, non è legittimata né a proporre richiesta di riesame avverso il decreto di sequestro...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 1974 del 1 giugno 1994
«In caso di compravendita, sino a quando il bene non sia stato consegnato al compratore, il venditore ne conserva la detenzione nomine alieno, anche dopo la consegna del bene allo spedizioniere; quest'ultimo, infatti, ai sensi dell'art. 1737 c.c. è...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 2699 del 30 giugno 1994
«Nei reati di associazione e, segnatamente, nel reato di associazione per delinquere di tipo mafioso non è configurabile responsabilità a titolo di cosiddetto «concorso esterno» giacché o il presunto concorrente esterno, nel porre in essere la...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2923 del 8 settembre 1994
«In caso di sequestro preventivo di bene immobile, sito in luogo ove vige il sistema tavolare, già appartenente a società incorporata in altra, quest'ultima subentrando colla fusione in tutti i rapporti facenti capo alla prima, ivi comprese le...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 3658 del 1 settembre 1994
«L'errore materiale, perché sia suscettibile di correzione ai sensi dell'art. 130 c.p.p., non dev'essere partecipe del processo volitivo del giudice, ma deve semplicemente consistere in una mancanza di corrispondenza tra il contenuto effettivo di...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3807 del 31 marzo 1994
«Ai fini della configurabilità della circostanza attenuante della riparazione del danno, di cui all'art. 62 n. 6 c.p., non è sufficiente, nel caso di offerta non accettata, che il colpevole metta a disposizione della persona offesa i suoi beni,...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 415 del 6 maggio 1994
«In tema di applicazione alla disciplina del reato continuato in sede di esecuzione, l'unicità del disegno criminoso, costituente l'indispensabile condizione per la configurabilità della continuazione, non può identificarsi con la generale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 597 del 18 aprile 1994
«L'inosservanza del termine di 48 ore per la convalida del sequestro, di cui all'art. 355 c.p.p., ancorché tale termine sia ordinatorio, dà luogo al dovere del P.M. di disporre la restituzione delle cose sequestrate; tuttavia, quando il deposito...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1503 del 3 giugno 1995
«In tema di sequestro del corpo del reato o di cose ad esso pertinenti ad iniziativa della polizia giudiziaria, il termine per la proposizione della richiesta di riesame non può decorrere dalla notifica del decreto di convalida al difensore;...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 4949 del 7 gennaio 1995
«L'ultimo comma dell'art. 164 c.p., quando descrive il potere di disporre la sospensione della pena, nei confronti di chi ne abbia già altre volte fruito, ovvero di disporla nei confronti di chi abbia già riportato una condanna, per delitto, a pena...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 524 del 27 marzo 1995
«L'elemento soggettivo costituito dallo stato di tossicodipendenza, in assenza di altre specifiche e più puntuali risultanze, non è sufficiente ad integrare il presupposto essenziale per l'applicazione della disciplina della continuazione; invero...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7595 del 7 luglio 1995
«Con la parola «genitrice», adoperata per designare la persona legittimata a proporre la querela in vece del minore ultraquattordicenne, l'art. 120, comma 3, c.p. prescinde dall'esercizio della patria potestà, riconoscendo la rappresentanza legale...»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 1052 del 26 aprile 1996
«All'indagato è sempre riconosciuto l'interesse a proporre richiesta di riesame contro il sequestro indipendentemente dal fatto che i beni oggetto del provvedimento siano stati sottratti alla sua disponibilità o a quella di terzi.»
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Cassazione penale, Sez. III, sentenza n. 2012 del 23 febbraio 1996
«La rinnovazione della istruttoria dibattimentale in appello è istituto di carattere eccezionale perché in tale grado di giudizio deve presumersi che la indagine istruttoria sia ormai completa. Non basta, pertanto, la presumibile attitudine dei...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2999 del 28 novembre 1996
«Il pubblico ministero nel richiedere l'adozione di una misura coercitiva non è tenuto ex art. 291, comma primo, c.p.p. a trasmettere al giudice determinati specifici atti, ma solo quelli che egli stesso ritiene opportuno porre a fondamento della...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6329 del 28 novembre 1996
«In caso di pluralità di delitti tentati, tutti volti alla produzione del medesimo evento, la configurabilità del vincolo della continuazione non è, in linea di principio, esclusa, dovendosi però verificare, al fine della sua riconoscibilità in...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 8228 del 4 settembre 1996
«In tema di invasione di terreni o edifici (art. 633 c.p.) l'assegnatario di un alloggio Iacp, ove non abbia potuto conseguire la disponibilità dell'alloggio medesimo a causa della precedente, illegittima occupazione ad opera di un terzo, deve...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 843 del 2 luglio 1996
«Non integra il reato di cui all'art. 650 c.p. l'inosservanza del provvedimento sindacale con il quale sia stato imposto a taluno, per ragioni igienico-sanitarie, l'allontanamento dal centro abitato di animali. (In motivazione, la S.C. ha escluso...»
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Cassazione penale, Sez. IV, sentenza n. 913 del 29 gennaio 1996
«Con la sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti il giudice ha l'obbligo di disporre la revoca del beneficio di cui all'art. 163 c.p., concesso in precedenza, qualora ricorrano i presupposti ex art. 168 c.p.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 11541 del 15 dicembre 1997
«È ammissibile il ricorso per cassazione proposto unicamente al fine di far valere la prescrizione del reato, intervenuta nel periodo intercorrente tra il deposito della sentenza di merito e la scadenza del termine per proporre ricorso per cassazione.»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 207 del 21 marzo 1997
«Con la L.C. 16 gennaio 1989 n. 1, istitutiva del collegio per i reati ministeriali si è inteso costituire un organo di indagine di natura giurisdizionale, a garanzia di quella imparzialità e terzietà richieste dalla delicatezza della materia...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 4228 del 16 luglio 1997
«Qualora l'indagato abbia lamentato, dinanzi al tribunale del riesame, l'inadeguatezza, ai fini di una compiuta valutazione giudiziale, della trasmissione in forma riassuntiva, e non nella loro integrità, di verbale di interrogatorio formato dal...»