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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12470 del 25 agosto 2003
«Con riferimento alla domanda di costituzione di rendita per infortunio sul lavoro, mentre non è possibile dedurre per la prima volta in appello l'inabilità derivante da altro infortunio, con la rendita conseguentemente liquidata (disciplinata...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13291 del 10 settembre 2003
«...pronunciato, trattandosi di domanda nuova – quanto a causa petendi – sempreché ne risulti dedotto a fondamento un fatto nuovo, e non già soltanto una diversa qualificazione giuridica di un fatto già dedotto nel corso del giudizio di primo grado.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16624 del 5 novembre 2003
«...escludendo dalla controversia la necessità del relativo accertamento, con conseguente inammissibilità di una successiva contestazione, che verrebbe a connotarsi quale fatto nuovo, esterno all'iniziale delimitazione nell'ambito della res litigiosa.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 19333 del 17 dicembre 2003
«Nell'ipotesi in cui la notificazione dell'impugnazione presso il domiciliatario, ai sensi dell'art. 330 c.p.c., non sia andata a buon fine per il mancato reperimento di quest'ultimo nel luogo indicato nell'elezione di domicilio, la successiva...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8739 del 30 maggio 2003
«Nel rito del lavoro la preclusione in appello dell'eccezione nuova, relativa a fatti impeditivi, modificativi o estintivi del diritto fatto valere in giudizio, non rilevabili d'ufficio, sussiste nel caso in cui la stessa, essendo fondata su...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10034 del 25 maggio 2004
«...91, comma secondo, nuovo c.s. e 196 nuovo c.s., in ipotesi di responsabilità alternativa e non concorrente, poiché solo l'utilizzatore ha la disponibilità giuridica del godimento del bene e quindi la possibilità di vietarne la circolazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8244 del 20 aprile 2005
«All'accoglimento del ricorso per cassazione per omessa, insufficiente o contraddittoria motivazione su punti decisivi della controversia consegue che la corte del rinvio, quale nuovo giudice di merito, deve limitare il riesame dei fatti in ordine...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 12305 del 24 maggio 2006
«...comunicazione dell'avviso di udienza alla parte regolarmente costituita, sebbene il «nuovo domicilio eletto» risulti dal «frontespizio della cartella del fascicolo d'ufficio» dove sia «stato cancellato il vecchio domicilio ed inserito il nuovo».»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4766 del 6 marzo 2006
«...ne consegue che risulta del tutto estranea all'ambito del vizio di motivazione ogni possibilità per la Corte di cassazione di procedere ad un nuovo giudizio di merito attraverso l'autonoma, propria valutazione delle risultanze degli atti di causa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12504 del 29 maggio 2007
«...50 bis cod. proc. civ.), esso è legittimato, ai sensi del nuovo art. 281 quater cod. proc. civ., a decidere le cause, in persona del giudice designato in virtù dell'art. 168 bis cod. proc. civ., con tutti i poteri del collegio. (Rigetta, App.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 21017 del 8 ottobre 2007
«La mutatio libelli non consentita dall'art. 420 c.p.c. è solo quella che si traduce in una pretesa obiettivamente diversa da quella originaria, introducendo nel processo un tema di indagine completamente nuovo, in modo da determinare una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 637 del 15 gennaio 2007
«...di un nuovo termine per il completamento della già disposta integrazione, poiché tale assegnazione equivarrebbe alla concessione di una proroga del termine perentorio precedentemente fissato, la quale è vietata espressamente dall'art. 153 c.p.c. .»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12990 del 5 giugno 2009
«Il difetto di motivazione, denunciabile come motivo di ricorso per cassazione, rileva non solo se riguarda un fatto principale, ma anche quando riguarda un fatto secondario, dal quale si possa argomentare per concludere in ordine al fatto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 55 del 7 gennaio 2009
«L'art. 111, comma 2, Cost., con lo statuire che la legge deve assicurare la ragionevole durata del processo, detta una regola per una interpretazione delle singole norme di rito funzionalizzata alla celerità del giudizio; pertanto, ai sensi...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13257 del 31 maggio 2010
«Ne consegue che è inammissibile un nuovo atto successivamente notificato a modifica od integrazione dell'originario ricorso, sia che concerna l'indicazione dei motivi, ostandovi il principio della consumazione dell'impugnazione, sia che tenda a...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4656 del 25 febbraio 2011
«...predisporre controlli idonei per garantire l'osservanza dell'obbligo e ciò tanto più che il lavoratore era stato addetto a mansioni di lavoro diverse da quelle di assunzione ed operava in un ambiente di lavoro nuovo rispetto a quello abituale).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12706 del 20 luglio 2012
«Nel procedimento di appello in materia di lavoro, le eccezioni nuove, vietate dall'art. 437 cod. proc. civ., sono le eccezioni in senso stretto, che introducono in giudizio un nuovo "thema decidendum" e un nuovo accertamento di fatto. (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 24776 del 5 novembre 2013
«...dopo nove giorni, un nuovo contratto di collaborazione con il cessionario, rilevando, tra l'altro, che se il lavoratore avesse avuto il tempo di preavviso di sei mesi previsto per legge avrebbe potuto cercare soluzioni anche più vantaggiose).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2156 del 5 febbraio 2015
«...che quegli atti erano giustificati dalla finalità liquidatoria, in quanto non connessi alla normale attività produttiva dell'azienda, non comportanti un nuovo rischio d'impresa o necessari per portare a compimento attività già iniziate.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 8290 del 23 aprile 2015
«...proprio, in quanto richiede nuovi accertamenti di fatto mediante l'introduzione di un nuovo "thema decidendum", sicché non è deducibile per la prima volta in sede di gravame, in forza del divieto di cui all'art. 437, secondo comma, cod. proc. civ.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18299 del 19 settembre 2016
«Costituisce domanda nuova, non proponibile per la prima volta in appello ai sensi dell'art. 345 c.c., quella che alteri anche uno soltanto dei presupposti della domanda iniziale, introducendo un "petitum" diverso e più ampio, oppure una diversa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7732 del 19 aprile 2016
«In tema di cause inscindibili, la circostanza che il termine di venti giorni per la conclusione del procedimento notificatorio, ai sensi dell'art. 143 c.p.c., tempestivamente attivato dal notificante, venga a scadere, nei confronti del...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 16817 del 1 dicembre 1989
«...che le entrate patrimoniali della querelante erano aumentate per il sopravvenuto nuovo stipendio della maggiore delle figlie», «comportamento, questo, ben lontano dalla condotta fraudolenta prevista dalla norma in esame ai fini della punibilità»).»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 1133 del 30 gennaio 1991
«In tema di applicazione e comparazione delle circostanze attenuanti, l'art. 597, quinto comma, nuovo c.p.p. conferisce al giudice di appello la relativa facoltà, l'esercizio della quale non comporta, di regola, una specifica motivazione, a meno...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5161 del 9 maggio 1991
«...delle già ritenute circostanze aggravanti. Ne può dirsi che la conferma della pena irrogata dai primi giudici, malgrado il riconoscimento del nuovo fattore di indice favorevole, abbia finito per tradursi sostanzialmente in una reformatio in pejus.»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 11741 del 5 dicembre 1992
«L'annullamento per nuovo esame della sentenza, per erronea applicazione dell'art. 468, primo comma, c.p.p., e dell'ordinanza dibattimentale con la quale il pretore abbia ritenuto non ammissibile — sulla base di una errata interpretazione di detta...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 1349 del 19 maggio 1993
«A seguito dell'entrata in vigore del nuovo codice della strada, l'inottemperanza all'ordine, impartito al conducente di autovettura sorpreso alla guida senza la patente, di esibirla entro cinque giorni all'autorità di polizia — già considerata...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3928 del 18 gennaio 1993
«Pertanto sia alla luce delle disposizioni di cui agli artt. 35, 51, 190 e 522, comma secondo, 28 e 504 del nuovo c.p.p., non può aver luogo il conflitto, che diventa quindi inammissibile, nel caso in cui il giudice di appello o latamente del...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 7640 del 5 agosto 1993
«L'art. 606, primo comma, lett. e) del nuovo codice di rito, nel prevedere come motivo di ricorso per cassazione la «mancanza o manifesta illogicità della motivazione» solo a condizione che il vizio risulti dal «testo del provvedimento impugnato»,...»
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Cassazione penale, Sez. II, sentenza n. 3695 del 20 settembre 1994
«Nel nuovo ordinamento processuale, l'indagine di legittimità sulla struttura razionale della motivazione e, cioè, sul modo di costruire il discorso giustificativo della decisione, deve essere orientata entro un orizzonte circoscritto. Il sindacato...»