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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11588 del 24 novembre 1993
«...aventi valore di convenzione tra le parti — non opera nel rito del lavoro con riguardo al disposto dell'art. 421 c.p.c., che consente al giudice di ammettere d'ufficio nuovi mezzi di prova anche fuori dei limiti stabiliti dal codice civile.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7976 del 1 ottobre 1994
«Ai fini dell'ammissione della prova testimoniale ai sensi dell'art. 2724 c.c., la deduzione della impossibilità di procurarsi la prova scritta costituisce un onere della parte, che intenda giovarsene, per cui il giudice di merito non può rilevare...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 144 del 8 gennaio 2002
«Mentre in materia di atti e contratti per i quali sia richiesta ad substantiam la forma scritta, eccettuata l'ipotesi della perdita incolpevole del documento (art. 2724 c.c.), è inammissibile la prova testimoniale della esistenza del negozio e...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 3288 del 11 febbraio 2009
«L'ufficio che procede ad accertamento dell'imposta sui redditi ai sensi dell'articolo 39, primo comma, lettera d), del d.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, avvalendosi, ai sensi dell'art. 3, comma 181, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5925 del 20 giugno 1994
«La valutazione sull'opportunità di disporre il giuramento suppletorio, trattandosi di mezzo di prova eccezionalmente sottratto alla disponibilità delle parti ed ammissibile di ufficio, è rimessa al prudente e discrezionale apprezzamento del...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5789 del 10 giugno 1998
«...ufficio della formula del giuramento da parte del giudice, poiché le modificazioni sostanziali della formula del giuramento decisorio possono essere apportate soltanto dalla parte personalmente o da un suo procuratore munito di mandato speciale.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19059 del 5 settembre 2006
«Inoltre, dando luogo a mera inopponibilità, la mancanza dell'atto scritto - cosi come della datazione - non può essere rilevata d'ufficio dal giudice, ed integrando una eccezione - in senso stretto - dev'essere prospettata con l'osservanza, a pena...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 16261 del 19 novembre 2002
«Ne consegue che della mancanza dell'atto scritto non dando essa luogo a nullità, bensì a mera inopponibilità (ossia inefficacia relativa) è inibito il rilievo di ufficio, e la relativa eccezione (in senso stretto) può essere sollevata soltanto con...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3427 del 20 ottobre 1975
«...in doppio esemplare, indicata dall'art. 2959, una copia della medesima (la cosiddetta «terza nota»), la quale, a cura del conservatore, deve essere vidimata e trasmessa immediatamente all'ufficio del registro competente a riscuotere l'imposta.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3078 del 22 giugno 1978
«...indipendentemente da una richiesta della parte gravata, pena il risarcimento dei danni in favore di quest'ultimo, e che, quindi, il giudice che accoglie l'opposizione medesima ha il potere di ordinarne la cancellazione anche d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6720 del 25 luglio 1996
«...giudicato sulla pregiudiziale impedita dall'impugnativa del capo della sentenza relativamente al merito, dal che consegue che, in tale ipotesi non è precluso al giudice del gravame di rilevare d'ufficio il difetto della legittimazione ad agire.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 702 del 16 gennaio 2006
«In virtù dell'espressa previsione desumibile dall'art. 496 c.p.c., il giudice dell'esecuzione può procedere alla riduzione del pignoramento anche d'ufficio, sicché, trattandosi di materia sottratta alla esclusiva disponibilità delle parti...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13824 del 9 giugno 2010
«...in sede di cassazione con rinvio della sentenza di rigetto dell'opposizione agli atti esecutivi, perché l'udienza di vendita, rifissata dopo un rinvio disposto d'ufficio, non era stata preceduta dalle formalità obbligatorie di pubblicità).»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1955 del 26 febbraio 1994
«...al suddetto rapporto, l'inadempimento di tale obbligazione può portare alla risoluzione del rapporto avuto riguardo alla gravità dell'inadempimento stesso a norma dell'art. 1455 c.c., al cui riscontro il giudice deve, provvedere anche d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 23825 del 11 novembre 2009
«Ne consegue che la carenza del relativo documento è rilevabile, anche d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio, con l'ulteriore conseguenza che sia l'allegazione, che la documentazione della sua esistenza, si sottraggono alle preclusioni che...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2412 del 2 marzo 1995
«L'accertamento in ordine alla ritualità della proposizione dell'eccezione di prescrizione costituisce, come l'interpretazione del contenuto del ricorso introduttivo del giudizio, oggetto di una indagine di fatto del giudice del merito, non...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21929 del 15 ottobre 2009
«L'esistenza di una causa di sospensione della prescrizione, sebbene non dedotta nelle fasi di merito, non integrando un'eccezione in senso stretto, è rilevabile d'ufficio ed anche in sede di legittimità, purché le relative circostanze siano...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15865 del 15 dicembre 2000
«La sospensione dei termini di prescrizione disposta con legge speciale o con atti comunque adottati in occasione di calamità naturali, è rilevabile d'ufficio ed è deducibile senza limitazioni nel giudizio di cassazione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21500 del 7 novembre 2005
«Il termine di prescrizione del diritto al risarcimento danni da fatto illecito inizia a decorrere dal verificarsi del fatto causativo del danno, a meno che non si tratti di ulteriori conseguenze dannose che non siano un semplice sviluppo o...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10129 del 2 agosto 2000
«Il divieto di proporre domande nuove in appello, di cui all'art. 345, primo comma c.p.c., integrando violazione del principio del doppio grado di giurisdizione, è di ordine pubblico, per cui la sua violazione va rilevata anche d'ufficio in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 50 del 7 gennaio 2004
«In tema di fusione di società, gli effetti della fusione decorrono, ai sensi dell'art. 2504-bis, secondo comma, c.c., dall'ultima delle iscrizioni nell'Ufficio del registro delle imprese, prescritte dall'art. 2504 c.c., consistendo la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 10950 del 18 agosto 2000
«In tema di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro, l'azione di regresso dell'Inail nei confronti della persona civilmente obbligata, a seguito dei numerosi interventi della Corte costituzionale in materia (v. sent. cost. n. 102...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 18353 del 31 agosto 2007
«...immediatamente successivo a quello del mancato o irregolare funzionamento, sempre che la parte interessata offra la prova del disfunzionamento attraverso la produzione della dichiarazione di accertamento del dirigente dell'ufficio giudiziario.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2330 del 5 marzo 1987
«Ai sensi dell'art. 2969 cod. civ., la decadenza, di regola, non è rilevabile di ufficio, per cui, in tanto la questione della tempestività dell'azione può sorgere, in quanto l'interessato sollevi la relativa eccezione, la quale deve consistere non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 282 del 9 gennaio 2009
«In tema di indagini compiute dal consulente tecnico d'ufficio ai fini della dichiarazione giudiziale di paternità, ai sensi dell'art. 269 cod. civ., non ogni ipotesi prospettata dalle parti deve essere dal medesimo esaminata per pervenire al...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 18988 del 16 settembre 2011
«In tema di azione di nullità del matrimonio, qualora il fatto di cui all'ultimo comma dell'art. 122 c.c. - cioè la coabitazione per un anno dalla scoperta dell'errore - risulti dagli atti, la decadenza della relativa azione può essere rilevata...»
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Cassazione civile, sentenza n. 8021 del 21 maggio 2012
«I fatti costitutivi del diritto di accrescimento - rinunzia di un erede, con acquisto "ipso iure" della sua quota da parte dei coeredi - prescindono dall'esistenza di un altrui diritto di rappresentazione, che, ai sensi dell'art. 522 c.c. ("salvo...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 3706 del 14 febbraio 2013
«...a ricompensarlo dei potenziali incrementi di valore non documentabili, con la conseguenza che il giudice, nel liquidare detta indennità, deve riconoscere sulla relativa somma, anche d'ufficio, gli interessi compensativi, a far data dalla domanda.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 18660 del 30 ottobre 2012
«...anche processuale, dei comproprietari, rimanendo l'accertamento di detta "prorogatio" rimesso al controllo d'ufficio del giudice e non soggetto ad eccezione di parte, in quanto sia inerente alla regolare costituzione del rapporto processuale.»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 35187 del 21 ottobre 2002
«Gli atti dei quali il perito può prendere cognizione non sono soltanto quelli già inseriti nel fascicolo per il dibattimento, ma anche quelli dei quali la legge prevede l'acquisizione a tale fascicolo e cioè anche quegli atti di cui non è esclusa,...»