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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9388 del 27 aprile 2011
«La cessione di credito, se effettuata in funzione solutoria di un debito scaduto ed esigibile, si caratterizza come anomala rispetto al pagamento effettuato in danaro od altri titoli di credito equivalenti, in quanto il relativo processo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 3469 del 15 febbraio 2007
«In tema di cessione del credito in luogo dell'adempimento, ai sensi dell'art. 1198 c.c. grava sul cessionario che agisce nei confronti del cedente dare la prova dell'esigibilità del credito e dell'insolvenza del debitore ceduto, che vi è, cioè,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5200 del 29 novembre 1977
«La manifestazione della volontà di surrogare il terzo nei propri diritti deve assumere una propria esteriore entità che, costituendo in favore del terzo che ha pagato la fonte della sua successione nel credito, sia suscettibile di essere portata a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 7217 del 25 marzo 2009
«In tema di iscrizione di ipoteca e di successiva annotazione della surrogazione, qualora l'adempimento dell'obbligazione sia avvenuto con surrogazione per volontà del debitore, è legittima la sottoscrizione della nota di iscrizione dell'ipoteca da...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 29216 del 12 dicembre 2008
«In tema di surrogazione legale, il fideiussore che intenda surrogarsi al creditore garantito nei diritti vantati verso il debitore subentra ai sensi dell'art. 1204 cod. civ anche nelle garanzie concesse da terzi in favore del creditore originario...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 21140 del 10 ottobre 2007
«In tema di responsabilità contrattuale spetta al danneggiato fornire la prova dell'esistenza del danno lamentato e della sua riconducibilità al fatto del debitore; l'art. 1218 c.c., che pone una presunzione di colpevolezza dell'inadempimento,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12382 del 25 maggio 2006
«In tema di azione di danni, il diritto al risarcimento nasce con il verificarsi di un pregiudizio effettivo e reale che incida nella sfera patrimoniale del contraente danneggiato, il quale deve provare la perdita economica subita.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3724 del 9 aprile 1991
«Anche per le obbligazioni negative vige il principio della presunzione di colpa di cui all'art. 1218 c.c., superabile soltanto con la prova che l'inadempimento — che, ai sensi dell'art. 1222 c.c. si verifica per il fatto della violazione...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 19133 del 23 settembre 2004
«In tema di responsabilità contrattuale del professionista medico, l'errore o l'omissione di diagnosi integrano di per sé l'inadempimento del professionista e, anche in presenza di un quadro clinico complesso per la gravità della patologia e le...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7647 del 3 settembre 1994
«Il lucro cessante, concretandosi questo nell'accrescimento patrimoniale in concreto ed effettivo pregiudicato o impedito dall'inadempimento della obbligazione contrattuale, presuppone almeno la prova, sia pure indiziaria, della utilità...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2380 del 15 maggio 1978
«In tema di risarcimento del danno, la determinazione del lucro cessante va desunta dalla ricostruzione ideale di quanto il creditore avrebbe conseguito per normale successione di eventi, in base ad una ragionevole e fondata attendibilità, qualora...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 1481 del 22 aprile 1977
«In tema di risarcimento del danno da inadempimento contrattuale, la liquidazione del lucro cessante va effettuata, nell'impossibilità od estrema difficoltà del creditore di provarne il preciso ammontare, in base ad una ideale ricostruzione degli...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2442 del 15 marzo 1994
«In tema di risarcimento del danno derivante da circolazione stradale, l'ammontare annuo della pensione sociale, cui fa riferimento l'art. 4, D.L. 23 dicembre 1976, n. 857, convertito in L. 26 febbraio 1977, n. 39, deve ritenersi comprensivo...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 9091 del 13 maggio 2004
«La parte adempiente che chiede la risoluzione del contratto preliminare di compravendita per inadempimento del promittente venditore ha diritto sia alla restituzione della somma pagata in conto prezzo, in virtù dell'efficacia retroattiva della...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 5548 del 17 giugno 1996
«Al fine del riconoscimento del «maggior danno» di cui al secondo comma dell'art. 1224 codice civile, è consentito far ricorso alla presunzione di impiego della somma di denaro dovuta nella forma (quanto meno) del deposito bancario riguardo a...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9645 del 16 novembre 1994
«Ai fini della concessione del sequestro giudiziario, si ha controversia sulla proprietà o sul possesso non soltanto quando sia esperita azione di rivendica, ma anche in ipotesi di azioni personali aventi per oggetto la restituzione della cosa da...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13469 del 16 settembre 2002
«In tema di risarcimento danni, qualora la peculiare natura del pregiudizio lamentato dall'attore (e ritenuto esistente, sotto il profilo dell' an debeatur , dal giudice di merito) renda impervia ovvero impossibile la prova concreta del suo preciso...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 22061 del 2 settembre 2008
«La parte che abbia richiesto in giudizio il risarcimento dei danni patrimoniali (conseguenti, nella specie, alla trasmissione ad un istituto bancario di copia dell'atto introduttivo di un giudizio civile nonché di una querela), ha l'onere di...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1975 del 16 maggio 1977
«Qualora un fatto illecito produca, in successione di tempo, due danni diversi, il risarcimento del primo ha lo scopo di ristorare per equivalente il danneggiato dal pregiudizio subito, ma non lo obbliga ad impiegare la relativa somma...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 105 del 12 gennaio 1973
«La cessione di contratto, costituendo un negozio trilatero, può realizzare il mezzo tecnico per attuare la novazione soggettiva del rapporto originariamente posto in essere, ma solo con l'intervento di tutti i soggetti interessati e cioè del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10293 del 7 maggio 2007
«In tema di remissione del debito, il carattere neutro della causa remissoria, secondo la previsione tipica dell'art. 1236 c.c., comporta che la relativa ricostruzione è devoluta alla cognizione esclusiva del giudice di merito, perché si fonda...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8971 del 19 aprile 2011
«La compensazione impropria, che si verifica quando i contrapposti crediti e debiti delle parti hanno origine da un unico rapporto, rende inapplicabili le sole norme processuali che pongono preclusioni o decadenze alla proponibilità delle relative...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2096 del 31 gennaio 2007
«Il dato temporale cui fare riferimento per stabilire se ricorra o meno un'ipotesi di estinzione dell'obbligazione per compensazione, anche in caso di compensazione giudiziale, è quello dell'insorgenza e non quello dell'accertamento del credito,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5988 del 3 luglio 1997
«Per quanto, nelle ipotesi di «cessioni volontarie» del credito, il meccanismo della «compensazione» (naturalmente nella misura di un controcredito di «corrispondente» e non superiore importo vantato, dal «debitore ceduto», nei confronti del...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5629 del 16 novembre 1985
«La cessione ordinaria del credito (cui è equiparata — ex art. 24 R.D. 14 dicembre 1933, n. 1669 — la girata della cambiale dopo il protesto per mancato pagamento) attua il trasferimento del credito, in capo al cessionario, nella sua identità...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11916 del 22 ottobre 1999
«In base agli artt. 1218 e 1256 c.c. la sospensione unilaterale del rapporto da parte del datore di lavoro è giustificata ed esonera il medesimo datore di lavoro dall'obbligazione retributiva soltanto quando non sia imputabile a fatto dello stesso,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10690 del 27 settembre 1999
«Allorché l'atto d'appello si risolva nella reiterazione di argomentazioni già motivatamente disattese in primo grado, anche la semplice condivisione delle osservazioni del primo giudice da parte del giudice del gravame vale a soddisfare il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16383 del 18 luglio 2006
«Per effetto del negozio di cessione del credito, notificato al debitore ceduto, il diritto di credito trasmigra al cessionario con tutte le azioni dirette ad ottenerne la realizzazione, e nell'ipotesi di esercizio di tali azioni da parte del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7919 del 26 aprile 2004
«La natura consensuale del contratto comporta che il credito si trasferisce dal patrimonio del cedente a quello del cessionario per effetto dell'accordo, mentre l'efficacia e la legittimazione del cessionario a pretendere la prestazione dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 6422 del 22 aprile 2003
«Nel caso di cessione di credito futuro, quest'ultimo si trasferisce in capo al cessionario soltanto nel momento in cui il credito stesso viene in essere, sicché, fino a tale momento, il contratto di cessione ha esclusivamente effetti obbligatori...»