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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 8476 del 21 giugno 2001
«Non attiene alla legittimatio ad causam, ma al merito della lite la questione relativa alla titolarità, attiva e passiva del rapporto sostanziale dedotto in giudizio, risolvendosi nell'accertamento di una situazione di fatto favorevole...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 15537 del 7 dicembre 2000
«Il controllo circa la legitimatio ad causam, nel duplice aspetto di legittimazione ad agire e a contraddire, è esercitabile d'ufficio in ogni grado e stato del giudizio e si risolve nell'accertare se, secondo la prospettazione del rapporto...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6420 del 17 maggio 2000
«Il difetto di legittimazione passiva (rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, salvo il limite del giudicato eventualmente formatosi) sussiste quando il convenuto non risulti essere il soggetto nei cui confronti, secondo la legge...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10843 del 5 novembre 1997
«Essa questione — inoltre — non è — a differenza di quella concernente la legitimatio ad causam — rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado del giudizio, essendo invece, di regola, affidata alla disponibilità delle parti. Più in particolare, e fra...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 11190 del 27 ottobre 1995
«L'istituto della legittimazione ad agire o a contraddire in giudizio (legittimazione attiva o passiva) si ricollega al principio dettato dall'art. 81 c.p.c., secondo cui nessuno può far valere nel processo un diritto altrui in nome proprio fuori...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 17583 del 27 luglio 2010
«...enunciato su un regolamento di competenza d'ufficio nel quale la S.C. ha cassato senza rinvio la sentenza dichiarativa di fallimento emessa dal tribunale che di fatto aveva erroneamente attribuito rilevanza al trasferimento infrannuale).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 10097 del 25 maggio 2004
«...abbia trasmesso d'ufficio gli atti al giudice indicato come competente. (Nel caso di specie la S.C. ha dichiarato inammissibile il regolamento avendo il giudice dichiaratosi incompetente trasmesso gli atti al tribunale indicato come competente).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 20836 del 7 ottobre 2010
«Il reclamo avverso la sentenza dichiarativa di fallimento, disciplinato dall'art. 18 legge fall. - nel testo, "ratione temporis" vigente, riformato dalla legge n. 169 del 2007 - deve essere coordinato con la precedente fase, di natura contenziosa...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 13357 del 7 giugno 2007
«È manifestamente infondata la questione di legittimità costituzionale dell'art. 186 legge fallim., nella parte in cui prevede la dichiarazione d'ufficio del fallimento dell'imprenditore in concordato preventivo a seguito della risoluzione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1023 del 17 gennaio 2013
«Compensando le spese processuali, il giudice può ripartire le spese della consulenza tecnica d'ufficio in quote uguali tra la parte soccombente e la parte totalmente vittoriosa, senza violare, in tal modo, il divieto di condanna di quest'ultima...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7635 del 31 marzo 2006
«In tema di procedimento civile, l'interesse ad agire, comporta la verifica, da compiersi d'ufficio da parte del giudice, in ordine all'idoneità della pronuncia richiesta a spiegare un effetto utile alla parte istante, dovendo lo stesso escludersi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2049 del 23 febbraio 2000
«...allegazione di parte, una decisione di merito, favorevole o sfavorevole, la eccezione relativa alla concreta titolarità del rapporto dedotto in giudizio attiene al merito, e non è rilevabile d'ufficio, ma deve essere tempestivamente formulata.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4051 del 21 marzo 2002
«L'esercizio, da parte del giudice, del potere-dovere di ordinare, anche d'ufficio, l'integrazione del contraddittorio, postulando il positivo esito della preliminare indagine circa la ricorrenza dei presupposti che rendono necessaria...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4762 del 14 maggio 1999
«In caso di morte di una parte nel corso del giudizio tutti gli eredi assumono, a norma dell'art. 110 c.p.c., la veste di litisconsorti necessari, sicché in caso di impugnazione proposta nei confronti di alcuni soltanto, il giudice, anche...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6945 del 22 marzo 2007
«Tale principio deve quindi ritenersi violato ogni qual volta il giudice, interferendo nel potere dispositivo delle parti, alteri alcuno degli elementi obiettivi di identificazione dell'azione (petitum e causa petendi), attribuendo o negando ad...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13021 del 2 ottobre 2000
«Dal che consegue che nel giudizio di impugnazione contro la sentenza il successore intervenuto in causa e l'alienante non estromesso sono litisconsorti necessari e che, se la sentenza è appellata da uno solo soltanto o contro uno soltanto dei...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25140 del 13 dicembre 2010
«...quando il giudice pronunzia oltre i limiti della domanda e delle eccezioni proposte dalle parti, ovvero su questioni non formanti oggetto del giudizio e non rilevabili d'ufficio attribuendo un bene non richiesto o diverso da quello domandato.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21484 del 12 ottobre 2007
«...tale eccezione come usucapione dello ius aedificandi a distanza inferiore da quella legale; la S.C. ha rilevato che una simile eccezione è da qualificare come eccezione in senso stretto, la cui rilevabilità d'ufficio è sottratta al giudice).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14581 del 22 giugno 2007
«Le eccezioni in senso lato, ovvero rilevabili anche d'ufficio, qualora coinvolgano un interesse pubblico in campo processuale (quali le eccezioni di giudicato) possono essere rilevate addirittura in ogni stato e grado del processo, ma se sono...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11108 del 15 maggio 2007
«Posto, in generale, il principio secondo cui tutte le ragioni che possono condurre al rigetto della domanda per difetto delle sue condizioni di fondatezza, o per la successiva caducazione del diritto con essa fatto valere, possono essere rilevate...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 18602 del 5 agosto 2013
«Poiché nel nostro ordinamento le eccezioni in senso stretto, cioè quelle rilevabili soltanto ad istanza di parte, si identificano o in quelle per le quali la legge espressamente riservi il potere di rilevazione alla parte o in quelle in cui il...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5131 del 3 marzo 2009
«...da qualsiasi eccezione del convenuto,giacchè, investendo tale indagine uno degli elementi costitutivi della domanda, la relativa prova deve essere fornita dall'attore e l'eventuale insussistenza deve essere rilevata dal giudice anche d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16033 del 17 agosto 2004
«...rilevando che gli elementi di fatto che avrebbero dovuto portare all'accertamento della nullità non erano stati introdotti nel giudizio, con conseguente preclusione della possibilità di rilevare la nullità d'ufficio in sede di legittimità).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11455 del 19 giugno 2004
«Il principio della corrispondenza tra il chiesto ed il pronunciato, fissato dall'art. 112 c.p.c. — che implica il divieto per il giudice di attribuire alla parte un bene non richiesto o comunque di emettere una statuizione che non trovi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 21745 del 11 ottobre 2006
«...eccezioni hinc ed inde dedotte, ovvero su questioni che non siano state sollevate e che non siano rilevabili d'ufficio, attribuisca alla parte un bene non richiesto, e cioè non compreso nemmeno implicitamente o virtualmente nella domanda proposta.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 6893 del 3 luglio 1999
«Non viola il principio della corrispondenza tra il chiesto e il pronunciato la condanna del soccombente alle spese — liquidabili anche d'ufficio — ancorché la parte da esso chiamata in garanzia le abbia chieste nei confronti dell'attore,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 22382 del 10 dicembre 2012
«Il giudice investito da una domanda di risarcimento del danno ambientale può condannare il responsabile al ripristino dello stato dei luoghi o al risarcimento in forma specifica anche d'ufficio, dovendosi considerare la richiesta di tutela reale,...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 8258 del 30 agosto 1997
«La domanda di accertamento dei diritti scaturenti da un contratto, proposta in via principale, postula la validità del contratto medesimo, con la conseguenza che il giudice può d'ufficio dichiararne la nullità anche in sede di impugnazione.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 21397 del 18 settembre 2013
«La liquidazione d'ufficio di un corrispettivo d'opera in misura inferiore a quella pretesa non richiede una specifica istanza dell'attore, non avendo le parti l'onere di sollecitare il giudice all'esercizio dei suoi poteri officiosi, qual è quello...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 475 del 17 gennaio 2002
«Non costituisce violazione dell'art. 112 c.p.c. l'accoglimento, anche d'ufficio, fatto dal giudice, di una domanda che rientri in quella, di maggiore ampiezza, ritualmente proposta dalla parte (alla quale, del resto, è sempre consentito procedere...»