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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7532 del 21 dicembre 1983
«La condanna alle spese del giudizio, in quanto conseguenziale ed accessoria, può essere legittimamente emessa dal giudice a carico del soccombente anche d'ufficio, in mancanza di una esplicita richiesta della parte che risulti vittoriosa,...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 108 del 7 gennaio 1984
«L'inammissibilità della domanda di revocazione per carenza delle indicazioni richieste dall'art. 398, secondo comma, c.p.c. è rilevabile d'ufficio, a prescindere da omessa o tardiva eccezione al riguardo da parte del convenuto in revocazione.»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 3279 del 29 maggio 1984
«...inammissibile qualora non venga prodotta, prima dell'inizio della discussione, la deliberazione di ratifica del consiglio comunale, e tale inammissibilità è rilevabile anche d'ufficio, attenendo alla regolare costituzione del rapporto processuale.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3808 del 28 giugno 1984
«Nel giudizio soggetto al rito del lavoro, la decadenza del convenuto, ai sensi del secondo comma dell'art. 416 c.p.c., dal diritto di proporre eccezioni processuali e di merito che (come quella di prescrizione) non siano rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 4703 del 27 agosto 1984
«Il ricorso al giudice dell'esecuzione, diretto a far valere la nullità dell'assegnazione del credito pignorato al creditore procedente (art. 553 c.p.c.) per essere stata disposta a seguito di ripresa di ufficio del processo esecutivo, dichiarato...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5385 del 23 ottobre 1984
«Qualora la cassazione con rinvio venga disposta con assegnazione della causa ad altra sezione dell'ufficio giudiziario che emise la sentenza annullata, come consentito dall'art. 383 c.p.c., la circostanza che la pronuncia in sede di rinvio venga...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5671 del 9 novembre 1984
«Nella fase di appello del nuovo rito del lavoro, la specificazione, da parte del giudice relatore, dei quesiti già formulati dal collegio in sede di nomina del consulente tecnico di ufficio e la raccolta del giuramento di quest'ultimo da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5707 del 12 novembre 1984
«...valutabili dal giudice del merito, il quale può accogliere o rigettare un'istanza di ammissione di consulenza tecnica di ufficio sulle circostanze controverse, senza che il relativo provvedimento possa essere censurato in sede di legittimità.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 739 del 31 gennaio 1984
«In relazione al principio dispositivo per cui le parti hanno il potere di disporre dell'ordine logico delle questioni proposte in giudizio, tranne che non si tratti di questioni rilevabili d'ufficio, il giudice è tenuto ad esaminare le questioni...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1077 del 9 febbraio 1985
«...o del deposito dei documenti ad opera dell'attore o del convenuto, essendo i relativi termini stabiliti nell'esclusivo interesse delle parti, può essere eccepita nell'udienza di discussione, ma non può essere rilevata d'ufficio dal giudice.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1583 del 22 febbraio 1985
«...di citare i testimoni da escutere sui capitoli ammessi indipendentemente dalla fissazione di apposita udienza (salvi restando il potere discrezionale del giudice di disporre d'ufficio l'assunzione delle prove che ritenga indispensabili).»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1655 del 26 febbraio 1985
«...— di accettare il processo nello stato in cui si trova, con la conseguente decadenza, ai sensi del secondo comma dello stesso articolo, dalla possibilità di proporre eventuali domande riconvenzionali ed eccezioni non rilevabili d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2273 del 3 aprile 1985
«...la sentenza a norma dell'art. 429 c.p.c., è giuridicamente inesistente; tale inesistenza dev'essere rilevata, anche d'ufficio, dal giudice d'appello, il quale non può decidere la causa nel merito, ma deve disporre la rimessione al primo giudice.»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 3287 del 3 giugno 1985
«...il patrimonio di detto danneggiato nella sua originaria consistenza e, pertanto, deve essere quantificata, pure in grado d'appello ed anche d'ufficio, adeguando l'ammontare degli indicati esborsi al mutato potere d'acquisto della moneta.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4931 del 10 ottobre 1985
«...rilevata d'ufficio, in ogni stato e grado del giudizio, purché essa risulti rilevante, oltre che non manifestamente infondata, in connessione con la decisione di questioni sostanziali o processuali che siano state ritualmente dedotte nel processo.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5125 del 18 ottobre 1985
«...tardività, vanno esaminate dal giudice – anche ai fini dell'applicabilità del disposto del primo comma dell'art. 445 c.p.c. – ancorché la produzione di detta documentazione sia stata posteriore all'espletamento della consulenza tecnica d'ufficio.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5155 del 19 ottobre 1985
«Pertanto, la opposizione proposta con atto di citazione notificato entro il detto termine ma depositato successivamente è da considerare tardiva e tale decadenza è rilevabile d'ufficio in ogni stato e grado (anche per la prima volta in sede di...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 5622 del 16 novembre 1985
«Il vizio di motivazione su un punto decisivo, denunziabile per cassazione ai sensi dell'art. 360, n. 5, c.p.c., postula in ogni caso la formulazione di un apprezzamento da parte del giudice del merito, nel senso che questi, percepito un fatto di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5680 del 19 novembre 1985
«Nel rito del lavoro, l'inammissibilità dell'eccezione del convenuto, perché non proposta nel termine fissato a pena di decadenza dall'art. 416 secondo comma c.p.c., è rilevabile d'ufficio, senza che si renda necessaria una sollecitazione da parte...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 150 del 26 marzo 1986
«Ai sensi dell'art. 428, primo comma, c.p.c., l'incompetenza territoriale del giudice del lavoro può essere rilevata d'ufficio dal giudice non oltre l'udienza di discussione di cui all'art. 420 c.p.c. — da identificare nell'udienza utile per il...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1557 del 8 marzo 1986
«Il ricorso per cassazione, rivolto a denunciare un conflitto di giurisdizione ai sensi dell'art. 362 secondo comma n. 1 c.p.c., richiede, a pena d'improcedibilità, la produzione o l'acquisizione mediante richiesta di trasmissione dei fascicoli...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1882 del 18 marzo 1986
«Anche nel rito del lavoro, nonostante gli ampi poteri istruttori d'ufficio conferiti al giudice dall'art. 421 c.p.c., devono essere rispettate le regole dettate in materia di istruzione probatoria dall'art. 420 e dalle disposizioni, in quanto...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 2149 del 26 marzo 1986
«...il precetto medesimo è qualificabile come atto preliminare di un'espropriazione forzata di cose mobili o di crediti, e la suddetta opposizione, in applicazione del citato art. 617, spetta alla cognizione del pretore di quell'ufficio giudiziario.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2588 del 12 aprile 1986
«Mentre la facoltà di richiedere informazioni alla pubblica amministrazione (art. 213 c.p.c.) è esercitabile d'ufficio, l'ordine ad una delle parti di esibire in giudizio un determinato documento (art. 210 c.p.c.) può essere dato dal giudice solo...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3516 del 24 maggio 1986
«Il fatto che nel rito del lavoro le preclusioni poste dagli artt. 416, comma secondo, e 437, comma secondo, c.p.c. riguardino soltanto le eccezioni in senso stretto, e non anche le deduzioni difensive concernenti questioni rilevabili d'ufficio...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3838 del 10 giugno 1986
«In ipotesi di trasferimento di azienda successivo alla sentenza di primo grado, la sentenza di appello che pronunci, sulla domanda originaria del lavoratore proposta contro il titolare dell'azienda poi trasferita, nei soli confronti...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1498 del 11 febbraio 1987
«Nel nuovo rito del lavoro, la disposizione dell'undicesimo comma dell'art. 420 c.p.c. – secondo cui «a tutte le notificazioni e comunicazioni occorrenti provvede l'ufficio» – si riferisce soltanto alle notificazioni e comunicazioni necessarie per...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 32 del 8 gennaio 1987
«...di lavoro subordinato tra la persona addetta all'ufficio del destinatario e questo stesso, essendo invece sufficiente una situazione di comunanza di rapporti tali da far presumere che la prima porterà a conoscenza del secondo l'atto ricevuto.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4402 del 13 maggio 1987
«Nel rito del lavoro il potere del giudice di ammettere d'ufficio mezzi di prova — potere riconosciutogli dall'art. 421 c.p.c. — non può avere ad oggetto anche prove in relazione alle quali si sia verificata una decadenza per l'attore od il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 821 del 28 gennaio 1987
«La motivazione per relationem non determina l'inesistenza della sentenza e, ove attenga alla sentenza di primo grado, non comporta l'obbligo del giudice di appello di rimettere, anche d'ufficio, la causa al primo giudice, ai sensi dell'art. 354...»