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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 25222 del 29 novembre 2011
«In tema di risarcimento del danno, il giudice di merito non può rifiutare la quantificazione secondo equità di un pregiudizio certo nella sua esistenza, di cui il danneggiato abbia offerto la prova, attribuendo arbitrariamente esclusiva rilevanza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 25270 del 29 novembre 2011
«In presenza di un gruppo di società, la concreta ingerenza della società capogruppo nella gestione del rapporto di lavoro dei dipendenti delle società del gruppo, che ecceda il ruolo di direzione e coordinamento generale spettante alla stessa sul...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 27447 del 19 dicembre 2011
«L'esercizio del potere discrezionale di liquidare il danno in via equitativa, conferito al giudice dagli artt. 1226 e 2056 c.c., presuppone che sia provata l'esistenza di danni risarcibili e che risulti obiettivamente impossibile o particolarmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2771 del 4 febbraio 2011
«Nell'ambito della valutazione equitativa del danno, anche con riferimento ai crediti relativi a rapporti di lavoro (ai quali si applica l'art. 429, comma terzo, c.p.c.), è consentito al giudice inglobare in un'unica somma, insieme con la...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28703 del 23 dicembre 2011
«Le allegazioni del datore di lavoro circa l'impossibilità di reintegrare il prestatore licenziato, non concernendo l'esercizio di diritti potestativi e non costituendo quindi eccezioni in senso stretto, rappresentano mere difese, per le quali non...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 28895 del 27 dicembre 2011
«In ipotesi di consegna dell'atto da notificare presso lo studio del legale domiciliatario a mani di soggetto in esso rinvenuto, la qualità di persona addetta alla ricezione si presume per la sua presenza nel locale in questione, restando, quindi,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 28967 del 27 dicembre 2011
«Affinché un orientamento del giudice della nomofilachia non sia retroattivo come, invece, dovrebbe essere in forza della natura formalmente dichiarativa degli enunciati giurisprudenziali, ovvero affinché si possa parlare di "prospective...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 29679 del 29 dicembre 2011
«Il licenziamento, ancorché collettivo o intimato con unico atto ad una pluralità di lavoratori, ha natura di negozio unilaterale recettizio volto a determinare la cessazione del rapporto di lavoro dei singoli dipendenti destinatari della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3236 del 10 febbraio 2011
«Nel rito del lavoro, la contestazione dei criteri posti a base dei conteggi non equivale a semplice negazione del titolo degli emolumenti pretesi, di per sé non idonea a contestare l'esattezza del calcolo, né integra un comportamento processuale...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4656 del 25 febbraio 2011
«Le norme dettate in tema di prevenzione degli infortuni sul lavoro sono dirette a tutelare il lavoratore non solo dagli incidenti derivanti dalla sua disattenzione, ma anche da quelli ascrivibili ad imperizia, negligenza ed imprudenza dello...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5238 del 4 marzo 2011
«La disciplina dell'inattività delle parti dettata dal codice di procedura civile, con riguardo sia al giudizio di primo grado che a quello di appello, si applica anche alle controversie individuali di lavoro regolate dalla legge n. 533 del 1973,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 546 del 12 gennaio 2011
«Sui crediti del datore di lavoro verso il lavoratore (nella specie, relativi all'esecuzione mal fatta del lavoro) non spettano gli interessi ove non sia stata formulata specifica domanda nè in primo grado, nè in appello, dovendosi escludere...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6156 del 16 marzo 2011
«In tema di controversie di lavoro, qualora il giudice, nel rilevare l'improcedibilità della domanda per il mancato esperimento del tentativo di conciliazione ai sensi dell'art. 412 bis c.p.c. e nel disporre la sospensione del giudizio con...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7744 del 5 aprile 2011
«Nelle controversie in materia di lavoro, in virtù dell'effetto sostitutivo della pronuncia della sentenza d'appello e del principio secondo cui le nullità della sentenza soggetta ad appello si convertono in motivi di impugnazione, ove il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 12706 del 20 luglio 2012
«Nel procedimento di appello in materia di lavoro, le eccezioni nuove, vietate dall'art. 437 cod. proc. civ., sono le eccezioni in senso stretto, che introducono in giudizio un nuovo "thema decidendum" e un nuovo accertamento di fatto. (Nella...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13 del 5 gennaio 2012
«In tema di cessione del credito, la previsione del primo comma dell'art. 1263 c.c., in base alla quale il credito è trasferito al cessionario, oltre che con i privilegi e le garanzie reali e personali, anche con gli "altri accessori", dev'essere...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 13353 del 26 luglio 2012
«Nel rito del lavoro, in deroga al generale divieto di nuove prove in appello, è possibile l'ammissione di nuovi documenti, su richiesta di parte o anche d'ufficio, solo nel caso in cui essi abbiano una speciale efficacia dimostrativa e siano...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1878 del 9 febbraio 2012
«Nel rito del lavoro le parti concorrono a delineare la materia controversa, così che mentre la mancata contestazione del fatto costitutivo del diritto lo rende incontroverso, la mancata contestazione dei fatti dedotti in funzione probatoria opera...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 18927 del 5 novembre 2012
«Nella ipotesi in cui il lavoratore chieda il risarcimento del danno patito alla propria integrità psico-fisica in conseguenza di una pluralità di comportamenti del datore di lavoro e dei colleghi di lavoro di natura asseritamente vessatoria, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 20157 del 16 novembre 2012
«Nel rito del lavoro, il divieto di "jus novorum" in grado di appello, di cui all'art. 437, secondo comma, c.p.c. ha ad oggetto le sole eccezioni in senso proprio e non si estende alle eccezioni improprie ed alle mere difese, ossia alle deduzioni...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 3506 del 6 marzo 2012
«Nel rito del lavoro, in deroga al generale divieto di nuove prove in appello, è ammissibile la produzione di nuovi documenti, se muniti di speciale efficacia dimostrativa e ritenuti dal giudice indispensabili ai fini della decisione, ma ciò non...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5277 del 3 aprile 2012
«Nel rito del lavoro, qualora il giudice di primo grado che abbia letto in udienza il dispositivo della sentenza non possa redigerne la motivazione per sopravvenuto impedimento, non si ha inesistenza della sentenza, ma nullità per mancanza di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5363 del 4 aprile 2012
«Nel rito del lavoro, la mancata contestazione di un fatto costitutivo della domanda, ai sensi dell'art. 416, terzo comma, c.p.c., esclude il fatto non contestato dal tema di indagine solo allorché il giudice non sia in grado, in concreto, di...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6641 del 2 maggio 2012
«Nel giudizio di legittimità le censure relative all'interpretazione del contratto collettivo offerta dal giudice di merito possono essere prospettate unicamente sotto il profilo della mancata osservanza dei criteri legali di ermeneutica...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6753 del 4 maggio 2012
«Nel rito del lavoro, e in particolare nella materia della previdenza e assistenza, stante l'esigenza di contemperare il principio dispositivo con quello della ricerca della verità materiale, allorché le risultanze di causa offrono significativi...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 676 del 18 gennaio 2012
«La domanda di risarcimento del danno proposta da un paziente nei confronti di un medico e dell'Azienda Sanitaria pubblica, sua datrice di lavoro, dà vita ad un rapporto processuale inscindibile, con la conseguenza che la notifica della sentenza...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7517 del 15 maggio 2012
«Ai fini della configurazione del lavoro dirigenziale - nel quale il lavoratore gode di ampi margini di autonomia ed il potere di direzione del datore di lavoro si manifesta non in ordini e controlli continui e pervasivi, ma essenzialmente...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 7751 del 17 maggio 2012
«Nel rito del lavoro, la rilevabilità d'ufficio della nullità non può incidere sulle preclusioni e decadenze di cui agli artt. 414 e 416 c.p.c. ove, attraverso l'"exceptio nullitatis", si introducano tardivamente in giudizio questioni di fatto ed...»
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Cassazione civile, Sez. VI, sentenza n. 9415 del 8 giugno 2012
«Qualora il lavoratore, danneggiato da un sinistro stradale occorso mentre si trovava a bordo di un'autovettura di servizio, agisca per il risarcimento nei confronti del datore di lavoro, proprietario del mezzo, senza far riferimento al rapporto di...»
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Cassazione civile, Sez. VI-3, sentenza n. 12188 del 20 maggio 2013
«La controversia relativa al compenso da corrispondere per un rapporto di lavoro nella quale non vi sia accordo tra le parti in merito alla natura autonoma o subordinata, alla sua esatta qualificazione come rapporto di agenzia o di procacciamento...»