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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 14349 del 29 luglio 2004
«In tema di assunzione dei mezzi di prova, il giudice delegato ai sensi dell'art. 203, essendo investito fino alla scadenza del termine fissato per l'assunzione dei poteri spettanti al giudice istruttore, è tenuto a pronunciarsi su tutte le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8453 del 25 settembre 1996
«Il potere di prorogare il termine per l'assunzione di una prova delegata ha natura discrezionale, sicché sono irrilevanti i motivi in base ai quali tale potere viene esercitato, salva la necessità che la proroga sia stata chiesta prima della...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 4842 del 5 aprile 2002
«La disposizione dell'art. 65 legge fall. (a norma del quale sono privi di effetto rispetto ai creditori i pagamenti di crediti che scadono nel giorno della dichiarazione di fallimento o posteriormente, se tali pagamenti sono stati eseguiti dal...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 11093 del 11 giugno 2004
«Conseguentemente, se il garante si è fatto promettere «a parte» un vantaggio o compenso dal debitore principale per facilitargli, con la garanzia prestata, la concessione di una dilazione per il pagamento del debito scaduto, senza che compenso al...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 16135 del 9 luglio 2009
«L'ordinamento processuale ammette sentenze di condanna condizionate, quanto alla loro efficacia, al verificarsi di un determinato evento futuro ed incerto, alla scadenza di un termine prestabilito o ad una controprestazione specifica, sempre che...»
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Cassazione civile, sentenza n. 2286 del 31 luglio 1951
«Per evitare l'estinzione del processo è sufficiente che entro il termine perentorio previsto dall'art. 289 c.p.c. sia presentata al giudice la istanza di parte diretta ad ottenere l'integrazione del provvedimento istruttorio che non contenga la...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 833 del 16 gennaio 2007
«In tema di impugnazioni, al contumace è riconosciuta la facoltà di interporre gravame avverso la sentenza (che lo abbia visto soccombente) dopo la scadenza del termine annuale dalla sua pubblicazione, a condizione che egli fornisca tanto la prova...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 11556 del 6 novembre 1995
«Nell'ipotesi di sospensione necessaria del giudizio in relazione alla pendenza di controversia prevista dall'art. 295 c.p.c. dinanzi allo stesso o ad altro giudice, qualora la suddetta controversia sia venuta ad estinguersi, la riassunzione del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 23042 del 30 ottobre 2009
«Nel procedimento davanti al tribunale in composizione monocratica, qualora la morte della parte costituita in giudizio sia notificata successivamente all'udienza di precisazione delle conclusioni ma prima della scadenza dei termini di cui all'art....»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 16020 del 17 agosto 2004
«L'art. 299 c.p.c. è applicabile anche nel giudizio di appello e, verificandosi la morte della parte dopo la notificazione dell'atto introduttivo del giudizio ma prima della scadenza del termine per la costituzione, comporta l'automatica...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 30967 del 30 luglio 2007
«In tema di termini di impugnazione, poiché l'art. 585 c.p.p. ne regola la decorrenza con riferimento ad ogni tipo di provvedimento giurisdizionale e non alla sola sentenza dibattimentale, anche all'impugnazione avverso la sentenza di non luogo a...»
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Cassazione penale, Sez. Unite, sentenza n. 21039 del 26 maggio 2011
«Il termine di impugnazione della sentenza di non luogo a procedere, pronunciata all'esito dell'udienza preliminare, è quello di quindici giorni previsto dall'art. 585, comma primo, lett. a), c.p.p. per i provvedimenti emessi in seguito a...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5694 del 3 febbraio 1997
«Nel caso di sentenze camerali pronunciate in primo grado o in grado di appello a seguito di giudizio abbreviato, il giudice ha due diverse possibilità qualora l'imputato ed il suo difensore siano presenti: dare lettura del dispositivo subito dopo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 40259 del 28 ottobre 2008
«Il termine per proporre l'impugnazione, avverso la sentenza pronunciata in sede di appello, decorre per il P.G., nel caso in cui detta sentenza gli venga comunicata prima della scadenza del termine indicato dal giudice per il deposito, dalla data...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 7357 del 23 giugno 2000
«Qualora la sentenza (nella specie resa all'esito di giudizio abbreviato) sia depositata, dopo la lettura del dispositivo alla presenza dell'imputato e del difensore, nei quindici giorni successivi, il termine per impugnarla decorre, a norma...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 6043 del 4 dicembre 1999
«In materia di termini per impugnare anche nel caso in cui la sentenza venga pubblicata in udienza mediante lettura di motivazione e dispositivo, qualora l'imputato sia contumace, è comunque nei suoi confronti sempre dovuto l'estratto contumaciale,...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 9010 del 3 ottobre 1997
«Ai fini della tempestività della proposizione dell'impugnazione, nel caso di imputato presente al dibattimento, il termine per il deposito della sentenza inizia a decorrere dal giorno successivo alla data della lettura del dispositivo; quello per...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 462 del 24 gennaio 1997
«In tema di decorrenza del termine di impugnazione, allorché la sentenza, pronunciata ex art. 544, comma secondo, c.p.p., sia stata depositata entro il quindicesimo giorno dalla data della pronuncia, il termine di trenta giorni per proporre...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 8942 del 4 agosto 1995
«Nell'ipotesi di assenza dell'imputato, il termine di impugnazione decorre dalla scadenza del termine prescritto per il deposito della sentenza e non dalla notifica dell'estratto che sia stata effettuata per errore. (Fattispecie nella quale si era...»
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Cassazione penale, Sez. III, ordinanza n. 992 del 16 aprile 1999
«In quest'ultimo caso, infatti, il difensore presente all'udienza ha avuto notizia dell'inammissibilità dalla pubblicazione del dispositivo ex art. 545 c.p.p. e comunque non ha diritto alla notifica, giacché ai sensi della lett. c) del secondo...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 7585 del 11 giugno 1999
«Nel caso in cui il ricorso per cassazione sia affetto da causa di inammissibilità originaria, è preclusa la possibilità di sottoporre alla valutazione della Corte la sussistenza di causa di estinzione del reato, essendo, sotto tale aspetto,...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 71 del 9 gennaio 1987
«Anche in tale ipotesi, pertanto, la sopravvenuta scadenza del termine fissato per il pagamento di contributi previdenziali od assicurativi non può determinare l'applicabilità delle sanzioni civili contemplate per l'omesso o ritardato versamento...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 5818 del 24 giugno 1996
«Dal tenore della norma contenuta dall'art. 130 L. fall. — il quale dispone che la sentenza di omologazione del concordato è provvisoriamente esecutiva e che alle scadenze stabilite per i pagamenti, se la sentenza non è passata in giudicato, le...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 9118 del 10 dicembre 1987
«La disposizione dell'art. 137 della legge fallimentare secondo cui la risoluzione del concordato non può essere pronunciata trascorso un anno dalla scadenza dell'ultimo pagamento, deve essere interpretata nel senso che per l'osservanza del...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 2832 del 6 maggio 1985
«Il termine previsto dall'art. 187 della legge fallimentare per la durata dell'amministrazione controllata, anche dopo le modifiche introdotte dall'art. 1 della L. 24 luglio 1978 n. 391 (che lo ha elevato da uno a due anni), ha carattere...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 5690 del 16 maggio 1994
«In tema di rinnovazione dell'istruzione dibattimentale, quando le nuove prove sono sopravvenute o scoperte dopo il giudizio di primo grado, il giudice provvede ai sensi dell'art. 603, comma 2, c.p.p., senza che alcuna preclusione derivi dalla...»
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Cassazione penale, Sez. VI, sentenza n. 2969 del 18 settembre 1997
«La sospensione della decorrenza dei termini massimi di custodia cautelare per il periodo necessario alla redazione della sentenza disposta all'esito del giudizio di primo grado, incide sui termini di fase relativi all'appello, che cominciano...»
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Cassazione penale, Sez. I, sentenza n. 3940 del 6 agosto 1998
«La sospensione dei termini di durata massima della custodia cautelare durante la stesura della motivazione della sentenza di primo grado, prevista dall'art. 304, comma primo, lett. c) c.p.p., opera a vantaggio della successiva fase di appello, in...»
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Cassazione penale, Sez. V, sentenza n. 36354 del 9 ottobre 2001
«In tema di successione di leggi processuali nel tempo, l'organo giurisdizionale, competente per funzione a decidere dell'impugnazione della sentenza penale di condanna riguardante delitti (nella specie: diffamazione a mezzo stampa) per i quali sia...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 8314 del 1 settembre 1997
«In tema di riassunzione del processo interrotto, mentre ha natura perentoria il termine di sei mesi stabilito dall'art. 305 c.p.c. per la riassunzione della causa, è meramente ordinatorio il termine, ex art. 303 stesso codice, in concreto...»