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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 3581 del 17 luglio 1978
«...dell'opposizione) non ha alcun interesse giuridicamente apprezzabile alla prosecuzione del giudizio dal momento che, attraverso la rinuncia, raggiunge lo scopo dell'eliminazione del rapporto giuridico processuale cui mirava la chiesta pronuncia.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1422 del 3 marzo 1980
«...non impedisce il completamento della fattispecie notificatoria, con la realizzazione sia dello scopo immediato di essa (legale ed effettiva conoscenza dell'atto medesimo) sia di quello mediato (costituzione del rapporto giuridico processuale).»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 917 del 2 febbraio 1983
«...di un diritto sul bene in virtù di un rapporto personale con l'esecutato medesimo, non è vincolante per il terzo acquirente, che è pertanto legittimato a provarne l'inesistenza ovvero a provare l'esistenza di un diverso rapporto giuridico.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 1929 del 23 marzo 1984
«Nel rito del lavoro, l'instaurazione del rapporto giuridico processuale viene determinata col deposito del ricorso in cancelleria, il quale perfeziona la costituzione dell'attore come quella dell'appellante, a norma degli artt. 415 e 434 c.p.c.;...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 2109 del 30 marzo 1984
«Poiché il giudicato si forma sull'attribuzione del bene della vita (petitum) e sulla ragione giuridica della stessa (causa petendi), ma non anche su circostanze, di fatto o di diritto, che, sebbene oggetto di accertamento da parte del giudice ed...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4306 del 20 luglio 1985
«...da esso autonome, ponendosi rispetto alle dette differenze retributive non già come una specificazione contabile di esse, e quindi come uno sviluppo dello stesso titolo, ma come petita autonomi ed estranei al titolo giuridico inizialmente dedotto.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 288 del 20 gennaio 1989
«...controversia (art. 360 n. 5 c.p.c.) ricorre solo nel caso in cui questi si rilevino idonei a fornire la prova di un fatto costitutivo, modificativo od estintivo del rapporto giuridico in contestazione, in modo da condurre a una pronunzia diversa.»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 12758 del 23 dicembre 1993
«L'interesse richiesto per la legittimazione all'intervento adesivo dipendente nel processo in corso fra altri soggetti ex art. 105 comma secondo c.p.c. deve essere non di mero fatto, ma giuridico, nel senso che tra adiuvante e adiuvato deve...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 9727 del 27 settembre 1993
«...loro insorte, attribuendo agli arbitri il compito di determinare l'esistenza o l'inesistenza, il contenuto o i limiti di un determinato rapporto giuridico, mediante un negozio di accertamento riconducibile ai mandati e vincolante per i medesimi.»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 1495 del 26 febbraio 1996
«La determinazione della competenza per materia va compiuta con riferimento alla domanda, e cioè alla sostanza della pretesa ed ai fatti posti a suo fondamento, che il giudice può liberamente qualificare sotto l'aspetto giuridico. Pertanto, il...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2740 del 27 marzo 1996
«Quando l'attore lamenta la violazione di un suo diritto previa allegazione di uno specifico fatto relativo ad un determinato rapporto giuridico, competente a decidere la controversia è il giudice indicato dalla legge in relazione a tale rapporto,...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 4844 del 25 maggio 1996
«Poiché l'art. 295 c.p.c., la cui ratio è quella di evitare il rischio di un conflitto tra giudicati, fa esclusivo riferimento all'ipotesi in cui fra due cause pendenti davanti allo stesso giudice o a due giudici diversi esista un nesso di...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 5631 del 19 giugno 1996
«Quando tra gli stessi soggetti pendano due diversi giudizi che prospettino la stessa questione di diritto – quale l'inclusione o meno della maggiorazione prevista per il lavoro notturno prestato in turni avvicendati nella base di calcolo della...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 6272 del 24 giugno 1998
«...(eccezioni in senso lato) ed, infine, quelle che consistono in un controdiritto contrapposto al fatto costitutivo affermato dall'attore, che non esclude l'azione, ma dà al convenuto il potere giuridico di invalidarlo (eccezioni in senso proprio).»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 12155 del 29 ottobre 1999
«Allorquando le parti di un rapporto giuridico conferiscono ad un terzo l'incarico di svolgere, in base alla sua specifica capacità tecnica, constatazioni e accertamenti, il cui esito esse si impegnano ad accettare, ricorre l'ipotesi della perizia...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 5914 del 14 giugno 1999
«Il principio secondo cui nei processi con pluralità di parti il termine per l'impugnazione decorre nei confronti di tutte dalla notificazione della sentenza da chiunque effettuata, trova applicazione quando la decisione incida su di un unico...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 6404 del 23 giugno 1999
«Nella ipotesi in cui, con la domanda, l'attore chieda, poi, l'accertamento di un certo rapporto giuridico, ovvero il riconoscimento di diritti rispetto ai quali l'esistenza di quel rapporto si pone in termini di presupposto necessario, il giudice...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 648 del 23 gennaio 1999
«Pertanto al momento della cessazione del rapporto di agenzia il diritto dell'agente all'indennità di fine rapporto di cui all'art. 1751 c.c. — che non trova origine in un rapporto giuridico previdenziale distinto dal rapporto di agenzia — non si...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 1210 del 27 novembre 2000
«L'autorità di giudicato di una sentenza pronunciata in tema di giurisdizione (sia sulla sola giurisdizione, se proveniente dalle Sezioni Unite della Corte di cassazione, sia insieme con una decisione sul merito, se emanato da un qualsiasi altro...»
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Cassazione civile, Sez. I, sentenza n. 1422 del 9 febbraio 2000
«Qualora i diversi capi della sentenza, lungi dal risultare autonomi per modo che l'uno possa conservare efficacia precettiva indipendentemente dall'altro, siano collegati fra loro in un intimo ed inscindibile nesso causale (quale esattamente tra...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 7280 del 29 maggio 2001
«...cause pendenti tra soggetti diversi, perché la pronuncia di ciascun giudizio non potendo fare stato nei confronti delle diverse parti dell'altro, non può perciò stesso costituire il necessario antecedente logico-giuridico della relativa decisione.»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 10420 del 18 luglio 2002
«Allorquando due giudizi tra le stesse parti vertano sullo stesso rapporto giuridico e uno di essi sia stato definito con sentenza passata in giudicato, l'accertamento già compiuto in ordine a una situazione giuridica e la soluzione di una...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 14680 del 16 ottobre 2002
«La legittimazione a proporre il ricorso per cassazione o a resistervi spetta per il solo fatto di avere assunto la qualità di parte nel giudizio di merito conclusosi con la decisione impugnata, indipendentemente dall'effettiva titolarità del...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 7938 del 30 maggio 2002
«L’efficacia riflessa che il giudicato, in quanto affermazione oggettiva di verità, può spiegare anche nei confronti di terzi rimasti estranei al processo non si estende ai terzi titolari di un diritto autonomo rispetto al rapporto giuridico in...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 13283 del 10 settembre 2003
«Poiché l'efficacia riflessa del giudicato non si estende ai terzi che siano titolari, non già di un diritto dipendente dalla situazione definita in quel processo, ma di un diritto autonomo rispetto al rapporto giuridico definito con il giudicato...»
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Cassazione civile, Sez. Lavoro, sentenza n. 2048 del 11 febbraio 2003
«In tema di sospensione del processo, l'art. 295 c.p.c., stabilendo che la sospensione necessaria deve essere ordinata se la decisione della controversia “dipenda” dalla definizione di un'altra causa, non postula un mero collegamento tra due...»
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Cassazione civile, Sez. II, sentenza n. 7830 del 19 maggio 2003
«La transazione, pur modificando la fonte del rapporto giuridico preesistente, non ne determina necessariamente l'estinzione in quanto, al di fuori dell'ipotesi di un'espressa manifestazione di volontà delle parti in tal senso, l'eventuale...»
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Cassazione civile, Sez. Unite, sentenza n. 12191 del 2 luglio 2004
«È inammissibile il regolamento preventivo proposto in altra causa tra le stesse parti, fondata sul medesimo rapporto giuridico per il quale la Suprema Corte ha già regolato la giurisdizione. (Fattispecie relativa ad azioni promosse dal pubblico...»
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Cassazione civile, Sez. V, sentenza n. 16474 del 20 agosto 2004
«È insanabilmente nulla, e quindi insuscettibile di produrre qualsiasi effetto giuridico, la citazione in primo grado o in appello sottoscritta da procuratore non munito di valida procura, costituente il presupposto della valida instaurazione del...»
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Cassazione civile, Sez. III, sentenza n. 13957 del 30 giugno 2005
«Affinché una condotta omissiva possa essere assunta come fonte di responsabilità per danni, non basta riferirsi al solo principio del neminem laedere o ad una generica antidoverosità sociale della condotta del soggetto che non abbia impedito...»